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<<VATTENE, vattene ti prego vattene...>> mi sembra di starmi s fregando via la pelle delle mani ormai eppure il nero non se ne va...

Non funziona l'acqua, non funziona il sapone, il freddo, il caldo, niente.

<<PERCHÉ NON PUOI ANDARTENE È BASTA?! >> sbatto le mani sul lavandino, chinando la testa e chiudendo gli occhi per smettere di guardare le mie mani.

<<Eppure sono appena arrivato, già non mi vuoi più?>> mi giro di scatto nascondendo le mani dietro la schiena e sorrido finalmente a Bakugo, che è appoggiato come suo solito allo stipite della porta con le braccia incrociate. <<Bakugo, è il bagno delle ragazze, cosa ci fai qui>>

<<Tanto sono tutti a quel stupido concordo di bellezza, nessuno è da questa parte del campus, nessuno a parte te, a quanto sembra>> si avvicina guardandomi minaccioso è continuando a spostare lo sguardo dai miei occhi alle mie braccia, nascoste bene dietro la mia schiena.

<<Comunque non dovresti entrare, anche se non c'è nessuno, sai, le regole>>

<<Cos'hai fatto alle mani>> deglutisco mentre lui mi afferra il braccio e me lo toglie da dietro la schiena gentilmente, intimandomi con gli occhi di non opporre resistenza. <<È per lo spettacolino di merda che hai fatto durante il concerto, eh? Quando hai fatto ballare tutti con le proprie ombre, mi sembrava che ti avessero detto di non usare i poteri finché non retrogradiva>>

<<Il minimo a cui è arrivato sono le punte delle dita, che sono sempre rimaste nere...non penso che retrogradisca di più, non fa male ne niente, solo che...è brutto da vedere, non mi piace, è strano>>

<<E perché no? Mi sembra unico, tutti hanno qualcosa di "strano" Qui, ti ricordo che abbiamo un compagno con la coda, o uno con la testa da corvo, una metà insetto, una invisibile->> comincia a elencarli uno ad uno, contandoli addirittura sulle dita e trattengo una risata alla scenata che mi ritrovo davanti. <<Si si, ho capito, non perdi proprio l'occasione per insultare i nostri compagni, eh? >> lui mette giu la mano, lasciando stare l'elenco di compagni con mutazioni che ci ritroviamo nelle stanze in fondo al corridoio, e mi guarda quasi sorridendo.

<<Anche, però adesso stiamo parlando di te>> prende la mia mano nella sua e con l'altra mi accarezza le dita, vedendo come il nero si rimpicciolisce fino ad arrivare poco sotto l'attaccatura delle unghie.

<<Nah, penso solo che stessi cercando una scusa per insultarli>>

<<Ok forse si, ma questo non significa che non volevo anche farti stare bene con te stessa, tu...>> lo vedo sbuffare e mi stringe la mano mantenendo lo sguardo basso.

<<Tu hai lottato per me come nessuno ha mai fatto, ti ho trattata davvero male, e non hai mai davvero mollato la tua stupida impresa di diventare mia amica, e non ti ho mai potuta ringraziare, e chiedere davvero scusa>>

<<Katsuki, le amicizie non sono cose per cui ringraziare, e non devi chiedermi scusa, so che per te le azioni sono più facili, e hanno parlato per te fino ad adesso->>

<<Appunto, proprio perché per me è facile agire, voglio farti vedere che ci tengo e quindi parlerò, quindi sta zitta  ti prego>> chiudo la bocca immediatamente e lui alza lo sguardo piano, costringendomi ad alzare anche il mio considerando la differenza di altezza tra noi due.

La mano che prima teneva la mia adesso mi molla, salendo fino al mio collo dove mi tocca delicatamente con il pollice guardando addolorato probabilmente il segno che mi ha lasciato. <<Non mi sono mai pentito di qualcosa così tanto quanto questo, mi dispiace, davvero tanto, sei un Angelo per aver voluto starmi intorno nonostante il mio fallimento personale...quei mesi dopo cosa ti avevo fatto, non ti avevo parlato perché non riuscivo a guardarti sapendo che avevo fatto una cosa del genere, e poi sono stato debole e non sono riuscito ad affrontarti e chiederti scusa>>

<<Bakugo->>

<<E grazie, per avermi aiutato, nonostante tutto il casino che significa avermi intorno, hai scelto comunque di stare accanto a me, e questo insieme a tutto ciò che hai passato ti rende la persona più forte che io abbia mai conosciuto, non ti conosco ancora completamente Akisame, ma vorrei davvero che tu mi concedessi di andare fino in fondo, e conoscerti davvero>>

<<Apprezzo lo sforzo che hai fatto per dirmi queste belle parole, Katsuki>> lui mi guarda mordendosi il labbro e distogliendo lo sguardo e sorrido vedendo l'ormai famigliare Rossore sul suo viso.

<<Si si, adesso andiamo a vedere quello stupido concorso di bellezza, anche se non stanno partecipando le persone giuste>>

<<Cosa? >>

<<Sono fortunate che non ti sia iscritta tu>>

𝘿𝙊𝙇𝙇⁴ || 𝖻𝖺𝗄𝗎𝗀𝗈 𝗄𝖺𝗍𝗌𝗎𝗄𝗂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora