Chapter six~ Hogworts

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Finalmente era giunto il gran giorno e i bambini non stavano più nella pelle, cosa che fece ridere gli adulti. Ma dovettero ricomporsi una volta arrivati al binario 9 e 3/4, cosa che fecero anche i ragazzi. Presero una postura degna di un nobile e avanzarono con eleganza rendendo fieri i genitori. I figli salutarono i genitori e salirono sul treno alla ricerca di uno scompartimento vuoto.

Una volta dentro si sedettero ed espirarono tutta la tensione, chiusero lo scompartimento e si misero comodi. Harry sdraiato sul sedile con la testa posizionata sulle gambe di Draco, mentre lui dava dolci carezze sui capelli.

-Come ti senti?- chiese Draco

-Stordito. Ho recuperato completamente la vista attraverso la benda e riesco a focalizzarmi anche senza, ma la mia percezione è comunque a livelli superiori. Un posto nuovo per me è come se tornassi all'inizio, tutte queste nuove informazioni mi fanno venire le emicrania. Credo che avrò bisogno del tuo aiuto- finì sconfitto lui

-Non ti preoccupare ci penserò io a te fratellino- disse dandogli un bacio sulla cicatrice a forma di saetta. Vennero riportati alla realtà da un forte bussare che ignorarono desiderando la pace. Che però non durò quando la voce squillante e la faccia da carlino di Pansy Parkinson apparve dal vetro della porta scorrevole.

Con la mente Harry aprì la porta dopo essersi sistemato seduto affianco al fratello.

-Ecco dov'eri ti ho cercato dappertutto. E quello chi diamine è!?- finì spocchiosa lei

-Lui è non sono affari tuoi. Ora o vi sedete e state zitti o vi crucio- disse irritato Draco facendo sorridere il ragazzo accanto a lui.

-Loro sono Blaise Zabini e Pensy Parkinson. E quello è Theodor Nott- li presentò Draco

-Piacere- disse solo

-Perchè porti quella benda? Sai, non è che ti rende più figo- disse acida

-Non sapevo che la cecità rendesse fighi. Buono a sapersi- disse sarcastico Harry con una smorfia. Subito Pensy si zittì soprattutto allo sguardo assassino di Draco.

Theo, così vuole farsi chiamare, era un ragazzo silenzioso, ma molto intelligente, abusato dal padre.

Blaise era un ragazzo taciturno che si apriva solo con gli amici, era leale e divertente.

Pensy era...una troia che sbavava dietro a Draco non lasciandogli nemmeno il tempo di respirare. Mi stava già sulle palle e dalla tensione delle emozioni di Draco nemmeno lui la sopportava.

Passarono gran parte del tempo in silenzio ignorando le continue e persistenti chiacchere della ragazza, mentre Harry conversava telepaticamente con il suo famiglio, che ora era arrotolato su tutto il braccio, e Draco. Un altro dono che la morte gli aveva dato era la possibilità di parlare nella mente della persona con cui avevi un legame più stretto, Draco suo fratello, e il suo famiglio grazie al contrato.

(Draco ma questa non la finisce mai di parlare?) chiese Harry nella mente di Draco

(No, e se non la smette tra poco la schianto) disse irritato sopra ogni misura

((Perchè non usate la magia per farla stare zitta. Tra poco mi sanguinano le orecchie)) esclamò esasperato Shine. Con un incantesimo trovato da Severus la telepatia di Harry verso Draco e Shine aveva permesso anche a Draco di capire il serpente.

(Non hai idea di quanto vorrei farlo) disse Draco

(Non puoi buttarla fuori? Persino Theo sembra annoiato da lei) parlò Harry

(Lo so, ma devo mantenere i contatti con quella lì, perchè nostro padre e i Parkinson hanno una relazione d'affari da mantenere) spiegò Draco

(E te pareva) concluse Harry roteando gli occhi dietro la benda.

Il Gioco Della Morte~ Harry PotterDove le storie prendono vita. Scoprilo ora