Pagliaccio

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Tu a rincorrere la gonnella dal pallido squallore
Vai! Vai!
Vai a porgere la mano
Sul suo flaccido posteriore

Vai, e beàti pure di eccitazione
Quando infili la tua spada sudicia
Nella sua custodia senza valore
Di grinze e brandelli
È fatta la ragazza

Io se fossi sua madre non ne sarei fiera
Che in vicoli e discariche
Fa scivolare nel suo fiore
la tua mazza
Di poco valore, corta per difetto, superba per eccesso

Vai fino nel profondo
Con ardore di ragazzo giocondo
Ma niente resta nel cuore
Parole, parole,
rimbalzano in ogni dove
E poi con un gran sospiro vieni
E soddisfatto te ne vai

Sulla fronte riporti il tuo motto
"Voglio essere libero come un uccellino
e se tu mi piaci
io ti fotto!
Son pazzerello ma mi travesto da uom serio"

Oh! Mille scuse mio signore
Se le mie parole
Ti recano un così grave disonore!

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