Capitolo 2 - Salvezza

110 10 4
                                    

La ragazza non poteva di certo immaginare che le sue preghiere sarebbero state in parte ascoltate. No, non dai Santi, ma da un Grisha che si aggirava in quella zona.

Era vestito completamente di nero, era abituato a quel colore, lo distingueva e se usava il suo potere poteva passare abilmente inosservato.

Era venuto a conoscenza che lì vicino si era stanziata una famiglia con poteri, aveva intenzione di incontrarli e far loro una proposta.

Negli ultimi mesi aveva girato per il paese con l'intento di raggruppare quanti più suoi simili possibile, voleva allo stesso tempo avere qualcuno come lui vicino, ma anche dar loro una possibilità di più protezione.

Poteva essere un rischio girare con un numero sempre più consistente di Grisha, ma non si diceva che la forza stava anche nel numero?

Questo comportava per lui maggiore responsabilità, doveva tenere la guardia sempre alzata, non poteva permettersi di vacillare, era lì altrimenti che si potevano presentare gli errori.

Per non attirare troppe attenzioni era in viaggio da solo. Sua madre e il piccolo gruppo di Grisha, che aveva radunato fino a quel momento, si trovavano al sicuro a un paio di leghe di distanza.

Aveva raggiunto quasi il limitare della foresta e percepì gli ormai troppo familiari rumori di una colluttazione.

Si avvicinò ancora di qualche passo in modo da poter assistere a quello che stava avvenendo.

I suoi occhi neri come l'ossidiana si soffermarono su una scena che gli fece contrarre le viscere per la rabbia che provava.

Sei uomini ben piazzati attorniavano una ragazza in ginocchio.

Le forze erano nettamente squilibrate.

Una parola fece capolino nella sua mente e mormorò sottovoce:

"Drüskelle.."

Se quelli erano cacciatori significava che la ragazza era una Grisha.

Non c'era tempo da perdere, doveva intervenire.

Chiamò a raccolta il suo potere, l'oscurità rispose subito al suo comando, sempre pronta ad ubbidire a un suo minimo cenno.

Le tenebre si avvolsero attorno a lui come un lungo mantello nero, che arrivò a velare i pallidi raggi di sole.

Mentre avanzava con lentezza calcolata, ogni passo abilmente misurato, il Grisha oscuro preparava con le mani la sua arma più letale.

L'oscurità eseguì senza esitazione le sue indicazioni e formò davanti a lui una sottile linea scura, affilata però come una lama.

I cacciatori erano ora diventati delle prede, le sue prede.

Il capo dei Drüskelle ebbe giusto il tempo di portare lo sguardo su quella minaccia uscita dalla foresta e sembrò capire che lui e i suoi compagni non avrebbero messo più piede fuori da quella radura, nessuno di loro aveva la minima possibilità di contrastarlo.

Le eventuali parole che stavano per uscire dalle loro bocche rimasero lì bloccate, nessuno le avrebbe ascoltate, perché fu proprio allora che il Grisha oscuro lanciò il suo attacco.

La lama nera si divise in piccoli segmenti altrettanto affilati, che raggiunsero senza pietà e con assurda velocità i loro obiettivi.

Nessun cacciatore rimase in piedi, si accasciarono tutti a terra come dei sacchi vuoti.

I loro occhi fissi erano vuoti, privi di vita e inconsapevoli di cosa esattamente li avesse colpiti.

Nella radura c'erano solo lui e la ragazza, che era rimasta inginocchiata e a capo chino.

Cursed LoveDove le storie prendono vita. Scoprilo ora