꧁ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 1꧂

196 16 3
                                    

Passarono tre lunghi anni da quel giorno, Colinn fece nuove amicizie e frequentò uno dei migliori licei di Londra, una volta lasciata Los Angeles dopo il messaggio di Cris nel quale gli augurava buon viaggio, Colinn gli scrisse appena atterrato a Londra, ma a quel messaggio non ebbe mai avuto risposta.
L'estate si stava avvicinando e visto che fortunatamente la vecchia casa non era stata messa in vendita, propose di alloggiare lì dopo che William, un bellissimo ragazzo mulatto suo amico, espresse il suo forte desiderio di passare le vacanze a Los Angeles.
Finalmente sarebbe tornato alla sua città natale, finalmente avrebbe rivisto i suoi amici e... Cris.
Cosa avrebbe dovuto fare? Avvertirlo del suo ritorno o fare una sorpresa? A queste domande non ebbe mai avuto risposta in quanto si ritrovò, il giorno della partenza, con i bagagli in mano insieme a Will, Taylor ed Angie all'aeroporto, in partenza per Los Angeles.
-Non posso crederci! Finalmente andrò a Los Angeles !- urlò dalla gioia William, attirando a sè gli sguardi di alcuni passanti.
-Non dirlo a me! Dio faremo delle feste pazzesce e poi conosceremo i vecchi amici di Linn, questo vuol dire doppio divertimento ed inviti alle feste, chiamateci raccomandati!- urlò Taylor, facendo vergognare come un cane il povero timido Colinn.
-Linn, smettila di arrossire o quelle lentiggini così carine spariscono- lo prese in giro Taylor.
-Basta ragazzi, andiamo forza!- sbuffò lui dirigendosi verso l'aereo.
Una volta preso posto, mandò un messaggio a Max, il suo migliore amico che viveva a Los Angeles, chiedendogli che programmi avesse per quella sera, come Colinn si aspettava, appena l'amico lesse il messaggio lo chiamò immediatamente.
-Ehi Linn, come mai questa domanda sospetta?- chiese immediatamente l'amico, facendolo ridere.
-Beh era giusto per parlare, allora che mi dici? -
-Linn parliamo ogni singolo giorno e in tre anni non mi hai mai fatto questa domanda!-
-Dio ma quanto sei paranoico, allora non dirmelo- disse scherzando Colinn
-Mh... sta sera ci sarà una festa a casa mia, vieni se vuoi- scherzò Max.
-Quanto vorrei, mi mancano le tue feste super tristi-
-Se sei dall'altro capo del mondo non vuol dire che hai diritto di trattarmi male!-
-"Dall'altro capo del mondo?" Sono solo a Londra- rise ancora.
- Sisi come ti pare- sbuffò l'amico.
La voce femminile avvertì che tra pochi minuti sarebbero partiti e di spengere di conseguenza i dispositivi elettronici.
Colinn sperò che Max non avesse sentito e così si affrettò a salutare.
- Max devo andare ciao!-
-Cia-
Non fece finire l'amico, che già Colinn aveva attaccato.
Sospirò per poi sistemarsi al meglio sul sedile, probabilmente sarebbero arrivati verso le 19.30.
-Appena arriviamo prendiamo un taxi e andiamo a casa a cenare, ho chiamato un mio amico e ha detto che sta sera ci sarà una festa, quindi se volete potete andare- disse Colinn ai suoi tre amici.
-Che vuol dire se volete potete andare? Non verrai? - chiese confusa Taylor.
-È che... non lo so-
- È per quel Cris di cui ci hai parlato? - disse l'amica poggiandogli una mano sulla gamba.
-Già, sono tre anni che non parliamo... non saprei come comportarmi se lo vedessi, la nostra relazione sembrava essere finita con un po' di "pace", invece appena gli ho mandato il messaggio sembrava come se mi odiasse... non mi ha mai risposto, per tre anni- sospirò.
-Linn, sei sicuro sarà alla festa? - chiese Angie.
-Certo, facevamo parte dello stesso gruppo di amici, inoltre Cris è il migliore amico del fratello di Max-
-Ehi pensavi veramente di non rivederlo mai più? Questo momento sarebbe arrivato prima o poi- continuò l'amico.
-Hai ragione Angie... -
-Stiamo partendo! - disse elettrizzata Taylor.
Colinn sospirò ed osservò il panorama dall'alto pensando e ripensando a Cristopher, come effettivamente, non aveva mai smesso di fare in tre anni.
Immaginò come sarebbe stato rivederlo, gli sarebbe saltato addosso e lo avrebbe abbracciato, stringendolo con tutte le sue forze... forse rivedere Cris, non sarebbe stato poi così male.

-Linn, sveglia siamo arrivati- disse Will scuotendolo leggermente.
-Cos? -
-Siamo arrivati a Los Angeles- sbuffò divertito Will, vedendo l'amico confuso.
Come una secchiata d'acqua fredda, Colinn si risvegliò immediatamente balzando in piedi.
-Giusto, andiamo! - disse.
Scesero dall'aereo ed una volta usciti dall'aeroporto, chiamarono un taxi che lì portò nella vecchia casa.
Scesi dal taxi, iniziarono a tirar fuori i bagagli, mentre Colinn rimase a fissare la sua casa natale con le lacrime agli occhi.
-Wow, quando intendevi casa, non immaginavo una villa del genere!- disse Will.
-Non è poi così tanto grande- disse imbarazzato lui prendendo le sue cose ed avviandosi verso il vialetto.
Dopo pochi secondi, riuscì a trovare la chiave ed aprì la porta, ritrovandola esattamente come l'aveva lasciata.
-O-mio-dio- disse sbalordita Taylor.
- Linn ma che cazzo! Vendila a me questa casa se non la usi più!-
-Non venderò mai la mia casa d'infanzia Taylor- rise Colinn.
-Allora, come potete vedere questo è il salotto e a sinistra c'è la cucina, infondo al corridoio il bagno e vicino le scale per il piano superiore.
Ci sono tre camere compresa la mia in cui ovviamente dormirò io, quindi, voi decidete come dormire tanto i letti sono matrimoniali, io intanto vado a fare una doccia... comportatevi come se foste a casa vostra! - disse felice il giovane, per poi andare verso il bagno all'interno della propria camera.
Il sorriso non abbandonò mai il suo volto da quando mise piede a Los Angeles, la sua amata città piena di ricordi.
Puntò lo sguardo sulla parete in cui poggiava la tastiera del letto, ancora piena zeppa di foto che aveva voluto lasciare in quella casa perché quei ricordi facevano parte del Colinn che viveva in quella stanza.
-Il fatto che tu abbia lasciato qui molte tue cose non ti fa pensare? - chiese Angie alle sue spalle.
-Insomma, se dovessi andarmene per sempre da Londra, porterei con me ogni singolo ricordo, tu invece hai lasciato le tue cose di quando eri piccolo qui e tutte quelle foto... lo sapevi infondo che saresti tornato- disse osservando la camera dalle pareti blu scuro.
- Già, forse dentro di me lo sapevo fin dall'inizio che sarei tornato- sussurrò Colinn accarezzando una foto di lui e Cris sorridenti nel periodo migliore della loro relazione.
-Quanto eri piccolo- rise l'amico.
-Avevo sedici anni! -
- Si ma, sei cambiato completamente! In meglio si intende-
- Mi stai dicendo che prima ero orribile!? - disse falsamente offeso.
- No ma che dici! Sei solo cresciuto tutto qui- sorrise lui.
- Sei proprio strano tu- scherzò Colinn dandogli un piccolo colpetto sulla spalla, facendo ridere anche l'altro.
- Vado a sistemare la valigia- disse Angie ancora con il sorriso, per poi andarsene.
Colinn osservò un'ultima volta quella foto, a suo parere, bellissima e si chiuse in bagno.

all over againDove le storie prendono vita. Scoprilo ora