1.Un amore quasi perfetto.

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Passarono due mesi, da quando io e Kol, ci fidanzammo.
Dato che non avevamo ancora avuto un vero appuntamento, ne creammo uno.
Quel pomeriggio, avremmo fatto un pic nic al fiume, io e lui da soli.
Preparai io qualcosa da mangiare:
un po' di riso freddo, condito con prosciutto, uova, mozzarella, dei toast al tonno e maionese, e preparai una torta variegata: cioccolato e vaniglia.
Misi il mangiare in una cesta, insieme alle bevande.
Kol, voleva cucinare lui, ma stando insieme, ho scoperto che lui e la cucina, erano nemici.
Decisi di portare anche qualche sacca di sangue, nel caso, la volesse.
Con il tempo, era riuscito a gestire la brama di sangue.
Mi diceva sempre, che la sua nuova ancora erano i miei occhi, perché li considerava speciali.

Per l'occasione speciale, decisi di indossare un abito, di colore giallo chiaro.
Lui amava tanto quegli abiti, e amavo il modo in cui mi guardava quando ne indossavo uno, mi squadrava e si mordeva il labbro.
Decisi di legare i capelli, in una morbida gigliola, indossai delle scarpe aperte, e misi soltanto il rossetto, e il viso lo lasciai al naturale.
Misi il mio profumo: Coco Chanel, che era il mio preferito e afferrai la borsetta rosa.
Sentii bussare, aprii e c'era lui: indossava un paio di pinocchietti a jeans,una maglietta bianca con le maniche corte, e scarpe aperte.

K."Buongiorno amore mio..."

Io."Buongiorno..."

Ci baciammo, ed entrò, senza neanche staccare le sue labbra dalle mie, chiuse la porta, con il piede, poi mi afferró e mi avvicinò di più a se, fece scendere le sue mani, sui miei fianchi, e mi chiese l'accesso con la lingua, e io accettai.

Ci baciammo, ed entrò, senza neanche staccare le sue labbra dalle mie, chiuse la porta, con il piede, poi mi afferró e mi avvicinò di più a se, fece scendere le sue mani, sui miei fianchi, e mi chiese l'accesso con la lingua, e io accettai

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Ci staccammo e io arrossii.

Mi guardò, e si morse il labbro inferiore.
Prese la mia mano, e mi fece fare un giro su me stessa.

K."Sei bellissima..."

Sorrisi.

Si avvicinò, e le sue mani, dicaddero sui miei fianchi.
Mi guardò negli occhi.

K."Potremmo, farlo qui il pic nic, e poi, ti dare io il dolce..."

"

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