La coscienza di Liah vagava nel nulla più totale. Nero, come il buio che l'aveva accolta dopo la sua sventura.
Era un'altra droga? La ragazza sperava di sì.
Non poteva nemmeno pensare di....
No. Brian non si sarebbe mai sporcato le mani di omicidio. È troppo vigliacco.
Il ricordo del sapore dolciastro era ancora vivido nella sua mente. Questo era un buon segno. Se era ancora capace di pensare lucidamente significava che non era tutto finito.
Svegliati Liah. Ti prego. Forza Liah, puoi farcela.
Le parole fluttuavano e si ripetevano nella mente di Liah, ma non sembravano avere alcun effetto su di lei. Era come se vivesse la scena in terza persona: non riusciva a muoversi, né sentire o provare sensazioni.
Era solo un corpo morto che vagava nel buio.
Cercò di mantenere la sua mente attiva, per assicurarsi di rimanere viva. Quella era l'unica cosa utile che potesse fare in quel momento.
Andrà tutto bene, Liah. Ripeteva. Parlare da sola a volte la rassicurava.
Ti hanno salvata. Qualcuno ti ha portata via e magari sta cercando di svegliarti. Sei sicuramente in buone mani.
Attese qualche secondo. O forse passarono minuti.
Resisti. Non sei in pericolo, non più, e stanno cercando di aiutarti. Puoi esserne certa. Devi solo resistere.
Altro tempo passò. Indefinibile se secondi, minuti, o ore. Solo una cosa era certa: stava passando lento e pesante. Una strana sensazione la abbracciava. La costringeva nel buio, tentandola. Era invitante e le suggeriva qyanto fosse confortevole l'oscurità.
Resisti.
Resisti.
Resisti.
Liah ripeté la parola nella sua mente, sperando che l'aiutasse. Non poteva lasciar andare. Aveva troppo da perdere. I suoi genitori, persone che le volevano un mondo di bene, che mai avrebbero sopportato di non averla più accanto a loro.
Aveva una migliore amica, una tra le migliori al mondo.
Aveva passioni, hobby, che non poteva lasciar andare così facilmente.
La sua vita era fantastica. E se ne stava rendendo conto solo quando era sul punto di perdere tutto.
Le tornarono in mente gli abbracci che aveva ricevuto, le cose che aveva imparato, le esperienze che aveva vissuto... Le emozioni che aveva provato. La felicità di quando aveva passato il suo primo esame a pieni voti,nonostante fosse solamente quellondi terza media. La gioia di aver scoperto che sua cugina era uscita dall'ospedale, dopo aver scampato la morte per un soffio. La tristezza di quando dovette dire addio a sua nonna.
Le passarono davanti tutti i ricordi, uno ad uno, come l'immagine delle persone per le quali non poteva dormire per sempre.
Svegliati. Svegliati. Sveglia...
Le parole diventavano sempre meno udibili, come se qualcosa le stesse cancellando.
No.
Ti prego, no. Ti prego.
La sua mente si faceva sempre più silenziosa e anche pensare risultava complicato. Oramai praticamente impossibile. Non sentiva più nulla. Nessuna sensazione, nessun pensiero, fino a quando qualcosa accadde.
Era qualcosa che stava accadendo all'interno del suo cuore, non più la mente, e che, piano piano, si faceva più forte. Qualcosa le faceva una specie di male... Ma non era spiegabile a parole. Un male intenso, più intenso di qualunque altro, ma che allo stesso tempo non si presentava in nulla di concreto. Non era dolore... Era solo male.
Dopo il male, la ragazza, sentí una sensazione di sollievo e la sua mente che cominciava a risvegliarsi.
Ora era tutto più chiaro. Quello che stava provando era tristezza. Sarebbe stata una cosa normale, della quale non c'è bisogno di sorprendersi, e all'inizio fu così. Solo dopo un po' si rese conto, che stava provando qualcosa.
La sua mente era sveglia, e migliaia di pensieri le penetrarono nel cervello, causando un terribile male di testa. Il dolore era l'unica sensazione che avvolgeva il suo corpo. Si sentiva pesante, stanca, dolorante. E triste. Non poteva esservi situazione peggiore.
Ebbene, la buona notizia?
Liah Gotten era viva.
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Bodyguard😏😈
RomanceLiah era una ragazza normale. Studiava, usciva con gli amici, viveva la sua adolescenza nel migliore dei modi. Fino a quando un giorno, un ragazzo di nome Brian, il suo ex, cerca di violentarla. Suo padre decide così di affidare la ragazza ad una gu...