Mentre raggiungevo gli ultimi passi verso il condominio le lacrime cominciarono a correre lungo le guance. Puzzavo ancora di latte, il mio ego peggiorò ancora di più. Non era una buona idea tornare a casa. Madre aveva un turno di notte a lavoro e mi sembrava che mi fossero cadute le chiavi per aprire la porta d'ingresso da qualche parte. Devono essere sul pavimento della scuola - come tutto il resto.
Continuai a sbattere i pugni sulla porta, come se qualcuno potesse sentirmi e farmi entrare. Sono in momenti come questi in cui sarebbe bello avere degli amici, qualcuno a cui appoggiarsi. Vorrei che Niall fosse qui, scommetto che mi avrebbe fermato.
Affondai fino a terra con la schiena e stravaccai le gambe. Lasciai fuori un singhiozzo doloroso. Non sapevo perchè stavo piangendo. Credevo di aver accumulato troppo. Imbottigliare le emozioni non era mai stata una buona idea.
Le grida devono aver sopraffatto il mio udito mentre il cigolio di una porta pesante passò inosservata. Sentì un calore accanto a me che mi fece sobbalzare. Con la coda dell'occhio intravidi spessi riccioli e un grande naso. Harry aveva il coraggio di mostrare il suo volto - dopo tutto quello che aveva fatto.
"Sembra che sia Giovedì e tu stai seduta qui da sola. Tua mamma non sarà qui fino a domattina quindi ti suggerisco di venire nel mio." La voce roca disse dopo tre minuti di nulla, ma grida. C'era qualcosa di strano nella voce di Harry. Suonava malizioso. Per non parlare del fatto che sapeva che mia madre lavorava in un turno di notte, stasera. Tuttavia, non lo interrogai. Facevo ugualmente.
Annuì semplicemente prima di prendere la mano di Harry per aiutarmi ad alzarmi e dirigermi verso il suo appartamento. Rimasi subito senza fiato alla vista dell'appartamento danneggiato. Carte, piatti, e qualcosa che sembrava essere frammenti di legno disseminati in tutto l'appartamento. Ma ciò che realmente catturò la mia attenzione era la massiccia ammaccatura nella parete della cucina.
"C-cosa è succe-"
"Non è successo niente. Non importa."
Annuii con un cenno della testa. Tutto nel mio corpo mi stava dicendo di andarmene e non tornare mai più. Harry aveva qualcosa di sbagliato in lui. Ma una piccola scintilla voleva che rimanessi e scoprire cosa fosse.
Mi sedetti nel divano accanto a Harry, proprio come l'ultima volta. Speravo che non ci sia qualche altro problema da essere sbattuta fuori di nuovo.
Harry puzzava di qualcosa come la menta, foglie di pino e fumo. Era fresco in tutte le estremità. Mi piaceva. Ogni volta che i miei coetanei erano fuori dalla scuola con le loro sigarette volevo rabbrividire per l'odore. Ma in qualche modo si adattava ad Harry. Lo rendeva ancora più attraente.
"Così uh, cosa è successo?" Harry interroggò con la testa china e con le pieghe sulla fronte. Mi guardò poi negli occhi. Faceva sempre così quando era arrabbiato o semplicemente mi fissava mentre io non stavo guardando direttamente lui.
"Mi sembrava di aver avuto un incidente. Alcuni ragazzi della scuola hanno pensato che sarebbe stato divertente versarmi il frullato addosso."
Harry era decisamente strano. Lui non chiese se stavo bene o qualsiasi altra cosa. Invece chiese che sapore aveva il frullato.
"F-fragola?" La mia dichiarazione venne fuori più come una domanda, "perché me lo chiedi?" Harry ridacchiò rilassando il suo cipiglio. Era adorabile quando rideva. Inclinava la testa in avanti scuotendola da lato a lato.
"Voglio conoscerti."
➗➗➗
Ugh, so di aver ritardato. Mi dispiace tantissimo, spero che non avrete perso il segno tanto da dover leggere il capitolo precedente. Ma prometto, aggiornerò più frequentemente. xx
Leggete la mia nuova traduzione 'scenery'? Mi farebbe tanto piacere aw, vi amo tanto. xoxo
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Mr.Deviant || h.s. (Italian translation)
Fanfiction[completed] deviant ˈdiːvɪənt/ adjective 1. partenza da standard abituali o accettati, soprattutto nel comportamento sociale o sessuale. strano, contorto, pervertito, eccentrico, piegato, viziosa. ____________________________ Questa storia non è mia...