Capitolo 3 - Il fascino della terza volta.

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'Pensare che questa vita sia un regalo concessami da Dio che provava pietà per me...'

In ogni caso ero riuscita a  scappare da quella dannata casa.

Ero stata accettata nell'università più famosa, conosciuta da tutto il mondo.

C'era una casa in cui potevo rilassarmi anche se era piccola e sporca.

Non c'era rimasto nulla di brutto, solo cose che potevano portami alla felicità, dopo che avevo abbandonato quei due bastardi.

Quello che sto cercando di dire è che la vita di Penelope, in cui ogni piccolo errore la portava alla morte, non era migliore della mia. Anzi, probabilmente la sua è peggiore.

Sarebbe stato differente se almeno fossi stata l'eroina della modalità normale, che qualsiasi scelta facesse, aveva un tappeto di fiori ai piedi.

"...... Ma, perché?"

Perché a me, che ero finalmente riuscita a scappare da quell'inferno di casa.

"Perché!"

Slam-!

Sospiravo, sbattendo le mani sul lavandino. Il bellissimo viso della ragazzo che si rifletteva nello specchio, aveva un espressione orribile.

Sembrava più furiosa che triste, cosa che la fa sembrare una grande villain nel gioco.

"Ha......"

Avevo sospirato ed avevo portato una mano tra i capelli per spostarli. Pensavo tante cose su Penelope.

Penelope Eckart. Il personaggio cattivo di un gioco ed il personaggio principale nella modalità difficile, dello stesso gioco.

Penelope era una plebea senza cognome.

[Penelope che era cresciuta cambiando di posto in posto con sua madre povera, aveva catturato l'interesse del duca che stava disperatamente cercando sua figlia scomparsa.

Quando sua madre, che soffriva di una grave malattia era morta, lei era stata adottata dai Eckart una famiglia ducale.]

Questo è il motivo per cui lei era diventata la Lady di una famiglia ducale.

Era grazie al suo aspetto che assomigliava alla figlia persa del duca.

Capelli rosa presi dalla duchessa morta e occhi blu che erano un chiaro simbolo della famiglia Eckart.

In quel momento pensavo al secondo genito del duca, che avevo visto non tanto tempo prima.

I suoi capelli erano di un amorevole rosa.

Ma il colore dei capelli della ragazza allo specchio, era più simile ad una fiamma che al rosa.

E gli occhi color turchese erano leggermente diversi dagli occhi della famiglia Eckart. 

"Doveva continuare a cercare la sua vera figlia, perché invece prendere a caso una bambina?"

Una volta che Penelope era cresciuta, non assomigliava più a sua figlia. Il duca aveva presto perso interesse per lei e la teneva fuori dalla sua vista.

Tutto quello che era stato lasciato a Penelope, che aveva perso l'interesse del duca, erano i suoi fratellastri e gli abusi dai dipendenti.

"E' così simile alla mia vita che è sgradevole....."

La vita di Penelope, ed il trattamento che riceveva, era tutto molto simile a quello che succedeva a me.

Era qualcosa che non avevo notato giocando quel gioco.

Improvvisamente mi stavo sentendo giù di morale.

'La falsa lady'

Tutti i dipendenti di questa villa, chiamavano da Penelope falsa.

Penelope stessa era di una bellezza mozza fiato, ma per gli altri era solo una copia neanche così simile all'originale.

Magari la storia sarebbe andata diversamente se lei si fosse comportata in maniera dolce con gli altri, ma la sua personalità aveva toccato il fondo, anche se era solo una ragazza entrata a caso nella famiglia.

Tornando indietro al prologo della storia, avevano spiegato 'Lei stava sempre in guardia verso gli altri come un riccio con gli aculei alzati. 

"Mi chiedo perché la scelta delle risposte, è un qualcosa che crea così tanta confusione"

Annuivo con la testa, finalmente avevo capito perché tutte le scelte che facevo erano così pazze.

Penelope era una villain che spaventava anche solo per il nome.

A differenza dell'ingenua eroina della modalità normale, lei era acuta e pungente.

Ma in un certo senso capivo Penelope.

Già quel giorno. No, un paio di ore prima. Avevo sperimentato i trattamenti che le riservavano, e stavo già pensando che fosse abbastanza per capire, a come era stata la sua vita.

'Anche se era chiama Falsa'

Come potevano svegliarla infilandole un ago? Era comunque una ragazza portata li dal duca.

Neanche una cameriera avrebbe svegliato un'altra cameriera in quel modo.

Aveva 12 anni quando era stata adottata dalla famiglia ducale.

Se era stata abusata da quel giorno in avanti... 

Non poteva fare molto visto che gli adulti non l'ascoltavano neanche se implorava.

"E' una prova per farla diventare una Villainess?"

Ma niente poteva cambiare il fatto che era stata trattata male, tutto il tempo fino a quel giorno.

Nessun personaggio provava pietà per Penelope, e le azioni mentre la uccidevano erano rozze e fuori di testa.

"Mi dispiace per lei."

Avevo alzato la testa ed avevo tirato un colpo nelle soffici e fragili guance di Penelope.

La figura con una forte ombra di rosa riflessa nello specchio, sembrava triste.

In ogni caso, mi ero liberata del sentimento di pietà.

"Ha, chi è triste per chi."

Non era il tempo di pensare a quelle cose.

Da quel momento in avanti ero io Penelope.

Significava che potevo morire dalle mani dei personaggi maschili, come succedeva alla Penelope nel gioco.

Una volta ricordata quella cosa, un senso di paura mi aveva avvolta.

Death is the only ending for the Villainess ITA [Novel]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora