Jimin

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Un' insistente bussare alla porta lo disturbò dal suo riposino pomeridiano, con fastidio si alzò senza pensare più di tanto a cosa indossasse, domandandosi chi fosse e soprattutto come avesse superato i controlli del suo portiere.

Il sorridente viso di Jimin si spense alla vista del suo amico con la faccia assonnata, i capelli, di nuovo del loro colore naturale, sparati in ogni direzione, una tuta enorme e informe a coprire il suo corpo, nonostante fossero in piena estate.

- J Jimin che ... ? come hai fatto a
salire ? - gli passò accanto per entrare squadrando il soggiorno, di solito in un ordine maniacale, ora invaso da fazzoletti usati, bicchieri sporchi e qualche cartone di cibo da asporto.

- Con l'ascensore ? - si girò per guardarlo negli occhi con un sopracciglio alzato - è un mese che sei rientrato a Seoul ed è un mese che mando messaggi a vuoto e chiamo forse un numero sbagliato perché .... perché cavolo non mi rispondi ? - Jimin era il ragazzo più dolce del mondo, ma se era incazzato sul serio era meglio scappare.

- Ero stanco, il tour promozionale è stato massacrante, avevo bisogno di riposo - cercò di ributtarsi sul divano
- ok, ora ti sei riposato abbastanza vai a cambiarti e usciamo, ceniamo con gli altri -.

Taehyung deglutì a quelle parole, all'inizio della loro carriera la Big Hit aveva tentato di formare un gruppo con sette ragazzi, tra cui Jimin e Tae.

Il tempo di incidere il primo disco e, una lite furiosa sul tipo di percorso fosse migliore per loro subito dopo, avevano fatto separare i loro destini artistici, ma inspiegabilmente, da quel momento erano diventati inseparabili come amici.

- Chi c'è ? - nessuno sapeva cosa fosse successo quella sera, ma ciò non voleva dire che fossero tutti ciechi e non avessero mai notato le occhiate tra i due ragazzi.

- Solamente io e te Jin e Yoongi, Nam e Hobi stanno incidendo il nuovo singolo e Jungkook è ancora in tour -.

- O okay ... mi faccio una doccia
veloce - con il cuore un po' più leggero, consapevole di non essere mai stato completamente solo, si chiuse in bagno lasciandosi coccolare dall'acqua calda.

- Ma tu guarda che casino - il ragazzo con i capelli rosa stava parlottando intanto che raccoglieva le cose da buttare e portava in cucina il resto da lavare.

Appena sentì Taehyung uscire dal bagno, gli diede qualche minuto per mettersi qualcosa addosso, poi lo raggiunse per chiedergli dove fossero i sacchetti per la spazzatura.

La porta della camera era aperta, quando vivevano insieme si vedevano praticamente più in mutande che vestiti, per cui non ci pensò più di tanto ad entrare.

Taehyung era di profilo, con solo un pantalone nero largo a coprirgli i fianchi.

- Tae ... che sta succedendo ? - il suo sussurro arrivò come una pugnalata alle orecchie del suo amico, che cercò di coprirsi il ventre con le mani, ma senza riuscirci - troppa pizza ? - cercò di scherzare, poi non ci fu bisogno di altre parole, i due amici si guardarono negli occhi, e il più basso azzerò la distanza tra di loro abbracciando l'altro con tutta la tenerezza che riuscì a trasmettergli
- ci siamo noi con te tesoro - e accarezzandogli la schiena, sentì quella bellissima creatura scossa dai singhiozzi, ma anche finalmente libera di riprendere a vivere senza più nascondersi.

A little us - kookvDove le storie prendono vita. Scoprilo ora