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Dopo pranzo io e Tony abbiamo deciso di rilasciarci sul divano. Non riesco a togliere lo sguardo la da lui, è così bello e solare. Stare con Tony mi fa davvero bene, non mi fa pensare in ogni minuto ai miei doveri, ai problemi che possono esserci nelle altre dimensioni che richiedono il mio intervento, ai nemici che escogitano un nuovo piano per vedermi morto. Mi sento una persona normale, come tempo fa, senza magia e il titolo di stregone supremo. Metto la mano sul fianco di Tony facendolo avvicinare di più a me. Tony mi accarezza il polso. Mi sorprende, suppongo che volesse farlo sulla mano ma non l'ha fatto. Deve aver pensato che se l'avesse fatto avrei sentito dolore. E in effetti così è. Non ha fatto alcuna domanda sulle mie mani, nemmeno un commento. Mi fa capire che a Tony non gli fanno alcuna impressione, nemmeno disgusto nel vederle ridotte così. Almeno spero che la pensi così. Vorrei chiederglielo, ma ho paura della sua risposta. Conoscendolo fino ad adesso, amandolo, credo che le veda come normali, o, quantomeno, non uno schifo. Ma dall'altra parte temo che non gli piacciono. Ho sempre timore di cosa pensano le persone di me, di come mi vedono fisicamente dopo quello che mi ha fatto l'incidente. Distolgo lo sguardo da Tony lasciandogli la vite e abbasso lo sguardo. Non so proprio cosa ne pensa Tony. Sospiro. Ho solo pensieri sul mio aspetto nella mente.
Tony: Stephen, qualcosa non va?
Stephen: È solo che...
Mi blocco guardando Tony. Il battito cardiaco sta aumentando a causa della paura. Ho timore nel sapere il suo giudizio. Eppure non dovrei, lui mi ama davvero e lo so. Tony mi mette una mano sulla spalla.
Tony: Tranquillo, puoi dirmi tutto quello che vuoi, io ci sono e ti ascolto.
La voce di Tony è dolce. Mi rassicura un po'.
Stephen: ...Che ho notato che non mi hai mai toccato le mani. Perché non l'hai fatto? Vorrei anche sapere cosa ne pensi? Voglio solo la verità. Puoi anche dire che sono brutte, non mi offenderò.
Tony sposta il suo sguardo sulle mie mani, sorride facendo una piccola risata.
Tony: Ti stai facendo mille paranoie per delle mani come le altre, sul serio? Stephen, amore, io penso con tutta sincerità che sono bellissime, che le cicatrici e i segni della chirurgia non le hanno rovinate, anzi, penso che tutti questi segni dimostrano quanto sei forte. Nonostante quello che ti è successo sei andato avanti, hai avuto il coraggio di non arrenderti difronte ai dolori che ti provocano. Per questo non te le ho mai toccate, temevo di farti soffrire anche solo accarezzandole.
È sincero. I suoi occhi sono sinceri. Mi ha tolto un grosso peso dalle spalle sapere cosa ne pensa delle mie mani. Gli piacciono, e non sta mettendo per rendermi felice. Abbraccio Tony e appoggio la testa sulla sua spalla. Mi abbraccia anche lui accarezzandomi la schiena con una mano. Poi mi bacia la tempia.
Tony: Sei stupendo, Stephen.
L'affetto di Tony mi scalda il cuore, mi ama per quello che sono. Ho le lacrime agli occhi. Per i Vishanti, non devo piangere con Tony vicino. Devo trattenere le lacrime, non voglio che mi veda in questo stato. Singhiozzo.
Tony: Non trattenere il dolore dentro di te, ti fai solo più male così. Piangi pure, è normale, tutti lo fanno.
Chiudo gli occhi, le lacrime scendono sul mio viso. Ha ragione. Cazzo se ha ragione. Cerco sempre di trattenere dentro le mie emozioni, non voglio mostrare quello che provo, non voglio sembrare sensibile, non voglio essere compiaciuto, o peggio, essere sfruttato. Per questo mi dimostro freddo, senza cuore davanti alle persone, ma con Tony non ci riesco, sento di poter essere me stesso senza nascondermi con una maschera. Grazie alla sue parole ho capito che non mi giudica, che gli piaccio così come sono. È dolce e si preoccupa per gli altri, non è come lo descrivono nei giornali, o nelle riviste, o ai servizi in tv.
Tony: Hai fatto uscire tutto?
Tony mi dà un altro bacio sulla tempia, accarezza i miei capelli.
Stephen: Sì... Sto meglio.

⎊𝑰𝒓𝒐𝒏𝒔𝒕𝒓𝒂𝒏𝒈𝒆۞Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora