CRISTALLO NERO

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Come sei dentro?

No, non mi riferisco alla tua personalità.

Come sei realmente nel tuo profondo?

"Ho un cuore grande" mi rispondi.

Ma sarà davvero così?

Mi domandi la stessa cosa,

e quasi non scoppio a ridere.

Ti mostro cosa nascondo,

quello che tutti hanno tralasciato.

Eccolo, non riesci a vedere?

Diventi come un lenzuolo,

le pupille dilatate,

non riesci ad emettere alcun suono...

Di cosa ti sorprendi?

Questa è opera dell'uomo,

è un'opera umana.

E se guardi bene,

vedi che l'artista sei tu.

Non sei orgoglioso?

Ha creato un cristallo,

un pezzo unico.

O forse, non lo è?

La sua bellezza è accecante,

il sapore è leggermente piccante,

è anche abbastanza croccante,

ma a vederlo è terrificante.

Un cristallo nero occupa quello spazio,

dove prima c'era qualcosa che brillava di un rosso scarlatto.

Un cristallo nero occupa il posto dell'originale,

e forse sarà una malattia terminale:

di certo non riuscirà a guarirlo alcun medicinale.

Che dici, ti riprendi?

Ti vedo scosso,

hai la mente intasata di pensieri sconnessi,

ed io di certo non li ho manomessi.

Non te lo saresti aspettato,

ma è successo,

è successo eccome.

Ma è arrivato il momento di salutarti,

non voglio più spaventarti,

smetterò subito di tormentarti,

per cui finiscila di agitarti,

e, per una volta, voltati a guardarmi.

Con un sorriso, mi allontano.

Spero ti sia piaciuto lo spettacolo:

ma non sperare in alcun miracolo,

e non andare a cercare rimedi leggendo un semplice oracolo.

Accetta e convivi con questo pericolo,

che sprigiona luce bianca alla fine di ogni tenebroso vicolo,

sulla quale spero non farai alcun minimo pensiero ridicolo.


M.F.

BRIVIDI D'INCHIOSTRODove le storie prendono vita. Scoprilo ora