Mr.Deviant || h.s. (Italian translation)

Needles | Aleana

Ecco come avevo promesso😏😏 potete passare dalle storie che sto scrivendo? 'Kismet' e 'Related' vi prego ci tengo tantissimo a una vostra opinione.

Buona lettura.

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"S-state aspettando qualcuno? State aspettando qualcuno?!" Rimasi scioccata. Non avevo sentito la porta aprirsi o il passo pesante di Harry. Non riuscivo a muovermi, ero congelata nel mio posto. Mi sentivo come che se avessi fatto una sola mossa Harry avrebbe perso la testa. Non c'era dubbio che se avrebbe chiamato madre sarei stata nei guai. Quando sarebbe tornata sarei morta.

"Chi cazzo stai aspettando tu?" Harry urlò di nuovo. La sua voce era profonda e roca, la rabbia era evidente nel suo tono. Se fossimo stati in un cartone animato Harry avrebbe il vapore alle orecchie e la faccia rossa come un pomodoro.

Harry prese a camminare per la stanza, però presto atterrò in un posto sul divano, facendomi un cenno di venire in avanti. La mano di Harry era premuta contro il naso. Mi sembrava come se stesse cercando di trattenere le lacrime.

"Vieni qui, piccola." La voce di Harry si abbassò, quasi in un sussurro.

Senza esitazione feci la mia strada verso Harry mettendomi sul suo grembo, anche se lui non me l'aveva chiesto. Canticchiò e mise la testa nell'incavo del mio collo.

"Per chi era questo piccola? Era per quel ragazzo Niall?" In quel momento capì una cosa. Harry non era arrabbiato perché ero nel suo appartamento, era arrabbiato perché pensava che stavo per 'accendere' un altro ragazzo.

"T-voi stavate per dare questi alla tua ragazza e- e non mi è piaciuto così-"

"Allora hai deciso di ricambiare il gesto? Hai deciso di invitare qualcun altro per scopare?!" Prima di aver abbastanza tempo per rispondere Harry trascinò verso la porta sul retro del suo appartamento, che portava ad un balcone. Il mio appartamento non ne aveva uno!

"Mi hai imbarazzo così io imbarazzo te!" La voce di Harry era come un tuono. Mi sarei aspettata che qualcuno avrebbe bussato alla porta, ormai. Qualcuno deve averlo sentito. "Sembri stare così bene in questo indumento, bambina. Spero che tu sappia che ho comprato questi per te..nessun'altro." Sorrisi al pensiero di Harry comprarmi un regalo.

Soprattutto quello amavo. Ma il mio sorriso era stato presto cancellato quando il vento freddo stroncò la mia pelle. Eravamo al quarto piano ed era quasi sicuro che la gente potesse vedere il mio corpo quasi nudo.
Le mie mutandine furono tirate giù alle caviglie e le gambe furono appena dischiuse, abbastanza per sentire l'aria fredda sul mio centro. Harry mormorò qualcosa su come piazzare i gomiti sul parapetto. Feci come disse lui senza obbiettare. Harry era pazzo, non volevo che fosse arrabbiato con me più di quanto lo era già.

"Ti sculaccerò. Ognuno qui ascolterà i tuoi pianti e vedrá il tuo corpo semi-nudo. Penseranno a quanto sei incantevole. Con ogni schiaffo, devi dire la prima cosa che ti viene in mente. Capito?" Deglutii a voce alta prima di annuire. Non avevo provato a nascondere la mia paura, madre mi aveva detto che era su quello dove ci si guadagna il perdono.

Mi sentivo come se un migliaio di aghi erano stati fiondati sul mio sedere.

"Aghi." Piagnucolai, abbastanza forte da lasciare un po 'di eco.

Harry ridacchiò, dandomi un'altra sculacciata.

"Niall." Un ringhio profondo esplose all'interno della gola di Harry. "Due sculacciate dure per quello." Disse prima di darmi due sculaccioni, uno subito dopo l'altro. Erano i più dolorosi di tutti finora. Cento volte peggio di quando madre mi colpiva sulla guancia. La mano di Harry era più grande e ruvida.

Un altro colpo doloroso seguì.

"Papino."

Harry si fermò quando la semplice parola lasciò la mia bocca.

"Questo mi piace piccola." Canticchiò, massaggiando la pelle ora rossa, "Ora sei libera. Questo non succederà tutto il tempo. Ma tu sei così perfetta in quelle tue mutandine. Non credo di aver anche notato uomini fissare. Fissare ciò che è mio. "