Seoul

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La fastidiosa vibrazione del cellulare disturbò il sonno di Taehyung che, facendosi violenza, cercò di aprire gli occhi e vedere chi mandare a quel paese.

Il nome del suo manager sullo schermo glieli fece spalancare e, con il cuore in gola, lo riguardò controllando l'ora, poi tirò un lieve sospiro di sollievo, mancavano ancora tre ore all'appuntamento.

Ormai sveglio si stiracchiò, rimanendo senza fiato quando alcune parti del suo corpo si contorsero sotto dolori lancinanti, e in un attimo il ricordo della sera prima lo investì come un treno.

Girò la testa verso l'altro lato del letto
e, con un misto di delusione e sollievo, vide che era vuoto e allungando una mano percepì il freddo delle lenzuola, segno, che il ragazzo incoronato dalle parti basse del biondo miglior scopata della vita, se ne fosse andato da un po'.

Si guardò intorno alzandosi per andare in bagno e, alla luce del sole, notò che quella camera d'hotel fosse molto più bella di quello che gli era sembrata la sera prima, non che avesse perso poi tanto tempo a ispezionarla, avere il suo sogno erotico tra le braccia e non solo aveva portato la sua concentrazione
ad essere un po' ... come
dire ... difficoltosa.

Con calma si fece la doccia, prendendosi tutto il tempo per rilassare i muscoli indolenziti, e provare a cancellare le sensazioni che aveva provato con lui.

Dopo tanti anni a guardarsi da lontano la sera prima, durante la festa per il capodanno coreano, complice un po' di alcol, avevano sfidato la sorte sgattaiolando di nascosto in ascensore, salendo fino ad una delle camere e assaggiato finalmente la bocca, la pelle e la carne dell'altro.

I segni del passaggio di quelle labbra, che tanti sogni avevano popolato, erano ancora impressi sul suo corpo e se avesse potuto li avrebbe conservati come un tatuaggio, ma sapeva che non era possibile, così come non era possibile un qualcosa tra di loro, né ora né mai.

Un sospiro riempì la cabina doccia mentre Taehyung si chiedeva se in cambio di tutto quello che aveva valeva la pena continuare a vivere a metà, perché quella era la richiesta per la fama, i soldi, la carriera.

Chi vuole vivere una vita meravigliosa
in cui puoi avere tutto ...
tranne l'amore ?.

Mentre tornava verso il letto notò
un biglietto sul tavolino e con il
cuore in gola lo lèsse :
forse in un altro tempo e in un altro luogo potremo prenderci la nostra felicità, sei nel mio cuore da tanto e lo sarai per sempre Jk.

Gli occhi gli si velarono dalle lacrime, poi prese quel foglio, e con cura lo piegò per riporlo nel portafoglio prima di rivestirsi e uscire da quella camera che per una notte era stata teatro di un sogno ... il suo.

A little us - kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora