6 | six
"ah!"
chan rischio di inciampare quando una piccola bambina corse dentro il negozio, dirigendosi a tutta velocità verso di lui per poi aggrapparsi alla sua gamba.
yeseul entrò e lo guardò. "che stai facendo?"
"quella... allontana la bambina!" si lamentò lui, facendo ridere la ragazza.
"non dirmi che hai paura dei bambini," lo derise, afferrando la ragazzina. "chan, saluta mia sorella minore, jiseul."
"cosa?" chiese il ragazzo.
"le ho parlato di te, quindi ha voluto incontrarti," spiegò yeseul. "saluta, jiseul."
"ciao!" sorrise la bambina di quattro anni, facendo salutare esitante chan a sua volta.
"vi lascio legare, ragazzi," disse la ragazza, facendo scendere jiseul.
"scendi," disse la bambina al ragazzo, ondeggiando verso il bancone. chan scese lentamente fino a toccare il pavimento, mentre guardava la bimba solare.
poteva vedere le somiglianze con yeseul. sorrise.
"da dove vieni? io vengo da pyongyang," disse lei, in un coreano non tanto buono. chan aggrottò la fronte.
"pyongyang? ma─"
"intendeva pyeongchang," interruppe yeseul. "continua, chan, parlale!"
"io vengo da seul," sorrise, prima di accigliarsi guardando yeseul, che rise al suo nervosismo.
tuttavia, in qualche modo, si è avvicinato a jiseul, trovandosi persino a correre in giro con lei.
"posso decisamente vederti come padre," disse yeseul, mentre guardava chan essere inseguito dalla bambina. lui la guardò, ansimando.
"penso di essere pronto ad avere bambini."
lei rise. "questo è da vedere."
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MONEY . bang chan
Short Storyl'amore non ha prezzo... e quello era il problema. ♡︎ [ traduzione italiana della storia di @felixless ]