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Devo dire che l'armatura non è venuta male: il rosso e l'oro sono un'ottima combinazione di colori e il simbolo di un occhio al posto del reattore mi piace. Per essere un modello di prova funziona bene e non mi dà alcun problema nel muovermi. Non sono certo solo su un particolare: come faccio a usare la magia? Alcuni incantesimi sono molto forti, temo che l'armatura si possa rompere. Tralasciando questo dettaglio, trovo splendida l'armatura, e anche Tony lo pensa di sicuro, è da un po' che continua a guardarla. Oppure sta guardando me? Penso tutte e due.
Tony: Amo com'è venuta questo splendore, si muove perfettamente senza fatica, i colori si abbinano facendola apparire ancora più bella, i propulsori vanno alla grande e non c'è alcun rischio che non funzioni visto che li ho fatti io.
Sì, è innamorato delle creazioni. C'è chi tiene alla famiglia, o ai figli, o alla persona che ama, o a un'auto, o a un animale, e poi arriva Tony che tiene talmente tanto alle sue armature che potrebbe chiederti di riparare i danni con i tuoi soldi anche solo per un taglio che ai suoi occhi rovina la perfezione della vernice.
Stephen: Sì, non è niente male.
Tony: Niente male? È perfetta!
Stephen: Certo, non lo metto in dubbio.
L'entusiasmo di Tony è altissimo.
Stephen: Posso toglierla?
Tony: Perché? Non ti piace?
Stephen: Si che mi piace, ma non posso stare tutto il giorno con un'armatura addosso.
Tony: Io ci sono stato per giorni.
Non mi sorprende per niente questa frase.
Stephen: Ma io non sono abituato. Preferisco i miei abiti da stregone, sono più comodi per me.
Tony: Qual è la parola magica?
Stephen: Tony, muoviti.
Tony: No, non è quella. Ritenta.
Quanto lo odio, mi sta facendo perdere tempo per una stupida parola.
Stephen: Dannazione, Tony, per favore, mi vuoi togliere questa armatura di dosso?
Tony: Mmm. E va bene, ma te la tolgono i miei assistenti, non voglio che si faccia qualcosa.
Stephen: Sei gentile a preoccuparti di me.
Tony: Intendevo l'armatura, è ancora piccola e fragile.
Alzo gli occhi al cielo. Tratta questo insieme di pezzi di ferro come se fosse sua figlia. Dei bracci meccanici si avvicinano a me. Forse sono gli assistenti di Tony. Mi stanno togliendo i pezzi dell'armatura, quindi lo sono.
Tony: Oh, giusto, poi inserirò un comando vocale in modo che tu possa chiamare l'armatura quando ti serve.
Annuisco. Non mi servirà mai ma va bene. I bracci stanno portando l'armatura in un'altra stanza.
Stephen: Cos'è quella stanza?
Tony: Quella è la stanza dove vengono messe le armature di prova.
Stephen: E quelle definitive dove sono?
Tony: In un'altra stanza, ma questa è sotterranea.
Stephen: Suppongo che sia una specie di armadio con solo armature.
Tony: Esatto, Merlino. Mi piace questa tua curiosità su una parte della mia tecnologia.
Stephen: Chiunque è curioso su cose che non sa.
Tony: Vero.
Guardo in giro. Questo posto è un vero disordine, è un miracolo che non sono inciampato a causa di qualche attrezzo di Tony per terra.
Stephen: Come fai a stare in questo disordine?
Tony: Non c'è disordine, è tutto messo secondo una logica.
Stephen: Non riuscirei mai a trovare qualcosa che mi serve qui.
Tony: Vedrai che ti abituerai!
Se lo dice lui.
Tony: Ti va del caffè?
Stephen: Certo.
Tony: Friday, fai due tazze di caffè.
Friday: Certo, Tony.
Gli è difficile anche fare del caffè, non so cosa farebbe senza Friday.
Tony: Andiamo in cucina.
Andiamo in cucina, ci sediamo vicino al tavolo.
Friday: Ecco il caffè, Tony.
Queste sono tazze normali e non delle tazzine per il caffè. Guardo l'interno della tazza. È piena di caffè. Con una quantità così non dormirò per niente questa notte. Come fa Tony a berne così tanto? Non fa per niente bene alla salute.
Tony mi guarda alzando un sopracciglio.
Tony: Qualcosa non va?
Stephen: Direi proprio di .
Tony: Giusto!
Tony si alza per prendere un barattolo dalla mensola.
Tony: Ecco lo zucchero.
Non so come non è ancora finito all'ospedale per colpa di tutto questo caffè.
Stephen: Grazie, ma non è lo zucchero il problema.
Tony: E allora qual è?
Stephen: La quantità di caffè in questa tazza.
Tony: È una quantità normale.
Stephen: Non lo è invece. Tony, hai sempre bevuto così tanto caffè?
Tony: Sì.
Stephen: Non ti domando nemmeno quanto volte al giorno ne hai bevuto.
Tony: Circa quattro volte al giorno di solito, ma ne ho bevuti di più. Non ricordo però quanto è stato il massimo.
Rimango a bocca aperta. Non so che rispondere. Non voglio nemmeno chiedere per quanti giorni è rimasto sveglio senza dormire con all'interno del corpo caffeina su caffeina.
Tony: Quanto zucchero vuoi?
Stephen: Non lo voglio, anzi, non voglio nemmeno il caffè.
Tony: Va bene, ma non sai cosa ti perdi, il caffè Stark è il migliore al mondo.
Certo, ci credo davvero tanto con queste dosi in delle tazze normali. Prendo la tazza di Tony. Non voglio che ingerisca così tanto caffè.
Tony: Hey! Quella è la mia tazza preferita! Ed è anche il mio caffè preferito!
Stephen: Non voglio che ti senta male a causa di tutta questa caffeina, non voglio nemmeno che tu stia sveglio tutta la notte invece di riposarti.
Tony: E dai, tanto ne sono abituato da anni.
Stephen: No, Tony, non berrai tutto questo caffè.
Faccio comparire una tazzina, non ho tempo di cercarne una nella cucina, e verso il caffè di Tony all'interno di essa.
Stephen: Ecco, così va meglio.
Tony: Fai sul serio? Così poco? Vuoi farmi collassare di sonno?
Stephen: Non hai bisogno di dormire adesso, mancano ancora dieci ore prima di andare a dormire.
Tony: 'spetta, 'spetta, 'spetta. Tu vai a dormire alle ventitré?
Stephen: Anche prima, ma questo è un orario che ho pensato per te.
Tony: A che ora ti svegli?
Stephen: Tra le cinque e le sei.
Tony: Tu sei pazzo, e anche strano. Cosa fai dalle cinque del mattino? La gente normale a quell'ora dorme, porco due.
Stephen: Essere lo stregone supremo comporta molte responsabilità, ci sono tante cose da fare. Vuoi che ti racconti la mia routine?
Tony: Anche no, grazie.
Stephen: Tu sicuro stai sveglio fino alle cinque del mattino.
Tony: Lo sono stato, non ho nemmeno dormito per giorni a volte.
Stephen: Ti sarai svegliato sicuro all'ora di pranzo.
Tony: Non c'è nulla di male nel svegliarsi a quell'ora, dovresti provare una volta nella tua vita a fare colapranzo.
Stephen: Una che?
Tony: Una colapranzo: fare colazione e pranzare allo stesso tempo.
Stephen: Passo, non intendo rovinarmi lo stomaco così.
Tony: Come vuoi, ma non sai cosa di perdi! A proposito di pranzo, sono quasi le due, cosa vuoi mangiare?
Stephen: Oh, ehm, fammi pensare.
Tony: La pizza va più che bene. Come la vuoi?
Stephen: Io-
Tony: Una quattro formaggi e una con il salame, ordinate. Arriveranno tra poco.
Incrocio le braccia.
Stephen: Non mi hai nemmeno fatto decidere! Magari non volevo mangiare la pizza per pranzo.
Tony: Oh, beh, vuoi che ti ordini qualcos'altro?
Stephen: No, la pizza va bene. Ma potevi almeno aspettare un attimo per farmi scegliere come la volevo.
Tony: Va bene, te ne prendo un'altra, cosa ci vuoi sopra?
Stephen: Lascia stare, con il salame mi va bene.
Tony: E allora perché ti lamenti?
Stephen: Perché non mi hai chiesto se mi andava bene prima di ordinare.
Tony: La pizza piace a tutti, non c'era bisogno di chiedertelo.
Stephen: Se ne sei tanti sicuro.
Tony si avvicina a me.
Tony: Dai, non essere più arrabbiato, maghetto.
Stephen: Non mi chiamare così.
Tony: Stregoncello?
Stephen: Nemmeno così.
Tony: Va bene, Merlino.
Stephen: E smettila!
Tony: Come vuoi...
Tony mi bacia.
Tony: Stefanuccio.
Tony mi fa l'occhiolino. Ed ecco un altro soprannome. Alzo gli occhi al cielo.
Stephen: Ti piace davvero tanto inventare soprannomi.
Tony: Sì, specialmente per una persona a cui tengo tanto.
Stephen: Oh, e posso sapere chi è?
Tony: Mmm. No, è un segreto.
Sorrido.
Stephen: Penso di sapere chi è.
Tony: Davvero?
Annuisco. Mi avvicino al viso di Tony e lo bacio.
Tony: Scusa se non ho aspettato la tua risposta prima di fare l'ordine.
Stephen: Non fa niente, ormai è passato.
E poi mi piace discutere con Tony, è tra i pochi che riesce a tenermi testa e questo ogni volta non riesco ad accettarlo. Lo amo anche per questo.

Weilà, eccomi tornata dopo una vita. Mi scuso per questa assenza, date tutta la colpa alla scuola perché è stata lei a rubarmi tutto il tempo per scrivere un nuovo capitolo. Detto questo, Tony e Stephen stanno davvero bene insieme, anche se a volte discutono pure per delle sciocchezze ma sono dettagli trascurabili. Tony si è impegnato a costruire un'armatura per Stephen e a lui è piaciuta, pur non essendo sicuro per la sua utilità nel campo di combattimenti con la magia. Ci vediamo alla prossima, cercherò di pubblicare un nuovo capitolo non dopo un secolo. Votate perché le stelline fanno bene a tutti e ciaoooo ʕ•ᴥ•ʔ

⎊𝑰𝒓𝒐𝒏𝒔𝒕𝒓𝒂𝒏𝒈𝒆۞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora