-Capitolo 32-

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T/N's pov (leggere l'angolo atroce dopo aver letto il capitolo)

Mi svegliai nel cuore della notte, ed ero stanchissima, ma non riuscivo comunque a dormire.

Mi alzai dal letto e sentì un dolore fortissimo, cosa che mi fece rimettere vicino a Levi.

<<Colpa mia>> disse lui.

<<Ma sei sveglio?!>> chiesi prendendomi un infarto.

<<Da circa dieci minuti, e menomale>> disse trattenendo le risate.

Io mi girai dandogli le spalle e lui mi mise un ginocchio tra le mie gambe.

<<All'alba ce ne andiamo, non è sicuro stare qua, prendiamo dei vestiti e del cibo e ce ne andiamo>> disse.

<<Hai ragione, non si sa mai cosa può succedere, non vorrei trovarmi morta>> dissi per scherzare.

<<Certo come no, comunque mi sono svegliato perché ho sentito un rumore>> affermó attirando la mia attenzione.

<<Che genere di rumore?>> chiesi girandomi dalla sua parte.

<<Non ne ho idea, era forse uno sparo, ma ormai è abbastanza normale sinceramente date le condizioni in cui ci troviamo>> rispose grattandosi la nuca.

<<Va bene, spero tu abbia ragione. Ancora stento a credere che siamo in Germania, il cuore della seconda guerra mondiale>> dissi.

<<Beh non cambia molto dall'Italia, ti ammazzano in entrambi i casi>> disse sospirando.

<<Ma quanto sei rassicurante Levi!>> dissi sorridendo.

<<Facciamo una cosa per risparmiare tempo>> disse cercando nel cassetto due buste che trovó con successo.

<<Tu prendi i vestiti, io il cibo invece>> disse alzandosi.

<<Ok dammi un attimo per alzarmi>> risposi con ancora un forte dolore.

Lui sorrise divertito mentre provavo disperatamente ad alzarmi.

Ci riuscì e trattenni il fiato avvicinandomi all'armadio, mentre Levi tratteneva le risate.

<<Ma stai zitto e vai a prendere le provviste!>> esclamai tutta rossa in viso.

Lui fece spallucce e se ne andó tutto contento.

Misi i vestiti dentro la busta, e una volta raggiunto Levi, anche lui aveva già finito, aveva anche preso i coltelli.

<<possiamo andare oppure dobbiamo prendere qualcos'altro ancora?>> domandai.

<<Non stiamo dimenticando nulla, almeno credo. Le provviste le abbiamo, anche le armi, anche i vestiti... Siamo pronti>> rispose alla domanda.

<<allora vado a lavarmi, insomma, ci siamo lavati ieri ma poi lo sai... >> dissi.

<<Sì lo so, vengo pure io comunque>> affermó.

<<Ok ma lontano dal mio culo!>> esclamai volgare per poi andare in bagno.

Entró anche Levi e chiuse la porta per poi aprire l'acqua.

<<Secondo te per quanto durerà ancora la guerra?>> chiese.

<<La verità? Non ne ho la minima idea>> risposi

<<Spero che finisca presto, in modo che finalmente ci sarà pace>> disse mentre mi spogliavo per poi entrare nell'acqua calda.

<<Anch'io lo spero, voglio vedere il cadavere di Hitler e di Mussolini, voglio che soffrano come ho fatto io>> disse entrando nell'acqua dopo essersi spogliato anche lui.

<<di sicuro il nazismo e il fascismo non dureranno molto, ce la faremo insieme>> dissi avvicinandomi a lui sistemandomi tra le sue gambe.

<<Poi peró non lamentarti...>> disse ancora più imbarazzato dell'altra volte.

<<Ma tranquillo Ackerman!>> disse.

<<Ma come tranquillo? Ah lascia perdere>> disse rilassando i muscoli mettendomi le braccia intorno alla vita.

<<Sei troppo carino quando sei imbarazzato, lo sai vero?>> chiesi.

<<Ieri non dicevi la stessa cosa però vero?>> mi sussurró all'orecchio facendomi venire un brivido lungo la schiena.

<<Che maledetto>> dissi mettendo le mie mani sopra le sue.

<<Già mi immagino come sarai bella all'altare vestita di bianco, e avrai un anello con un diamante>> disse già pensando in grande.

<<Oh ma qualcuno vuole esagerare!>> dissi sorridendo.

<<Sarà il miglior matrimonio di tutti i tempi, te lo assicuro>> disse sicuro di sè.

<<Hai ragione, sarà perfetto>> risposi girandomi, mettendogli le gambe intorno alla vita.

<<Ma è ovvio che sarà perfetto, perché tu sei perfetta T/N>> affermó.

Arrossì di botto e nascosi la mia testa nell'incavo del suo collo mentre avevo le mani sulle sue spalle.

<<Che adulatore>> dissi abbracciandolo.

<<Cioè, potrei elencare tutti i tuoi difetti, però per questo ai miei occhi sei perfetta, perché tu sei diversa ecco>> disse arrossendo, non era mai stato così sdolcinato.

Mi piaceva in fondo questo suo insolito comportamento.

<<Adesso tocca a te dirmi qualcosa di dolce>> affermó.

<<no io non voglio fare queste cose sdolcinate da coppietta, mi fai venire il diabete!>> esclamai.

<<Ti vergogni? Sei adorabile>> disse legandomi i capelli in una coda spettinata.

(se li avete troppo corti per la coda allora sostituite la frase con "disse mettendomi una mano tra i capelli")

<<Sei davvero da sposare>> affermai.

<<Lo so non c'è bisogno di farmelo notare>> esclamò.

<<Tu sei bipolare Levi, e davvero tanto>> dissi.

<<Può darsi T/N, può darsi>> rispose.

T/N's pov

19 aprile 1945, 4:37 am, età: 16 anni

Il giorno prima del suicidio di Hitler

La guerra sta continuando da ormai un sacco di tempo, e la Germania sta per perdere la battaglia a Berlino.

Levi si è unito all'esercito contro il nazismo, e io lo aiuto alcune volte, possiamo farcela.

Dobbiamo farcela.

Angolo atroce

Ok gente amicosa, tra tre capitoli questa storiella finisce, ma vi starete facendo questa domanda...

Bad ending, good ending, o intermedio?

Beh, la risposta è.




















Un attimo eh
































Quasi fatto


































Ci sono quasi....

































Non ve lo dico.










































NO SCHERZO BAD ENDING

Stelle di Seta ❤︎Levi x reader❤︎Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora