Capitolo 6 - Amore

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Erano dovuti tornare a malincuore dagli altri, con la tacita promessa però che non avrebbero lasciato in sospeso quel "discorso" e che probabilmente gli avrebbero presto dato un seguito.

Era arduo concentrarsi, soprattutto quando erano nella stessa stanza, si cercavano a vicenda con lo sguardo, gli occhi che si incrociavano e giocavano complici. Erano attirati l'uno dall'altra come due calamite, ora che le loro anime si erano incontrate non volevano rimanere separate a lungo.

Fingere che non fosse capitato nulla e che tra di loro fosse tutto normale era veramente difficile.

Sarebbe stata una lunga giornata.


Aleksander aveva raggiunto la madre per aggiornarsi sui progressi degli addestramenti dei Grisha, se lei li avesse reputati pronti, lui avrebbe potuto proseguire con il suo piano.

Durante i suoi viaggi infatti ne approfittava per ottenere informazioni riguardo la situazione del Paese, delle guerre imminenti, degli scontri sempre più accesi che si tenevano presso i confini.

Secondo lui i Grisha sarebbero stati al sicuro solo nel momento in cui avessero dimostrato la loro utilità, anche in ambito militare.

Avrebbe fatto cambiare agli umani idea sul loro conto. Tutti i Grisha non sarebbero più vissuti nell'ombra, avrebbero reclamato la loro esistenza, avrebbero lottato per avere un luogo sicuro in cui vivere.

Di certo non si era scelto un compito facile, ma era testardo abbastanza da portarlo avanti.

"Aleksander.." lo chiamò la madre, quando erano da soli lei lo chiamava con il suo vero nome. "Mi hai sentito?"

"Scusami madre.." le rispose riscuotendosi dai suoi pensieri, inevitabilmente rivolti a Luda.

"Dove hai la testa? Ti vedo distratto.." gli occhi attenti di Baghra scrutarono il figlio "Non sarà per quella guaritrice?" intuì, come solo una madre poteva fare.

Colto sul fatto Aleksander non fu abbastanza rapido a mascherare i suoi pensieri.

"Credevo di averti insegnato meglio di così.." lo rimproverò scuotendo la testa "Non devi farti coinvolgere da loro, noi siamo diversi.. loro sono solo.."

"Mortali?" terminò per lei la frase, l'aveva sentita così tante volte quella predica che cominciava a infastidirlo.

"Esatto.." confermò Baghra "La loro vita è un mero puntino nella nostra esistenza. Dovresti ignorare quella Grisha per quanto le sue capacità siano notevoli.." concesse.

Aleksander scosse la testa, i sentimenti che provava per Luda erano intensi e non poteva ignorarli, soprattutto non dopo quel bacio.

Il discorso della madre sul tornare nella solitudine e di non andare incontro a delle emozioni così positive lo stava rendendo solo più irritato.

"Te lo proibisco.." terminò lei severa.

A quel punto lui non si trattenne più e le rispose:

"Credo di essere sufficientemente adulto da prendere decisioni di questo genere da solo.." il tono calmo, ma deciso "Io amo Luda.." dichiarò e non intendeva sentire repliche.

La madre rimase in silenzio, scosse solo la testa e lasciò che lui uscisse da quella stanza.

"Quello che avrei voluto dirti, invece, mio Aleksander, è vai e vivi finché puoi ciò che ti è stato concesso.." sussurrò Baghra alla porta chiusa.

Aleksander era tornato nella sala comune con l'obiettivo di trovare Luda. Appena la avvistò si avvicinò e le sussurrò all'orecchio un luogo d'incontro. Aveva bisogno di stare da solo con lei.

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