Michael si guardava intorno, come spaesato. Sembrava fosse un cucciolo smarrito, magari in territorio nemico. Il suo sguardo quasi impaurito avrebbe trasmesso pena a chiunque.
Si mise seduto sul divanetto consumato della sala comune, sospirando lievemente. Una ragazzina dall'aspetto familiare gli si avvicinò, sedendosi accanto a lui, con la stessa timidezza del rosso.
❝Ciaaao❞ ridacchió la ragazzina, mettendosi le mani davanti la bocca sporgente.
❝Perché hai i capelli rossi?❞ chiese piegando la testa di lato, incuriosita dal ragazzo.
❝Pepper, smettila di infastidire Michael.❞ una suora dai capelli neri corvini e gli occhi dello stesso colore gli si avvicinó, sorridendo in modo gentile, mostrando la dentatura giallognola, sicuramente provocata da molte sigarette.
❝Charlotte, perché non fai fare amicizia a Michael?❞ sorrise dolcemente, girandosi verso la ragazza che era appena entrata in sala, aggiustandosi la lunga gonna nera.
Le sue gote si arrossarono leggermente, mentre si avvicinava a Michael. La suora dai capelli neri si allontanó, tenendo Pepper a braccetto, come se volesse illuderla di avere un amica.
Charlotte sorrise timida a Michael, mentre gli porgeva la mano, che il rosso afferró prontamente, stringendola leggermente.
La ragazza lo guidó al centro della sala, dove si potevano vedere tutte le persone che la popolavano.
La ragazza si guardó un po' intorno, prima di indicare un ragazzo che era poggiato al muro con la schiena. Aveva gli occhi celeste ghiaccio e dei capelli castano scuro. Si guardava intorno impaurito ed ogni tanto si grattava le orecchie, miagolando.
❝Lui é Joseph, é qui da circa un anno. É assolutamente convinto di essere un gatto.❞ mormoró Charlotte, mordendosi l'interno guancia. Passó ad una ragazza dai capelli rossi e ricci, indossava una veste molto corta, rosa sporco ed aveva un seno sporgente.
❝Lei é Meredith. É una ninfomane.❞ sussurró, serrando gli occhi a due fessure. Sospiró, rilassandosi sotto lo sguardo dolce di Michael.
Charlotte indicó il ragazzo successivo, che aveva una mano nei jeans consumati e la muoveva velocemente, emettendo versi gutturali e gemendo lieve.
La biondina deglutì rumorosamente, facendo schiudere le labbra del rosso.
❝Lui é Morgan, il..masturbatore cronico. É qui da quasi, uhm..credo sette anni.❞ Suor Charlotte passó ad una ragazza con dei capelli biondini, rovinati, sporchi e mossi. Indossava un camicie bianco e sbatteva continuamente la testa contro una colonna di cemento, non producendo alcun rumore.
❝Lara.❞ mormoró, con del dispiacere nella voce. ❝le hanno diagnosticato una malformazione celebrale, dovuta al continuo sbattere la testa al muro.❞ sospiró, stringendo involontariamente la mano del rosso, che si morse il labbro inferiore.
❝lei é Amanda.❞ indicó una ragazza dai lunghi capelli castani, lisci e degli occhioni vuoti, quasi persi. ❝Non ricorda nulla del suo passato e i suoi unici.. amici..sono Rupert e Clarisse; due amici immaginari che ha creato la sua mente.❞ sussurró, passando ad un ragazzo biondo, dalla carnagione chiara e gli occhi scuri.
Aveva tra le braccia una grande bambola dalle gote rosse e un vestitino sporco, del medesimo colore.
❝Lui é Chester❞sussurró lieve la bionda, prima di posare lo sguardo sulla bambola. ❝e lei é Marjorie..Chester parla sempre con lei , come se quella bambola fosse la sua unica ragione di vita.❞ mormoró, quasi stanca della situazione, con una nota di compassione nella voce acuta.
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upset :: mgc
FanfictionLui non era colpevole per i delitti commessi in quella casa, tra quelle calde mura color crema; lui era solo un testimone, ma nessuno gli aveva creduto. Tutti si fermavano all'ingannevole apparenza, etichettandolo come il carnefice che descrivevano...