꧁ᴄᴀᴘɪᴛᴏʟᴏ 3꧂

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Arrivato in cucina, prese un bicchiere e lo riempì con del punch corretto, bevondolo velocemente.
-Vedi, non capisco perché io ci sia rimasto male, insomma, dopo tre anni cosa potevo aspettarmi?- disse con una risatina, riempendo nuovamente il bicchiere mentre continuava a parlare.
- Però vedi, capisco che una volta che la relazione sia finita, è finita- disse confuso, ma continuò a parlare.
-Colinn.. -
-Ma è così odioso e mi fa incazzare il fatto che lui non volesse che me ne andassi dicendo "ti amo" blabla aveva addirittura detto- scoppiò a ridere.
- Linn- lo richiamò dinuovo Max.
-No ascolta la parte divertente, mi aveva addirittura proposto di andare a vivere a casa sua! Pft ma ri rendi conto!? Insomma, vivere insieme è un grosso passo non credi? - Colinn era completamente fuori controllo, non era ubriaco, non ancora, ma la sofferenza nel sapere che fosse stato rimpiazzato così velocemente gli disconnesse completamente il cervello, così invece di piangere disperato a terra, la prese sul ridere.
-Cris che si tiene il cazzo nelle mutande? Per addirittura tre anni!? Non posso crederci di averlo pensato sul serio- sbuffò divertito infine, prendendo poi un grosso sorso dal bicchiere.
Max aveva una faccia tra lo sconvolto e lo scioccato, mentre con lo sguardo continuava a guardare alle sue spalle.
Colinn, ancora le guance riempite di punch, si girò e un ragazzo corvino di circa un metro e novanta lo guardava accigliato, mentre un altro ragazzo biondo, era attaccato al suo corpo, guardandolo male.
Preso completamente alla sprovvista, Colinn quasi si strozzò con il punch così lo sputò completamente addosso ai due, macchiando di rosso, la camicia bianca di Cris.
-Ma che cazzo fai!? - sbottò il biondino che Colinn ricordò si chiamasse Jayce.
Cris guardò profondamente negli occhi di Colinn, quel verde tropicale che apparteneva solo a lui aveva perso la sua luminosità.
Colinn pensò il cuore gli stesse per scoppiare, le mani iniziarono a tremare leggermente e le guance colorarsi di rosso, nascondendo le dolci e chiare lentiggini.
-Amore? -
-Vado a pulirmi- sbottò Cris allontanandosi.
Colinn lo seguì con lo sguardo per poi lanciare un'occhiata a Max, seguendo poi il ragazzo.
-Ehi!-
-Allora Jayce, che mi dici di questa festa? Spaziale non è vero!? - disse Max bloccando Jayce che stava per seguire Colinn.
-Spostati!-
- Vuoi del punch? - sorrise Max.

Colinn seguì per l'intera casa Cris mentre si dirigeva in bagno, arrivarono davanti ad un lungo corridoio silenzioso e Cris, anche se sapeva Colinn lo stesse seguendo, non si fermò, dirigendosi in bagno.
-Sai, capisco che ora sei felicemente fidanzato, ma un saluto potresti almeno farlo! - disse a voce alta Colinn mentre cercava di raggiungere l'altro, già dentro il bagno.
-Cris! - lo richiamò una volta raggiunto il bagno.
Cristopher teneva le mani poggiate ai lati del lavandino e la testa abbandonata in avanti.
Colinn entrò del tutto e si chiuse la porta alle spalle, per poi chiuderla a chiave, sospirò ed osservò il più grande.
Le sue mani stringevano prepotentemente i bordi in marmo del lavandino, talmente tanto che le nocche erano completamente bianche.
A Colinn corse un brivido ma decise di ingorarlo, incrociò le braccia al petto e si poggiò con la schiena sulla porta chiusa.
- Perché sei qui? - chiese a tono basso Cris, senza guardarlo.
- Sono in vacanza-
Una risata roca interruppe il silenzio che si era creato dopo pochi secondi, Cris alzò la testa e si allontanò di poco dal lavandino.
-In vacanza, certo, sbaglio o avevi detto che te ne saresti andato per sempre? -
-Certo, me ne sarei andato per sempre a vivere a Londra, ma non ho mai detto che non sarei più tornato-
Cris sbuffò divertito, ma non lo era affatto, si riavvicinò di nuovo al lavandino ed aprì il rubinetto.
-Per quanto tempo resterai- chiese mentre con un asciugamano bagnato, cercava di pulirsi da quell'enorme macchia rossa.
-Tutta l'estate- rispose Colinn.
Cris lo guardò velocemente attraverso lo specchio e poi riabbassò lo sguardo.
- Sei cresciuto-
-Già, non si ha sedici anni per sempre, comunque grazie, anche tu sembri cresciuto... almeno fisicamente- disse in tono di sfida Colinn
-Non si ha diciotto anni per sempre e si, un metro e novantatre, ma almeno io in altezza ho fatto dei progressi, anche se effettivamente sono sempre stato più alto di te- rispose a sua volta.
Che la sfida abbia inizio!
-Sei solo un pagliaccio- sbottò Colinn.
-Perchè mai? - chiese Cris chiudendo il rubinetto.
-Dicevi di amarmi, dicevi che ero la cosa più importante per te... dicevi che non mi avresti mai dimenticato e io come uno stupido ci ho creduto- disse freddamente.
-Non mentivo infatti-
-Ah no? La stessa sera in cui sono partito, mi hai mandato un misero "buon viaggio" e dopo averti detto che ero arrivato a Londra, hai visualizzato e non mi hai mai più risposto... per tre anni-
Crist sospirò passandosi una mano tra i capelli.
-Avevo rotto il cellulare, gli ho fatto fare un bel volo in effetti, così ho dovuto cambiare tutto... anche il numero- spiegò freddamente.
-N-Non potevi ricontattarmi!? -
-Non sarebbe servito a nulla, ci saremo solo fatti male a vicenda-
-Cosa!? - sbottò stupito Colinn
-Ma stai scherzando spero, ma... ma che cazzo hai in testa!? Non dire queste stronzate, volevi liberarti una volta per tutte di me così che tu potessi viverti la tua vita felice con quel... quel...Jayce! Non mi aspettavo che dopo tre anni tu non trovassi qualcun altro, ma dopo solo due mesi mi hai schifosamente rimpiazzato, mentre io piangevo giorno e notte sentendomi uno schifo! Sentivo la disperazione ed i sensi di colpa logorarmi cazzo e ogni giorno sentivo la tua mancanza! Come puoi dire che mi amavi se dopo due mesi mi hai completamente dimenticato! - disse con le lacrime agli occhi.
-Credimi, è stata la cosa migliore da fare- il modo freddo e distaccato con cui disse quelle parole, spezzò completamente il cuore di Colinn e giurò di sentirlo realmente che quasi si sentì male.
-Vaffanculo Cristopher!- si staccò dalla porta, fece per sbloccarla ed uscire ma Cris lo sbattè addosso alla porta.
-Colinn, devi andare avanti, sono passati tre anni-
- Cosa cazzo vuoi che me importi! Io non sono come te che mi dimentico delle persone che ho "amato" -
-Sei solo un moccioso viziato- disse a denti stretti Cris avvicinandosi a lui.
Era come i vecchi tempi, quando andava tutto bene e quando erano felici, loro due in camera di Cris, Colinn bloccato contro la porta e Cris che gli lasciava mille baci e carezze, solo che questa volta, un muro divideva i due e per quanto in realtà sapevano di appartenersi l'uno all'altro, nessuno dei due aveva intenzione di distruggere quell'ammasso di mattoni.
-E tu sei solo un egoista, ti odio cazzo- rispose a tono Colinn staccandosi di poco dalla porta.
Cris prese per il collo il ragazzo, senza stringerlo, e lo riportò dinuovo con la schiena incollata alla porta.
-Stai tranquillo, anche io- disse duramente, guardandolo negli occhi.
Quanto resistettero? Quattro? Diciamo, due secondi ed eccoli lì con i corpi completamente attaccati mentre si scambiavano un bacio famelico, le lingue si assaporarono, le mani si toccarono, strinsero e poi si lasciarono andando all'esplorazione del corpo altrui, come fosse la prima volta.
Ed effettivamente lo era, dopo tre anni si ritrovarono ed i loro cuori si ricostruirono lentamente, pezzetto per pezzetto, Colinn era completamente innamorato perso e quel bacio per lui, fu un toccasana proprio come lo fu per Cris.
-Cazzo Colinn- disse tra un bacio e l'altro Cris, prese per i glutei il più piccolo e lo fece sedere sul davanzale del lavandino, facendosi spazio tra le sue gambe.
Colinn immerse le sue mani in quei capelli corvini, morbidi e profumati come sempre, mentre entrambi continuavano ad assaporarsi.
Senza pensarci un secondo in più, Colinn infilò le mani sotto la camicia di Cris, andando ad accarezzare i suoi caldi pettorali pompati e sfiorando timidamente gli addominali.
Cris intanto, posò le labbra sul suo collo iniziando a morderlo, leccarlo e succhiarlo leggermente, mandando in tilt il cervello di Colinn, che nel mentre, fece scivolare una mano dentro i suoi pantaloni, andando ad afferrare la sua possente erezione, trattenuta solo dai boxer.
Il verde del castano ed il marrone del corvino si contrastarono, i loro sguardi erano incatenati e nessuno dei due aveva intenzione di interrompere quel contatto visivo.
-Cris, ti amo- sussurrò con il respiro mozzato il piccolo Colinn, mentre le sue labbra sfioravano quelle perfette del più grande, che come se si fosse risvegliato da un sogno, si allontanò di scatto passandosi una mano tra i capelli per poi tirarli leggermente.
-Cazzo- sussurò.
-S-Scusa- si scusò Colinn, capendo di aver detto la cosa sbagliata nel momento sbagliato.
-Senti, non farne parola con nessuno ok? Ora sono impegnato... non-non posso, capito? Stammi alla larga- disse freddamente mentre si ridava una sistemata.
Colinn annuì debolmente e seguì con lo sguardo il più grande fino a quando  non uscì dal bagno, scomparendo dalla sua vista.
Si sfiorò le labbra con le dita per poi leccarle, il sapore di Cris era qualcosa di raro e nonostante fossero passati ben tre anni, quel sapore era proprio come lo ricordava.
Sorrise leggermente per poi scendere dal lavandino, si diede una sistemata ed uscì dal bagno.
Questo è solo l'inizio.
Pensò Colinn osservando Cris e Jayce abbracciati.

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