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/Il giorno dopo/

Toma's POV
Mi sveglio con gli occhi tutti appiccicati a causa delle lacrime...

Vado in bagno, mi lavo e poi sveglio Taiyou.

Usciamo dalla stanza e vediamo Shingo e Tsubasa che, uscendo dalla loro camera, si tengono braccetto tutti felici...anche più del solito...
Poi Itsuki e Rintarou che chiacchieravano normalmente come sempre...
Mitsue assonnata con i capelli scompigliati e con una voglia di vivere pari a zero...
E infine Nao e...
Maki...con lo sguardo basso..

Ci dirigiamo in silenzio verso la cucina e vediamo che la colazione già tutta pronta.

Yuu e Sakurai sensei:«Vi abbiamo preparato la colazione!»

Shingo:«CIBO»

Si catapultano tutti verso tutta quella roba buona da mangiare...

«Io non ho fame» Diciamo io e Maki contemporaneamente

Mitsue:«Prevedo guai»

Maki mi guarda e poi distoglie lo sguardo.

Sakurai sensei:«Anche se non avete fame, dovete mangiare perché ora andiamo a fare una bella escursione quindi non fate storie e mangiate un bel boccone di quello che abbiamo preparato!»

Sakurai sensei ci obbliga a mangiare, poi ci prepariamo per partire per l'escursione.

Mitsue e Yuu rimangono alla casa perché tanto sono molto responsabili rispetto a noi.

Cominciamo a camminare in fila indiana con il sensei in testa, gli altri, Maki e io.

Dopo un po' che camminiamo arriviamo ad un percorso un po' scosceso pieno di sassi e radici.

Gli altri erano già andati avanti mentre mi ero perso ad osservare un fungo.

Allora per raggiungerli inizio a correre ma rimango incastrato in una radice e cado per terra.

Provo a rialzarmi ma vado per terra di nuovo.

Mi sa che mi sono slogato una caviglia.

E adesso come faccio??!?

Mi massaggio la caviglia

Maki:«Toma???»

<M-maki?>

Maki si avvicina tutto preoccupato:«Cosa ti sei fatto?»

<C-credo di essermi storto una caviglia...>

Maki si accovaccia vicino a me, estrae dal suo zaino una borraccia che avevamo precedentemente riempito con acqua fredda prima del viaggio, mi toglie la scarpa e il calzino e mi poggia la borraccia sulla caviglia.

<M-ma...non eri andato avanti con gli altri?>

Maki:«Mi ero fermato a guardare un uccello...»

Maki mi tocca la caviglia tenendo la borraccia adagiata sopra.
Sento un brivido, arrossisco e distolgo lo sguardo.

Vorrei dirgli qualcosa...

<Maki io->

Sentiamo un boato.

Inizia a piovere.

Maki:«Ce la fai ad alzarti? »

Provo a muovermi dolorante.

Maki prende ed il mio braccio, lo mette attorno ad una sua spalla e mi tira su:«Ti aiuto»

Ci alziamo e cerchiamo un riparo dalla forte pioggia.

Troviamo una sorta di grotta e ci rifugiano dentro tutti bagnati.

Maki mi adagia a terra e si mette a sedere esausto.

Mi rannicchio in un angolino abbracciando le mie gambe per cercare caldo...

Metto la testa tra le braccia che avevo appoggiato sulle ginocchia.

Ad un certo punto sento un tepore piacevole sulle mie spalle.

Maki mi sorride con la sua giacca sulle mie spalle.

Mi sento un idiota...
Sdraio le gambe e mi appoggio con la schiena alla parete di pietra.

<Scusa..>

Maki mi si avvicina e si sdraia sulle mie gambe come un gattino.

Oh ca-

Maki si gira a pancia all'insù e mi guarda «Sono io che ti devo chiedere scusa in realtà...
Mi sono arrabbiato troppo ma se c'è una cosa che non mi puoi dire non dovrei insistere...
Solo che di solito ci diciamo tutto e ci ero rimasto un po' male ma...»

«Credimi. Tu sei la prima persona a cui vorrei dirlo però io non... cioè...vorrei tanto...è-è solo che...cavolo....»

Maki allunga le braccia verso il mio viso e lo prende tra le sue mani sorridendomi «Non importa che me lo dici...non sentirti obbligato»

Mi piego leggermente verso di lui.

<scusa...>

Maki chiude gli occhi riposandosi sulle mie gambe...

Perché sono così codardo?

𝐈𝐨, 𝐓𝐞 𝐄 𝐔𝐧 𝐂𝐚𝐦𝐩𝐞𝐠𝐠𝐢𝐨Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora