Three

312 11 1
                                    

Mi presentai alla classe poco prima che la lezione iniziasse per poi andarmi a sedere vicino a un ragazzo che aveva una specie di cresta bionda «Ah! Io sono Taketora Yamamoto»
«Piacere» gli sorrisi gentilmente e lui fece un verso strano, capii immediatamente che era uno di quei tipi che erano ossessionati dalle belle ragazze «I-il piacere è mio t/c-san!» l'insegnate batté le mani e cominciò la lezione di inglese dandoci da subito un test che corresse al momento preciso in cui lo fece consegnare. Dopo circa cinque minuti che lo avevo consegnato chiamò il mio nome e io mi alzai andando alla cattedra «Congratulazioni t/c, hai preso cento»
«Arigato sensei!» feci un piccolo inchino andando poi a sedermi «Allora? Quanto hai preso t/c-san?»
«Cento, tu?»
«Cosa?! Cento?! Io ho preso solo quaranta!» ridacchiai a vederlo che impazziva per così poco «Recupererai, ne sono certa»
«Mi faresti ripetizioni magari a casa mia?-»
«No»
«t/c-san! Sei cattiva!» risi a quella affermazione, non mi sembrava di essere così tanto cattiva ma il modo in cui lo aveva detto mi faceva ridere.
Passammo tutte le ore ad ascoltare le lezioni fino all'ora di pranzo. Aprii il mio bento sorridendo, Aoi è bravissima a cucinare, basta vedere anche come è sistemato il cibo e come è fatto. Presi un arancino con le bacchette ascoltando Yamamoto che parlava di pallavolo, non che mi interessasse ma era bello vedere che perdeva l'equilibrio per quanto si agitava di continuo «E poi ho-»
«t/c-san? Ci sei?» mi sporsi per guardare oltre la figura di Yamamoto vedendo Yaku che mi cercava con lo sguardo, sorrisi e agitai una mano «Hai! sono qui Yaku-senpai!» mi venne in contro «Vuoi fare il giro della scuola o...diventare stupida con Yamamoto?»
«Hey!»
«Arrivo arrivo» mi alzo mettendo via il bento per poi andare via dalla classe con Yaku. Mi mostrò tutta la scuola comprese le palestre e la piscina.

Picchietto per la centesima volta la penna sul banco «t/c-san hai finito? Mi verrà fuori un'emicrania per colpa della tua penna»
«Yakuuuuuuuuuuuu non so in che club iscrivermi!»
«Quello di musica?»
«No...non mi va di far parte di un gruppo»
«mh...potresti fare da manager al club maschile di pallavolo» ci pensai un secondo in silenzio guardando il vuoto più totale 

Yaku Pov

Ma è tipo morta? È andata in coma? In letargo? Perché guarda il vuoto? 
La guardai stranito e un poco inquietato, le avevo fatto una semplice domanda e l'avevo rotta. Avevo capito che era strana fin dalla prima volta che mi ha rivolto la parola ma adesso mi fa paura, davvero.

t/n POV 

La manager...va bene!
Alzai lo sguardo sorridendoli «Farò la manager del club» mi sorrise quasi sollevato «Perché hai fatto così?» mi guardò un'ultima volta da testa a piedi per poi scuotere la testa «Che significa questo gesto?»
«Andiamo o perderemo il treno» si prese la borsa incamminandosi. Presi frettolosamente la mia borsa e la mia giacca blu seguendolo «Ehi rispondi!»
«Muoviti»
«Yakuuuuuu-san!»

Sbattei la testa sul tavolo «Non ne posso più, è da quasi tre ore che studio senza sosta...» la porta si aprì rivelando la figura slanciata, degna di una ex-ballerina classica, di Aoi con un vassoio di sushi in mano che mi sorrideva gentilmente «Fame?»
«Tanta» mise il vassoio sulla mia scrivania dove prontamente sale anche il mio gatto Fagiolo, il nome è strano ma l'ho chiamato così per un buon motivo: quando era piccolo non avevamo ancora scelto il nome ed eravamo nella fattoria di mio nonno dove lui aveva dei cesti di facioli molto grandi, una volta ce lo trovai dentro che si stava mangiando un fagiolo e per questo l'ho chiamato così. Mia madre mandò via la palla da bowling del mio gatto che scendendo cadde dal bordo della scrivania «Quel gatto è impedito t/n»
«Lo so, rispecchia la sua padrona» ci mettemmo a ridere entrambe. Appena lei uscii cominciai la mia pausa: mangiavo e messaggiavo con Yamamoto, era un tipo divertente ma non lo vedevo come qualcosa oltre che un amico. Dopo circa altre duo o tre ore di studio mi misi i pantaloncini e mi tolsi la maglietta per poi buttarmi a peso morto sul letto seguita a ruota da Fagiolo, gli accarezzai la pancia sorridendo «Notte Fagio» dopo quella frase chiusi gli occhi e iniziai a dormire senza problemi mentre accarezzavo la pancia pelosa del mio gatto che dopo pochi minuti mi si era addossato riscaldandomi il grembo.

Ohayo!
Spero vi piaccia il libro. Questo è il capitolo tre del libro sulla KurooXreader, non vedo l'ora che delle persone comincino a scrivere dei commenti, mi diverto alle volte a leggerli.
Sa-yo-na-ra!

P.S. alla fine non farete un bel niente perchè siete delle sfaticate :3

Kuroo Tetsuro| ᵖᵉʳᶠᵉᶜᵗDove le storie prendono vita. Scoprilo ora