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<<ALLORA, perche mi hai spammato di messaggi alle 9 di mattina, Mido? >> mi sfrego gli occhi cercando di svegliarmi del tutto, beato Bakugo che non ha niente da fare, l'ho lasciato dormire dato che è sabato.

<<Perché la porta della stanza era chiusa a chiave>> mi risponde sorridendo e sbuffo continuando a camminargli dietro. <<Il motivo>>

<<Ecco io voglio...farti conoscere qualcuno>>

<<Prima avevi la mia rabbia, adesso hai la mia attenzione>> gli sorrido confusa e lui continua a camminare lungo la via che collega i dormitori, fino ad arrivare all'entrata della Yuuei.

<<Ho un'amica, che ha nominato una ragazza, e quella ragazza ti assomigliava particolarmente, quindi vorrei fartela conoscere>> mi indica una macchina della yuuei ed entro per prima, seguita poi da Midoriya che ignora le mie domande per il resto del viaggio, fino ad arrivare all'ospedale.

<<Che c'è? Mi vuoi spedire nella sezione psichiatrica dell'ospedale? Mi ritieni finalmente pazza no? >> ridacchio e lui scuote la testa divertito dai miei continui commenti.

<<Dio, non ti ho mai visto così silenzioso in quanto? Quattro anni da quando ti conosco? >> continuo a parlare quasi sentendomi a disagio per il silenzio.<<Ame, tranquilla, non c'è da preoccuparsi, volevo solo che vedessi...lei>> si ferma davanti ad una parete di vetro e guardo oltre, vedendo Aizawa insieme ad un ragazzo biondo e una bambina piccola nel letto.

Guardandola la mia mente si sblocca, rivivo una giornata intera in un secondo, sento le risate della ragazzina, la sua voce dolce, vedo i suoi occhioni tristi ma per una volta con una speranza.

<<Ame! >> mi risveglio sentendola adesso nella realtà, felice di vedermi, e sento le lacrime agli occhi. <<Eri>> apro la porta e corro dentro, prendendo al volo la bambina che mi si butta addosso dal lettino. <<Eri tesoro mi dispiace io...io non so cosa mi hanno fatto non mi ricordavo di te, altrimenti ti avrei cercata subito, mi dispiace>> le lacrime già scendono sulle mie guance mentre la stringo a me, felice di rivederla.

<<Tranquilla Ame, sono felice di vederti, mi sei mancata davvero tanto e sono felice che stai bene>> le prendo il viso tra le mani e lei mi guarda sorridendo mentre mi asciuga le lacrime con i suoi piccoli pollici.

<<E io sono felice che tu stia bene>>

<<Vi conoscete? >>

<<Mi sono appena ricordata...io...io ho passato una giornata con lei>>

<<La più bella giornata che abbia mai passato, tu sei stata così gentile con me, mi sei mancata>>

<<Beh, felice di aver fatto incontrare due vecchie amiche, te l'avevo detto Midoriya, era lei, per questo ci ha detto dove trovarla>> guardo il professor Aizawa che quasi quasi mi sorride, quasi. <<Professore è stato lei a richiedermi qui? >>

<<Si infatti Ame, scusa se non ti ho risposto per il viaggio, e sai, per il risveglio improvviso di sabato, però il professore mi ha chiesto di portarti qui senza influenzarti ulteriormente>>

<<Grazie Mido, davvero, oddio Eri, tu vuoi venire con noi? Cioè, può venire al Festival? Sarebbe bello darle la normalità, non c'è nessuno che la merita più di lei>> guardo speranzosa il professore e lui guarda il biondo sconosciuto. <<Vedo che avete avuto la stessa idea>> sposto il mio sguardo anch'io sul biondo, che mi sorride avvicinandosi. <<Ciao, sono Mirio, e ho già parlato con i professori, Eri ci sarà al Festival, sono felice che ci sia qualcun altro che ci tiene a riempire il vuoto>> mi porge la mano e mi alzo, porgendogli la mia. <<Akisame Tayiou, grazie per averlo fatto, dai tesoro ci vedrai cantare e ballare, sarà molto bello te lo assicuro>> lei mi sorride annuendo entusiasta e le accarezzo la testa felice.

Poi mi squilla il telefono e lo tiro fuori dalla tasca, vedendo il nome di Bakugo sullo schermo. <<Scusatemi devo rispondere>> vado velocemente nel corridoio e rispondo, sentendo il respiro affannoso di Bakugo. <<Pronto? >>

<<Dove sei? Stai bene? >>

<<Ah, si si, il professor Aizawa mi ha convocato per una cosa, tutto bene?>>
Sento i suoi respiri che rallentano, lasciando spazio alla calma. <<Si, mi ero...non sapevo dove fossi e basta>>

<<Ti avevo lasciato un biglietto sul comodino per non svegliarti, è sabato, non volevo farti preoccupare>>

<<Preoccupare? Cosa? No, no, solo...la prossima volta svegliami piuttosto, sai, Niji era preoccupato, continuava a miagolare>>

<<Sisi, Niji era preoccupato>>

𝘿𝙊𝙇𝙇⁴ || 𝖻𝖺𝗄𝗎𝗀𝗈 𝗄𝖺𝗍𝗌𝗎𝗄𝗂Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora