9. SPREAD MY WINGS

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Han si è fermato nel punto neutro in mezzo alle due fazioni nemiche.
La pattuglia di ombre che è scesa dagli elicotteri gli ha puntato addosso i fucili e un corvo ha preso il megafono: "Han Jisung, ibrido imbrin, hai il diritto di rimanere in silenzio in quanto VIP dell'esercito" ha iniziato il corvo lasciando a bocca aperta tutti i presenti, Han compreso che non si aspettava che l'esercito conoscesse il suo dono "L'esercito ha per primo accolto la tua condizione in quanto impuro e ti ha comunque permesso di addestrarti nei suoi nobili ranghi militari, quindi ora ti devi consegnare senza opporre resistenza e tornare dalla parte giusta".
"Sono l'ombra 1409, chiedo il permesso di prendere parola, signore" ha detto in modo formale Jisung in posizione da soldato "Permesso accordato 1409" ha detto il suo superiore, così Han ha continuato "Sono al momento ben cosciente dei miei poteri e di quanto preziosi siano, per questo ho deciso di usarli per portare questo mondo indietro nella speranza che possa nascere un nuovo presente senza guerre" ha affermato Jisung mettendosi in posizione di riposo.

"Se non ti consegni subito a noi, ombra 1409, tutti i tuoi amici saranno carne da macello" ha detto minaccioso il corvo con il megafono e ha detto alle ombre di puntare con i fucili verso i sopravvissuti alle spalle dell'imbrin.
A quel punto Jisung ha chiuso gli occhi piegando la testa verso il basso in modo che i capelli gli andassero sugli occhi. Ha preso un profondo sospiro concentrandosi al massimo per poter calmare il suo battito cardiaco e comunicare con i suoi predecessori che gli avrebbero prestato la loro forza.
"Pronti!" ha urlato il corvo mentre Han respirava a fondo "Mirate!" ha continuato senza la minima esitazione mentre il blu non accennava a muoversi "Fuoco!" ha detto infine e a quel punto Jisung ha riaperto le palpebre, le sue pupille si sono ristrette diventando solo due piccoli puntini in quel mare blu che erano mutati i suoi occhi.

Ha spalancato le braccia e ha aperto i palmi delle mani provocando una raffica di vento che ha fatto deviare i proiettili sparati qualche millesimo di secondo prima.
Dopodiché il vento lo ha sollevato in alto facendolo volteggiare in aria e quando la sua figura si è fusa con quella del sole basso del tramonto, ha mutato le sue sembianze in quelle di un imbrin dal piumaggio blu elettrico.
Il corvo che aveva dato l'ordine di sparare agli impuri ha urlato: "Cambio di programma! Sparate a lui!" e le ombre hanno obbedito diligentemente.
Mentre i proiettili volavano in aria il tempo ha iniziato a rallentare fino a fare andare tutto in slow-motion e tutto ciò che è rimasto in funzione era il potere strabiliante di Jisung, che nel frattempo si librava nel cielo dei colori del tramonto come se fosse nato per essere in quella forma animale. Il tempo e lo spazio si sono fermati completamente mentre il suono ripetitivo delle lancette dell'orologio si spargeva nell'aria "tik-tak, tik-tak, tik... tak".

Tutto intorno a Jisung ha iniziato a mutare velocemente mentre immagini distorte avvolte da un contorno sfocato gli passavano davanti agli occhi alla velocità della luce.
Poi, con la fretta con cui è iniziato, tutto è finito.

Jisung si trovava ancora in aria e quando lo spostamento temporale è finito è caduto rovinosamente a terra.
Ha notato che intorno a lui era calata la notte, ma si trovava in una città urbana illuminata e con vari edifici moderni e cartelloni pubblicitari ai lati delle strade stranamente deserte.
Han si è rialzato barcollando per lo sforzo fisico che aveva fatto, ed ha cercato di leggere un cartello non molto distante su cui c'era scritto "Seul". Jisung ha cercato di avanzare il primo passo, ma il corpo non ha retto il dolore che ha fatto piegare in due il ragazzo con le mani sulle ginocchia. Ai suoi piedi c'era un giornale con la data del giorno in cui nel deserto aveva compiuto il salto nel tempo.
"Ce l'ho fatta" ha sussurrato con un sorriso, ma ha subito sputato sangue che probabilmente arrivava da un organo interno che si era già danneggiato per colpa dello sbalzo temporale.
"È inutile che cerchi di sopravvivere" ha detto una voce nella sua testa "Ormai è tardi per sperare in una nuova vita. Nemmeno noi imbrin rinasceremo più ora che il nostro compito si è concluso".
Jisung si è accasciato di nuovo sull'asfalto caldo della strada su cui era caduto e ha chiuso gli occhi mentre una lacrima di gioia bagnava la sua guancia: "Hai visto Min? Anche io sono forte" ha sussurrato "Ora quando sentirai la mia mancanza ti basterà guardare in cielo e mi vedrai" Jisung ha rivolto il suo ultimo pensiero al suo fidanzato che, lo sapeva, lo aveva dimenticato, ma a lui non importava perché poteva essere cambiato tutto il mondo, ma non il suo amore verso il licantropo.
I capelli di Han stavano pian piano tornando biondo cenere come in origine, così come i suoi occhi hanno di nuovo sfumato verso il marrone nocciola.
Il suo respiro si faceva sempre più irregolare e le palpebre sempre più pesanti. Il suo corpo ha iniziato a brillare di luce propria e si è lentamente sgretolato in una cenere luminosa che è poi salita in alto nel cielo.

Nessuno era stato partecipe di quello spettacolo di luci che era il corpo dell'imbrin che stava svanendo senza lasciare traccia.
Nessuno sulla terra si è mai ricordato di Han Jisung, il ragazzo che ha cambiato le sorti del mondo, ma tutti, almeno una volta, lo hanno visto brillare di una luce blu nel cielo notturno.

counting stars · minsungDove le storie prendono vita. Scoprilo ora