Six

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Il silenzio regnava tra me e Yaku. Lui troppo spaventato e io troppo arrabbiata per iniziare una conversazione. Diavolo, avevo fatto così tanti film mentali sulla punizione che mi voleva dare Kuroo e alla fine? Alla fine mi ha bagnata con un bacinella piena di acqua gelata! Dio quanto lo odio ora, ancora più di prima!
Appena il treno si ferma alla nostra fermata mi fiondo fuori andando a passo svelto verso casa con Yaku che mi correva dietro. Mi fermai davanti casa girandomi poi verso il ragazzo spaventandolo «Ci vediamo lunedì Yaku-san» detto ciò entrai in casa chiudendo la porta.

Guardavo gli spartiti con disinvoltura, mi sentivo la rabbia ribollire dentro. Era inutile nasconderlo: io odiavo Kuroo Tetsuro! Era così fastidioso, orgoglioso, egoista, vanitoso, insopportabile, stupidamente divertente e fastidiosamente provocante. Non lo sopportavo, E poi chi si credeva di essere?! Non aveva alcun diritto di trattarmi come un giocattolo! Infondo non ero mica l'unica ragazza del mondo!

Cenare con i miei genitori non fu facile. Mi stavano affogando nelle domande sulla scuola – che io cercavo rigorosamente di evitare. Bevvi un sorso d'acqua «t/n, sei strana oggi. Tutto bene?» guardai mio padre con un sguardo gelido che faceva intendere la risposta più di quanto avrei mai voluto «Vedo...vuoi parlarne?» scossi la testa irritata; ecco cosa odiavo di mio padre, era troppo comprensivo e invasivo. Mi alzai bruscamente da tavola e camminai a passo svelto verso camera mia sbattendo la porta.
Mi buttai sul letto seccata dalla mia situazione attuale: perché cercavano di intrate nella mia testa? Prima Kuroo e adesso mio padre! Non sanno farsi i cavoli loro?! Dio! Che scocciatura! L'unica cosa che chiedo è che mi lascino in pace per una volta! «Tesoro, sono Aoi. Posso entrare?»
«Non voglio parlare di niente, lasciatemi sola!» lo dissi con acidità. Non conoscevo quel lato così furioso di me – era una sorpresa – sentivo quasi di non potermi più calmare fino a che non fosse stata la causa del problema a sistemare le cose, purtroppo la causa è troppo orgogliosa per chiedere scusa quindi dubito che le cose si sistemeranno.

Mi controllai la cartella per poi andare a letto. Chiusi la luce e gli occhi cercando la serenità che per tutto il giorno mi aveva abbandonata, dopo qualche minuto cominciai a sentire il battito del mio cuore in quel modo leggero che avevo l'occasione di gustare quando stavo per prendere sonno. Feci il mio solito sogno sul campo di girasoli in estate, del vento estivo che mi smuoveva i capelli, del profumo di ciliegie e della musica della mia chitarra che sentivo col cuore. Era il mio sogno preferito. Mia madre adorava queste sensazioni messe tutte insieme quindi – alla fine – era ciò che mi legava di più a lei, più di quanto potessero fare delle foto o delle lettere, o qualsiasi altra cosa. I sogni mi legavano molto a lei, molto.

Ohayo!
So che avete aspettato molto questo capitolo e mi dispiace per la lunga attesa.
Sono in vacanza e, sfortunatamente, il Wi-Fi non è presente. I dati del mio cellulare non bastano per entrambi i dispositivi (cellulare e computer) e io non sono una fan dello scrivere col cellulare quindi ero parecchio abbattuta sul da farsi.

Mi sto occupando di scrivere una nuova storia (che non c'entra nulla con gli anime) quindi non è facile tenere il passo anche con questa, non sono neanche disposta ad abbandonare il libro in programmazione per continuare questa quindi dovrete accontentarvi di pubblicazioni spesso in ritardo

Cercherò di pubblicare il prossimo capitolo martedì 20 tra le 20.00 e le 21.00 😅 i
Io almeno ci provo.

Sa-yo-na-ra!

Kuroo Tetsuro| ᵖᵉʳᶠᵉᶜᵗDove le storie prendono vita. Scoprilo ora