Nello studio di Severus intanto Harry teneva la sua punizione. Di certo non si aspettava che essa si trasformasse in una seduta di psicologia.
"Harry, dimmi cosa sta succedendo" disse con tono calmo lui
"Non capisco cosa intende" disse con lo stesso tono
"Conoscevo tua madre, lei non avrebbe mai fatto una cosa del genere" disse dubbioso
"Mia madre è morta durante il parto" disse seriamente
"Lily, lei era una donna gentile. Non avrebbe mai rapito un bambino" disse
"Però l'ha fatto. Ha nascosto il mio aspetto, e lei sapeva. Loro sapevano. E se proprio vuoi saperlo, colui che ha fatto tutto questo è il caro preside. Vuoi le prove? Te le darò. Ma non venirmi a dire che lei era dalla parte dei buoni." dissi distaccato
"Ti ha protetto con la vita!" esclamò
"VITA CHE AVREBBE ANCORA SE FOSSI RIMASTO CON MIO PADRE!" urlai pieno di rimorso
"Mi hanno portato via tutto! Da una vita normale ad un padre! Una famiglia, dei padrini. Persone che mi amano. Invece loro si sono permessi di rapirmi, morire passando come eroi, e lasciarmi da 'parenti' abusivi! Questo non è amore. Questa è manipolazione" finii freddo
"Ti ha abbandonato per lavoro! Loro c'erano" contestò
"Mio padre lavorava nel dipartimento di polizia e la sua partner era mia madre. Combattevano il crimine insieme e davano pace alle famiglie dei morti. Dopo la sua morte ha continuato, dava la caccia ai cattivi per permettere ad altre persone di non soffrire, ma tornava a casa sempre! Ogni giorno tornava a casa distrutto, e incurante di questo giocava con me, mi abbracciava, mi amava, e mi metteva a riposare. Si svegliava nel cuore della notte quando piangevo, mi sfamava e amava. Mi lasciava dalla persona di cui si fidava di più. Quella persona è morta proteggendomi, non Lily non James, Lui. Mio padre ha passato otto anni della sua vita cercandomi, e cercava anche l'assassino del suo migliore amico. Cercava l'assassino del padrino di suo figlio e di suo nipote. Lui era una persona fantastica che si spaccava la schiena per me. Quindi non dire una parola su di lui." disse cominciando a ricordare quei piccoli particolari della sua vita.
"E dov'è ora!" esclamò lui
"All'inferno grazie ai sensi di colpa di non avermi trovato!" urlai io
"Come mia zia e mio cugino, come mia madre e la mia sorellastra, come il mio padrino e la mia madrina. Come tutti gli umani della nostra famiglia." dissi io distrutto per non averli mai conosciuti
"E dove si trova il resto della tua famiglia eh?! Dov'è la parte ancora in vita! Se loro ti amassero sarebbero qui con tua zia, ma no! Loro non sono qui! Quindi non ti permettere di insultare Lily. Lei era una brava donna, non è lei il mostro. Non è lei che ti ha abbandonato." continuò preso dalle troppe emozioni e pensieri, tradito dalla dona che amava, mentre sperava che ancora, fosse tutta una bugia
"ORA BASTA!" urlò ferito e infuriato. I suoi occhi si tinsero di rosso e le ali si spiegarono feroci. La stanza cominciò a girare e nei pochi attimi seguenti videro le anime dei morti gridare. Quado la stanza si fermò si trovavano nell'oscurità, in quella più buia e profonda.
"Benvenuto nel mio mondo" disse con una voce più bassa di tre ottava.
Severus lo guardava terrorizzato chiedendosi cosa diavolo aveva appena fatto. Chi avesse fatto incazzare.
Sette figure apparvero accanto a lui con le ali spiegate, minacciosi e letali. Ognuno con il suo aspetto originale.
"Volevi sapere dov'era la mia famiglia? Eccola qui. Te la presento, Death, Fate, Time, Nature, Love, Luck, Life e me. Il figlio di Lucifer Moringstar, anche conosciuto come satana" disse disse con sguardo sadico
"E vuoi sapere la cosa più divertente? Ho 4500 anni, e tu dici a me di portare rispetto. Ho vissuto innumerevoli vite, correntemente questa è la mia 106 rincarnazione. Ho ucciso e salvato, distrutto e ricostruito. Ho distrutto il tempo e lo spazio, incrinato la realtà e il destino si è piegato al mio volere. Ho passato 3000 anni ad amare Lily, e ora dopo tanto scopro le sue menzogne. Se stessi mentendo credi che sarei così furioso?" finì ringhiando e lasciando che il suo potere circondasse tutti.
"Mio padre non può lasciare l'inferno incustodito nemmeno per me. E sai perchè? perchè se lo facesse migliaia di demoni correrebbero a massacrare gli esseri umani qui sulla terra. Allora... Mio padre è il cattivo?" chiese retorico
Severus era pietrificato. Aveva provocato il figlio di Satana, aizzato contro se stesso degli arcangeli e poco di più un Nepilim con poteri superiori alla norma. Death si era inchinata di fronte a lui come se ne fosse padrone e così avevano fatto gli altri. Come poteva lui semplice umano competere con ciò.
"Mi dispiace" riuscì solo a pronunciare talmente era terrorizzato e incantato dal ragazzo.
"E fai bene. Ora dimmi Severus, cosa farai ora?" disse con ilarità nella voce
"Scoprire la verità. Perchè nel mondo, Lily abbia fatto qualcosa del genere." disse sconcertato dalle rivelazioni.
"Non serve. Ho io le risposte" la stanza cominciò a volteggiare di nuovo e come in un pensatoio memorie di memorie passavano davanti ai loro occhi. Ma non solo quelle. Anche quelle dimenticate.
Videro la nascita del piccolo e la morte di Chloe, videro il diavolo piangere di dolore, videro portarlo dal suo padrino, lo videro arrestare e arrestare criminali di ogni genere. Videro Asmodeus correre e giocare con Charlie e Trixie. Videro Dan correre di qua e di la con il sorriso sul volto, videro Amenadiel o Time venire a prendere Charlie insieme a sua moglie Linda. videro il bambino ridere e piangere, volare di qua e di la, lo videro godersi i momenti con il padre e poi arrivò il fatidico giorno. Un uomo, Albus Silente, buttò giù la porta di casa. Subito Daniel si armò di pistola, ma prima ancora che potesse parlare magie si scagliarono contro di lui. Co le sue ultime forze si parò davanti al bambino in segno di sacrificio. Albus prese il bambino e lo consegnò a Lily e James che non erano minimamente turbati. Li videro andarsene e apparire Death. La videro piangere la morte dell'uomo e con una preghiera tutti i celestiali si ricongiunsero in quel luogo. All'arrivo di Lucifer ci fu il delirio. Il suo aspetto da diavolo e la furia, il dolore, la tristezza riflessa negl'occhi scarlatti. Videro partire il diavolo e riscotere favori su favori, cercare in lungo e in largo suo figlio. Pregare il padre di non portargli via anche lui, di andare all'inferno a chiedere a Maze di prendere il suo posto come regina. Lo videro fare di tutto, e quando si raggiunsero gli otto anni, lo videro tornare all'inferno. Videro la prima volta che Harry morì, all'età di otto anni, esattamente come lo descrisse la morte. Videro il loro incontro e le chiacchierate. Lo videro tornare ancora e ancora. Videro pezzi delle sue innumerevoli vite e videro tutti i tradimenti subiti. Videro tutto il dolore del ragazzo ancora e ancora, senza mai fermarsi. Lo videro morire nei più disparati modi e nessuno che provi a salvarlo. E poi videro la loro conversazione, videro il piano, videro tutto quello che avevano scoperto sino ad ora. Videro ogni cosa. Sentirono ogni cosa. Provarono ogni cosa, e ne uscirono distrutti, ma nessuno lo fu più del ragazzo che cadendo in ginocchio urlò tutto il suo dolore al mondo. Tutto il castello lo senti e provarono la sensazione di un angelo in lutto, niente di più vero. Persino i cieli piansero e la terra si ribellò, il castello si animò e i quadri piansero per quello che il ragazzo aveva passato. Loro ricordavano ogni vita del ragazzo essendo morti e si erano aspettati che prima o poi esplodesse qualcosa dentro di lui. Ma mai si sarebbero aspettati un urlo di dolore così distruttivo. Un dolore così non si era mai provato, un dolore così grande da risvegliare il cuore di Hogworts da tempo assopito, Un urlo così potente da risvegliare i morti dormienti e le anime dei fondatori. Un urlo di dolore così potente e intriso di potere che tutto il mondo potè percepire che qualcosa fosse accaduto. Un dolore così potente che persino Dio lo potè percepire. La madre del creato evase dall'inferno e Dio scese sulla Terra. Il diavolo tornò e tutto per il suo dolore. Ogni essere celestiale apparve in quel vuoto pieni di dolore e rimorso, di ira e disperazione per il ragazzo che ora piangeva tutte le sue lacrime. Un ragazzo che aveva sofferto così tanto a causa delle loro scelte e quelle delle persone che lo circondavano. L'unico con il potere di avere in mano il proprio destino distrutto dal destino già scritto di altri. Qualcuno più potente di Dio stesso così fragile in quel momento. L'unica cosa che si poteva udire in quel momento era il pianto di dolore del ragazzo e l'urlo di guerra dei loro cuori. Nessuno sarebbe sopravvissuto abbastanza a lungo per veder sorgere il dì seguente. Questa era una promessa.
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God save the Nephilim - Harry potter
FanfictionHarry rivive la sua vita ancora e ancora. Non può morire finchè non avrà scoperto la verità. Ma dopo 3000 anni di vita e 106 rincarnazioni cosa può esserci ancora di segreto nel mondo? La verità che è celata nelle parole dei celestiali, un viaggio a...