upset :: mgc

Pleasure

Suor Charlotte era costantemente nervosa, alla sola vista di Michael. Nonostante fosse pentita, la voglia che lui la toccasse ancora, era tremendamente viva. Come se fosse in lei; ed aveva bisogno di essere sfamata.
Charlotte non aveva mai avuto bisogno di provare piacere, data la sua vita casta e pura, priva di qualunque colpa o peccato.
Dopo aver terminato la sua preghiera giornaliera, si guardò allo specchio che era poggiato al muro vecchio della sua camera. Indossava la sua solita fascia bianca a circondarle il seno piccolo e degli slip dello stesso colore le fasciavano il bacino. Rigirò tra le mani la sua maglia intima, mordendosi il labbro inferiore. Michael le aveva detto di non indossarla più e così fece, piegandola accuratamente e poggiandola sotto il cuscino. Ella si mise seduta sul suo letto, di fronte al grande specchio e fece scivolare la sua mano tra le sue cosce, massaggiandosi l'intimità da sopra gli slip, mentre qualche ansimo veniva fuori dalle sue labbra. Era bagnata e le sue cosce si divaricarono per poter dare più spazio alle sue dita. Portò la testa all'indietro, procurandosi piacere con le dita.
Gemette, eccitata, mentre sentiva per la seconda volta, il piacere prendere possesso del suo corpo puro. La porta della sua stanza si aprì mostrando il ragazzo dai capelli rosso fuoco. Le sue labbra si curvarono in un sorriso compiaciuto. Charlotte tolse la mano dalle sue gambe e strinse le cosce, mentre le sue gote si colorarono di rosso e le sue labbra umide si schiusero.
❝M..Michael..❞ mugoló la ragazza, imbarazzata dalla situazione, mentre lo sguardo indagatore del rosso, viaggiava sul suo corpo caldo.
❝Ti sono mancato, bambina?❞ mormorò, avvicinandosi a lei in modo lento. La ragazza indietreggiò istintivamente sulle lenzuola candide del suo letto, mentre Michael si sedeva su una sedia posizionata alla destra del letto.
❝continua.❞ ordinò il ragazzo dal ciuffo color ciliegia, mordendosi il labbro inferiore con i denti perfettamente bianchi. La ragazza schiuse le labbra, imbarazzata dalla situazione, ma sopratutto dalla richiesta sgradevole di Michael. Ella fece scivolare la mano tra le sue cosce, continuando a massaggiare il suo clitoride, da sopra li slip ormai zuppi. Michael sorrise sghembo, osservando attentamente come la ragazza si procurava piacere. Il ragazzo si alzò silenzioso e si mise in ginocchio, di fronte alla ragazza, che era stesa sul suo letto, ansimante.
❝Michael..❞ gemette lei, divaricando totalmente le gambe. Era come se fosse combattuta dal voler essere toccata dalle dita lunghe del rosso, e rimanere nella sua bolla di vetro, pura e intoccabile. Michael non poté fare altro che ridacchiare, mentre le sue dita sfioravano l'interno coscia della ragazza, che fremeva sotto il suo tocco. Sapeva che era tutto sbagliato, che lei aveva dedicato la sua vita a Dio, per poter aiutare delle persone diverse, per poter essere devota al suo Dio.
Le lunghe dita di Michael, scostarono gli slip umidi della ragazza, dandogli visione della sua intimità.
Era così bagnata.
Michael si chinò tra le cosce di lei, lasciando un bacio caldo sull'entrata della ragazza, che inarcò la schiena, lasciando che un gemito scappò dalle sue labbra, facendole inarcare la schiena. Il ragazzo, soffiò sull'entrata di lei, che strinse il lenzuolo candido nei pugni.
❝Charlotte, piccola.❞ mormorò il rosso, soffiando sull'intimità di lei. La ragazza alzò leggermente il bacino, avvicinando la sua intimità alle labbra del rosso, pregando di avere più contatto; pregando di sentire le labbra e la lingua del ragazzo, lavorare avidamente tra le sue cosce.
❝Sei così ingorda.❞ sussurrò Michael, mentre con i pollici accarezzava l'inguine caldo di Charlotte.
❝Michael ti scongiuro..❞ ansimò lei, sentendo la sua intimità pulsare; voleva che il ragazzo la toccasse, proprio come stava facendo lei poco prima. Voleva sentirlo, mentre affondava in lei, mentre la riempiva totalmente, appagandola. Michael ridacchiò, cominciando a lasciare una scia di baci umidi sul ventre della biondina, che continuava ad ansimare.
❝Cazzo, Charlotte, il tuo corpo è così puro.❞ mormorò lui, osservandola, mentre era praticamente incollata al materasso. Aveva le labbra socchiuse e i polsi ai lati della sua testa; le gambe erano totalmente divaricate, alla vista lussuriosa del rosso. Ella gemette, mentre aspettava che il ragazzo le provocasse piacere.
❝Cosa vuoi, bambina?❞ mormorò il rosso, osservando le labbra di lei che si aprivano lentamente, per raccogliere ossigeno.
❝Voglio sentirti.❞ ansimò Charlotte, aprendo lentamente gli occhi e puntandoli in quelli vitrei di Michael.
❝Voglio sentirti dentro di me..❞ ansimò ancora, incredula delle parole che le erano uscite dalle labbra. Era la pura verità e Charlotte, in 17 anni, non aveva mai detto bugie. Sul volto di Michael si espanse un sorriso compiaciuto. Il ragazzo si alzò, aggiustandosi la canotta dei Green Day, stropicciata. Charlotte lo guardò, sbattendo più volte le palpebre e passandosi una mano sul petto umido, come a volersi calmare.
❝penso che per oggi basti.❞ sibilò lui, aggiustandosi il ciuffo ciliegia con le mani, in un movimento agile e abituale.
❝Michael..ti..ti prego non puoi lasciarmi così..❞ ansimò lei, riferendosi alla sua eccitazione, lasciata in sospeso. Le labbra di Michael si curvarono in un sorrido candido, che incupì la ragazza.
Il rosso, senza dire nulla, si alzò e camminò con estrema lentezza verso la porta della camera di Charlotte, che si chiuse alle spalle dopo essere uscito.
La biondina, si legò i capelli in una crocchia disordinata, mentre i suoi occhi cominciarono a pizzicare e una lacrima le scivolò sulla guancia rosea e calda.
Eppure continuava a chiedersi perchè Michael la stesse facendo impazzire in questo modo; si chiedeva quale fosse il suo scopo, cosa desiderasse dalla ragazza, dal suo corpo e dal suo cuore, che ora, apparteneva a Michael.

🍃Horse🍃
Saaalveh gente, allora sono viva, dopo tipo troppo tempo che non aggiornavo.
Volevo chiedervi: continuo a descrivere queste scene secs oppure no?

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Adiosss🌸

inhemmingsarms