T/N's pov
Ero a casa a girarmi i pollici, e mio zio, che chiamavo Gufo, rientró di corsa mentre il mio zio preferito zeke mi aiutava con i compiti estivi.
<<Mussolini! Piazza! Annuncio!>> disse col fiatone.
Mia madre con le mani sporche di sapone entró in camera.
<<Che succede? Parla piano>> chiese.
<<Mussolini parlerà in piazza, si deciderà se scoppierà o no la guerra>> disse lui preoccupato.
<<Mussolini dal vivo?>> chiese Eren incredulo.
<<Ma no! Attraverso una specie di radio>> disse lui.
Mio padre corse in camera e andammo tutti in piazza, che in quel momento era molto affollata.
<<buongiorno a tutti>> disse Mussolini avendo l'attenzione di tutti.
<<sono felice di comunicarvi le seguenti notizie>> continuó
<<Sono successe molte cose e molte decisioni sono state prese, e sono fiero di voi per collaborare in questa difficile impresa. Ma nulla sarebbe stato possibile senza una persona>> disse lui.
<<Perché tutti abbiamo un amico, e quell'amico è il Fuhrer>> disse lui anche se io pensai immediatamente a Levi.
La mano mi bruciava ancora, e il caldo arido estivo non aiutava di sicuro, soprattutto perché tra poco svengo.
<<quindi sono contento di annunciarvi l'inizio di questa guerra, in cui l'Italia arriverà all'apice del suo splendore! >> urló mentre gli applausi si sollevarono forti.
Si sentirono un sacco di complimenti dalla folla, e mi immagino Mussolini che se li godeva dal primo all'ultimo.
<<Quindi, Heil Hitler!>> disse e tutti fecero il saluto.
Io lo sapevo fare da un sacco, ma lo avevo perfezionato dalle Piccole Italiane.
Il gomito doveva coincidere perfettamente con l'occhio, e visto che non potevo spostare l'occhio dovevo spostare il braccio.
Io invece fingevo di applaudire, non ero per nulla contenta, e nemmeno i miei zii e genitori lo sembravano.
Cosa ne sarebbe stato di Levi, di Mikasa, della sua famiglia?
Io, che ero la prima a giudicarli perché erano ebrei, adesso mi sentivo uno schifo per quello che ho fatto.
Ho detto e ho agito in quel modo perché credevo che gli ebrei fossero dei demoni, ma ho realizzato che l'unico demone sono io.
Mi ricordai di una cosa, che non mi avrebbe fatto ottenere di nuovo l'amicizia di Levi, ma dovevo farlo comunque.
<<mamma io vado, mi sono ricordata di una cosa>> dissi correndo a casa dicendolo di sfuggita.
Andai in camera mia e lo cercai disperatamente.
Trovato!
Il portafortuna che mi ha dato Levi, per fortuna è intatto.
Spero solo che un giorno mi perdonerà.
7 giugno 1944. Età: 15 anni
La guerra era ormai stata dichiarata da 5 anni, da quando la Polonia era stata conquistata dai nazisti.
Mio padre diceva sempre che una guerra gli era bastata e avanzata, mentre il padre di Historia tutt'altro.
Era emozionato e lo definiva un avvenimento fantastico ed eccezionale, ma io non ero d'accordo.
Lui era uno scrittore, facile dire che la guerra è bella quando si guarda da fuori no?
A proposito, ne stavamo parlando in classe, alle Piccole Italiane, il giorno prima.
<<I miei genitori dicono che Hitler e Mussolini vinceranno >>
Mi ricordai questa frase di Historia, e speravo con tutto il mio cuore che non si avverasse.
Inoltre dovevo uscire con Sasha e Historia, dovevamo andare al cinema a vedere un film, ovviamente.
<<Che film vediamo?>> chiese Sasha.
<<Io propongo per uno romantico, la trama mi ispira molto e mi piacerebbe vederlo>> dissi.
<<mio padre invece ha proposto un film della prima guerra mondiale>> disse Historia.
<<facciamo decidere a Sasha>> disse Historia.
<<Oh... Io non so... Magari->> disse lei.
<<c'è l'attore che ti piace tanto nel mio film>> disse Historia.
<<Oddio! Scusa T/N... >> disse Sasha emozionata.
Io la guardai nel senso non-preoccuparti-capisco
<<Guarda chi c'è >> disse Historia indicando.
C'era Levi da solo appoggiato ad un muretto.
Arrossì di botto, era diventato davvero un bel ragazzo, era cresciuto bene, aveva un bel fisico, i capelli a taglio militare se non fosse che davanti i ciuffi arrivavano quasi a toccare gli occhi.
Quest'ultimi avevano preso colore, prima sembravano grigi, adesso erano di un bel blu opaco.
<<Hai per caso un altro sasso?>> chiese Historia facendo ridere Sasha.
A me non faceva ridere, abbassai lo sguardo e la mano bruciava ancora nonostante il tempo era passato ormai.
<<Dai andiamo>> disse Historia prendendo sia me che Sasha a braccetto.
Entrammo nel cinema e il film era tremendo.
Tanta gente morta, ferita, disperata, il rumore degli spari, delle urla, era tutto così brutto, e io non volevo nulla di tutto questo, ma sarebbe continuata per un bel pó probabilmente.
<<che bel film!>> disse Historia sorridendo.
<<Già... >> dissi fingendo un sorriso.
<<Ci vediamo domani>> disse sempre Historia andandosene.
Anche Sasha se n'era andata, e io ero da sola.
Levi non era più fuori dal cinema ovviamente, ma non potevo smettere di pensare a lui.
Beh, ovviamente ci pensavo ogni giorno, ma non lo vedevo da tanto, e wow.
Però successe qualcosa che non doveva succedere.
Angolo atroce
Che cosa succederà? Avete qualche idea?
Nel prossimo capitolo perdonerete T/N?
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Stelle di Seta ❤︎Levi x reader❤︎
FanficT/N era una ragazza cresciuta credendo che le idee di Mussolini erano giuste, ma quando ha visto quello che succedeva a Levi, non era più tanto sicura. In questa storia si trattano temi come: -Guerra -Razzismo