-Capitolo 29-

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T/N's pov

Mi misi la mano sulla guancia, che si era arrossata e c'era il segno della manata.

Lui non appena realizzó si sentì subito in colpa, aveva capito di aver fatto la più grande cazzata della sua vita.

<<Io me ne vado>> dissi andando verso la porta.

<<Aspetta dove?!>> chiese afferrandomi il polso.

<<Via no?! Esco da questo nascondiglio del cazzo!>> urlai provando a scollarmi senza riuscirci.

<<Ma ti uccideranno! Non fare l'idiota>> disse.

<<È la buona volta che mi ammazzano quei tedeschi del cazzo!>> dissi provando ancora a staccarmi.

<<Va bene, vattene, poi non lamentarti, sempre se ne avrai il tempo>> disse lasciandomi andare facendomi cadere a terra.

Mi alzai e aprì la porta senza alcuna esitazione.

<<Addio Levi>> dissi con le lacrime agli occhi per poi allontanarmi.

<<E comunque mandami una lettera quando realizzerai che Frieda ti ama>> dissi per poi andarmene.

Levi's pov

<<Addio T/N>> sussurrai con le lacrime agli occhi, sconvolto, le dovevo credere di sicuro.

La mano mi bruciava ancora, i ruoli si sono invertiti, come quando lei mi aveva tirato quel sasso.

Quel maledetto sasso, quei maledetti esami questa maledetta guerra.

<<tutto bene Levi? T/N se n'è andata e sembrava cupa>> disse sorridendo mettendomi una mano sulla spalla.

<<Non toccarmi>> dissi levandomi.

<<Oh eddai, adesso che non c'è possiamo stare insieme noi due>> disse mettendosi da me prendendomi la mano che mi bruciava, ancora fossa passandoci sopra le sue dita.

<<Ho detto non toccarmi stronza!>> esclamai spingendola via.

<<Ma che ti prende?!>> chiese a terra.

<<A malapena ti conosco!>> esclamai.

<<Sì ma io voglio sentire le farfalle nello stomaco con te! >> urló battendo un piede per terra.

<<e che ti devo dire infilati un bruco su per il culo, magari ti piace anche>> affermai andando sulla soglia della porta.

<<Non capisci tu sei mio! Io ti osservo da un sacco di tempo! Ti amo! Quella troia ti sta confondendo le idee!>> urló a squarciagola una volta alzata.

<<T/N aveva ragione... >> sussurrai.

Mi girai e la spinsi contro il muro dandole un calcio nello stomaco facendola cadere di nuovo.

<<Giuro che ti ammazzo>> urlai.

<<Sei patetico, adesso scommetto che mi picchi, corri dalla tua amata, pensi di risolvere e tutto va per il meglio, la guerra finisce, vi sposate e chissà, avrete un per sempre felice e contenti come nelle favole>> disse sorridendo.

<<Ma questa Levi non è una favola, non avrai il tuo per sempre felici e contenti, e lo sai perché?>> chiese alzandosi.

<<perché sei un ebreo>> disse estraendo fuori un coltello andando contro di me.

Stelle di Seta ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora