Erano passati due mesi e il piano del Grisha oscuro era proseguito fino ad avere un decisivo punto di svolta, perché ora Aleksander non solo alloggiava al Grande Palazzo di Os Alta, la capitale di Ravka, ma era addirittura diventato consigliere militare del re.
Ottenere quel risultato aveva richiesto non poche capacità di persuasione e di inventiva.
Diversi tentativi, infatti, di assicurarsi udienza dal re erano falliti, probabilmente poiché.. beh, era un Grisha e gli umani, a qualunque ceto sociale appartenessero, li giudicavano solo per quello, senza neanche dare loro il beneficio del dubbio e la possibilità di dialogare.
Aleksander ancora non sapeva spiegarsi cosa era successo il giorno dell'udienza, quali astri si erano congiunti per far sì che il re lo ricevesse. Lui di sicuro quel giorno non l'aveva sprecato e aveva giocato bene le sue carte, mostrando umiltà e reverenza di fronte al sovrano, magari anche un po' di spavalderia. Fece un sorrisetto ricordando quel primo dialogo.
"Cosa vuole un Grisha dal re di Ravka?" gli aveva domandato indolente il re comodamente seduto sul suo trono.
"La domanda corretta, moy tsar, è cosa può fare questo Grisha per vincere la guerra.."
Sì, era stato spavaldo, ma aveva attirato la sua attenzione e alla fine aveva ottenuto quello che voleva. Quando il monarca aveva sentito la prima parte dei suoi piani era rimasto impressionato.
Un netto progresso rispetto a quanto stava facendo l'attuale generale dell'esercito, ovvero perdere un sacco di uomini valorosi e concedendo ai nemici molte facili vittorie.
Era proprio da capire come un personaggio così incompetente fosse riuscito ad ottenere una simile carica, ma soprattutto come faceva a continuare a mantenerla.
Da quando Aleksander aveva acquisito il suo ruolo, la situazione generale era migliorata, infatti gli ultimi scontri erano stati vinti.
Presto il Grisha si sarebbe giocato l'asso nella manica, ovvero il mettere in campo i Grisha perfettamente addestrati. Al momento non erano numerosissimi, ciò nonostante in battaglia avrebbero potuto fare notevole differenza.
Aleksander prima di giungere a un definitivo scontro sul campo, avrebbe ovviamente tentato la strada diplomatica. Di certo non voleva vedere morire qualcuno dei suoi Grisha, il suo primo istinto era quello di proteggerli.
Aveva finalmente raggiunto la sua meta, un piccolo appartamento al piano terra, situato nel centro della città bassa di Os Alta.
Si guardò attorno con circospezione per sincerarsi di non essere stato seguito e alla fine bussò un codice particolare alla porta di legno scuro.
Il passaggio si aprì dell'ampiezza giusta per farlo entrare e venne subito richiuso.
"Ti vuoi far desiderare, Aleksander?" domandò scherzosamente, ma neanche troppo, Luda guardandolo negli occhi. "Sai da quanto ti sto aspettando?"
Lui scosse la testa divertito.
"Ti conosco ormai da mesi, eppure riesci sempre a sorprendermi, moya lyubov'.." l'aveva chiamata teneramente mio amore e lei per poco non si sciolse. Adorava quando lui diventava così dolce nei suoi confronti.
Lui avvicinò le labbra a quelle di lei, ma all'ultimo momento Luda si tirò indietro.
"Non così in fretta.." gli disse mantenendo quel tono scherzoso "Dobbiamo parlare di.."
"Oh in questo momento non sono minimamente interessato a parlare.." la interruppe lui prendendola facilmente in braccio e conducendola verso il letto.
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Cursed Love
FantasyUn giorno iniziato come tanti altri e che poteva certamente concludersi come tutti gli altri, se non fosse che la storia è ambientata in un periodo in cui persone dotate di poteri e denominati Grisha, non possono considerarsi al sicuro in nessun luo...