Capitolo 3
incontro nel retro di un bar
"Allora Patroclo, come ti è sembrata l'esibizione" chiese subito Nives, ignara dello stato ancora sognante e perso del ragazzo al quale aveva appena rivolto quelle parole. "Ti avevo detto che la band era fantastica".
Patroclo si sentiva prosciugato. Come se tutte quelle emozioni lo avessero sfinito. Era ancora scombussolato a causa di quel misterioso chitarrista e cantante dagli occhi blu. Si sentiva dannatamente strano. Era ancora fermo lì a fissare il punto in cui pochi minuti fa il ragazzo misterioso era uscito dal palco. Era esausto e sovraccarico di emozioni e sensazioni e la serata non era neanche vicina alla fine. Voleva piangere.
"Patroclo! Ci sei?!" disse a questo punto ad alta voce la riccia per attirare l'attenzione del ragazzo che sembrava incantato e perso nel suo mondo.
A quel richiamo Patroclo parve risvegliarsi e si voltò velocemente verso la ragazza dai ricci rossi. "Scusa Nives, ero distratto".
"L'ho notato" commentò sarcastica.
"Che stavi dicendo?".
"Ti avevo chiesto la tua opinione sull'esibizione e sulla band, ma ho notato che l'unica cosa a cui hai prestato attenzione è stata un certo chitarrista biondo che stava cantando" disse con un sorrisetto d'intesa, ammiccando verso il moro.
Patroclo boccheggiò sconvolto da quelle parole, guardando con sorpresa la sua amica.
"Non è ve-" tentò di parlare ma venne interrotto.
"Oh ti prego risparmiamela" disse sbrigativa Nives. "Ti ho osservato per tutta la durata della canzone e non hai staccato nemmeno per un secondo gli occhi da quel ragazzo. Ho guardato anche lui e posso dirti che ti stava fissando con la stessa intensità".
"Non è che lo stessi guardando è che..." lo sguardo di rimprovero che gli lanciò la riccia lo fece sospirare avvilito. Nives aveva sempre questa dannata abilità di studiarti e di leggerti dentro. Odiava parlare con lei! No, non era assolutamente vero, adorava quella ragazza. "Non riuscivo a staccare gli occhi da lui. Era come- cazzo non so neanche come descriverlo. Era come se lo conoscessi da sempre. Come se lo volessi leggere dentro, come se avessi bisogno della sua presenza".
"Tesoro" il tono di Nives era dolce e comprensivo. "Dato che l'hai ammesso che ne dici se ora noi andiamo nel retro del locale per conoscere la band? Ian è amico del batterista e, come ti avevo già accennato, vuole farci conoscere i ragazzi. Che ne dici di mettere da parte l'imbarazzo e la paura e andare a parlare con quel ragazzo?".
"Credo si possa fare" affermò estremamente insicuro Patroclo dopo aver fatto una veloce valutazione mentale dei pro e dei contro.
In fondo cosa aveva da perdere? Forse era quel drink che aveva bevuto a farlo ragionare così, ma, parlando obiettivamente, voleva davvero conoscere quel ragazzo e aveva avuto la fortuna di avere Ian che gli garantisse un incontro. Era destino? Patroclo sinceramente non credeva al destino.
Il destino.... c'è chi lo chiama Fato, chi Moira, i religiosi lo chiamano Divina Provvidenza, ma stiamo parlando sempre della stessa cosa: una forza superiore che regola il flusso dell'universo. Un piano ben preciso, già segnato per tutti noi. Tutte le nostre azioni, gli eventi, gli incontri...tutto già programmato accuratamente, un puzzle di cui la forma ed il disegno sono già stati designati e l'unica cosa che ci resta da fare è aspettare che i pezzi vadano al loro posto, godendoci lo spettacolo delle nostre vite che scorrono inarrestabili senza che noi possiamo fare alcunché.
C'è poi chi crede nella relatività, nel caso, nelle cose non programmate, come un libro di cui si ha solo l'idea iniziale, ma nello scriverlo si segue il flusso delle nostre emozioni del momento. Non si sa come finirà il libro, dobbiamo solo sperare di prendere le scelte migliori per creare un capolavoro e pregare di non fare sbagli per poi trovarci con un disastro irrimediabile tra le mani.
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𝑰𝒐 𝒆 𝒕𝒆 𝒐𝒍𝒕𝒓𝒆 𝒊 𝒔𝒆𝒄𝒐𝒍𝒊||𝑷𝒂𝒕𝒓𝒐𝒄𝒍𝒐&𝑨𝒄𝒉𝒊𝒍𝒍𝒆
FanfictionL'amore di due uomini ha vinto la morte. E' andato oltre i confini della vita ed è sopravvissuto, più forte di prima. Ma cosa potrebbe accadere se Patroclo e Achille venissero trasportati nel presente, per una scommessa fatta dagli dei? Patroclo e...