-Capitolo 2-

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T/N pov

Le lezioni sono finite e io sto mettendo a posto fino a che qualcuno non mi tocca la spalla e io mi giro.

"Vieni con me e Yayoroze in mensa oppure poi vuoi andare da sola?" mi chiede Todoroki.

"Oh, si arrivo stavo sistemando solo una cosa nello zaino" dico col mio tono freddo simile a quello che aveva usato lui poco prima.

"Allora andiamo" dice per poi girarsi.

Mi alzo e lo seguo, fuori dalla classe la prima cosa che si nota è un enorme via vai di ragazzi e accanto alla porta vediamo subito dopo Momo che ci sta aspettando.

"Ok allora andiamo" dice la corvina sorridendo.

Annuisco semplicemente per poi seguire i due.

Durante il tragitto nessuno dei tre parla, forse per l'imbarazzo.

"T/n tu mi hai detto che la scuola la conoscevi già o mi sbaglio?" mi chiede Momo.

"Ho fatto diverse perlustrazioni ma non è che io la conosca bene, a malapena sapevo dove era la classe" dico sempre fredda ricordandomi qualche spezzone delle missioni.

"Come è stato lavorare con i villan se posso chiedere" dice invece il bicolore.

"Non è stato semplice ma allo stesso tempo è stato divertente soprattutto sopportare tutte le cretinate eccetera, quando sono da soli tra di loro sono.. Persone normali ecco.." dico con un pizzico di nostalgia nella voce.

"Bhe allora non era una missione difficile" mi chiede Momo mentre ci sediamo ad un tavolo della mensa.

"No no lo era perché se mi avessero scoperta mi dovevi dare sul serio per morta. Prendere informazioni da un pó tutti è stato difficile, soprattutto con Tomura e Dabi" dico per poi sospirare.

"Ok va bene tutto, ma non voglio parlare solo di me. Non lo so raccontatemi ciò che avete fatto in questi anni" dico iniziando anche a mangiare.

"Solite cose, attacchi, lezioni ordinarie,allenamenti" dice cantilenando Momo.

"Non è stato molto divertente ecco" conclude lei.

"Io conosco il quirk di Momo ma non il tuo Todoroki, me lo potresti dire sempre se non ti dispiace" dico portando le mani in alto alla fine.

"No no stai tranquilla il mio quirk a confronto del tuo è niente" dice lui sospirando.

"Si tratta di un quirk "normale" alla fine. Sono i due elementi fuoco e ghiaccio" dice giocherellando con le bacchette.

"Figo però" dico spontaneamente.

"Se lo dici tu" dice lui inziando a mangiare.

Parlammo del più e del meno o almeno Momo, io e Todoroki rispondevamo raramente.

Dopo aver finito il pranzo sentimmo la campanella che annunciava la fine della pausa pranzo suonare e noi tornammo in classe.

Le lezioni furono delle lezioni normali, prevalentemente noiose.

Arrivò subito la fine della giornata e sia io che i miei compagni ci dirigemmo immediatamente fuori dalla classe.

Prendo il mio telefono e le auricolari dalla tasca dello zaino e le indosso.

Metto la musica a palla nelle orecchie e mi incammino verso il piccolo appartamento che ho affittato per stare il più lontano possibile dai miei genitori.

"Ehii" mi dice una ragazza dopo che io abbia tolto un auricolare visto che qualcuno mi aveva toccato la spalla.

"Toga?" dico io notando la somiglianza con quella ragazza.

"Ci rivediamo eh t/n? Adesso fai parte degli hero?" chiede con tono triste.

"A dire la verità ne ho sempre fatto parte, ma come ho già detto a Shigaraki non dirò nulla" dico mentre metto la chiave nella toppa della porta.

"L'importante è questo" dice con un sorriso in volto.

"Vuoi entrare oppure resti la fuori?" chiedo mentre le faccio spazio per entrare eventualmente.

"No me ne vado, Tomura mi aveva detto solo di venirti a controllare" dice per poi girarsi e andarse facendo un cenno con la mano in segno di saluto.

"Ciao anche a te Toga" dico chiudendo la porta.

Quando ero con i Villan è stata la prima persona che mi sono fatta come 'amica'.

"Che palleee" penso andando al frigorifero vedendolo completamente vuoto.

"Amen non mangerò un cazzo" penso ancora chiedendo il frigo e dirigendomi in camera da letto.

Mi blocco sentendo il telefono schillare in cucina e quindi mi giro e vado a prenderlo strofinando i piedi a terra.

"Che c'è" chiedo scocciata dopo aver visto il numero e aver risposto.

"Ehi tesoro, volevamo chiederti se potevamo venire da te per una settimana più o meno perché qua a casa stiamo facendo dei lavori" mi chiede una voce femminile che conosco bene.

"Scusa mamma ma è un pó impossibile, io sto continuando a lavorare facendo delle missioni e adesso ho inziato anche con la scuola per prendere una licenza vera e propria" dico con tono dispiaciuto quando invece non li volevo mezzo i piedi.

"Oh allora fa niente-" la voce di mia madre viene fermata da qualla urlante di mio padre.

"DI A QUELLA ZOCCOLA DI FARCI ANDARE A CASA SUA VISTO CHE SIAMO I SUOI GENITORI" a quelle parole mi vennero ricordi in mente che non volevo ricordare.

"Mamma metti il vivavoce" dico tranquilla.

"Sicura tesoro?" dice con tono basso e anche tremante.

"Si mamma" dico con un tono calmo per farla tranquillizzare.

"CHE CAZZO VUOI PUTTANA" urla lui.

"PUTTANA CI VAI A CHIAMARE A TUA SORELLA STRONZO, DICO IO MA TI RENDI CONTO DI QUEL CHE DICI, IO LAVORO PER ME E ANCHE PER VOI.. RISCHIO LA MIA VITA PER SALVARE IL TUO CULO PRIMA CHE TU MUOIA PER QUEI CAZZO DI PROBLEMI AL CUORE MA A TE NON FREGA UN CAZZO VERO? NO MA STAI TRANQUILLO IO RISCHIO LA VITA E TI COSÌ MI RIPAGHI.." dico urlandogli contro qualunque cosa io pensassi in quel momento.

" SIA IO CHE KIRA E AKEMI CI FACCIAMO IL CULO PER CERCARE DI NON FARE LA FINE DI SUZUI E AKIKO E TU CHE FAI?! CI URLI A DOSSO?! SENTI IO NON TI PAGO PIÙ UN CAZZO FAI PRIMA A CREPARE BASTARDO" dico per poi staccare la chiamata e buttarmi a terra piangendo pensando a quei miei due fratelli.

"Non dovevate fare quella fine.." dico  quasi bisbigliando.

Continua..

Vivo per te <3  ||Shoto Todoroki x Reader||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora