CHAPTER TEN
LEI E MICHAEL SI ABBRACCIARONO, e nessuno dei due pareva voler mollare la presa. Alla fine, dopo aver ricordato a suo fratello di prendersi cura di Peritas, Chanel raggiunse i suoi compagni.
Percy, guardandola, corrugò le sopracciglia. «Non capisco ancora come fai a tenere la felpa in questo momento.»
Lei gli sorrise. «Vengo da Malibù. Sono stata abituata a un caldo peggiore. E poi, stiamo andando in Alaska. Tra un po' ti chiederò come fai a non sentire freddo con un giubbotto antigelo.»
Bobby, un loro compagno di alloggio della Quinta, in quel momento aveva sotto cura Annibale, e si offrì di dargli un passaggio fino al confine. Chanel osservò la valle dove era cresciuta, un sorriso nostalgico in viso. Era cresciuta lì. Se proprio doveva morire, sarebbe stato bene che i suoi compagni non fossero schiattati per proteggere tutto quello che i Romani avevano costruito dopo il crollo dell'Impero.
Era per quello che Chanel era diventata parte dei guaritori, no? Per salvare vite. Se per salvarle doveva morire, era più che felice di farlo.
Arrivati ai confini, scesero dall'elefante e Bobby augurò loro buon viaggio. Annibale li abbracciò con la proboscide e poi prese la via del ritorno.
In cima alla collina, apparve una statua di Terminus. «Documento di identificazione, prego.» Chanel tirò fuori dallo zaino la pergamena con tutte le sue credenziali — praticamente una carta di identità.
Terminus annuì. «Impeccabile come sempre, Chanel. Brava.» guardò dietro di lei, verso i suoi compagni. «Allora? Diamoci una mossa!»
Hazel guardò confusa la figlia di Venere. «A Nuova Roma... fanno i documenti? Come mai non lo sapevo?»
La Sapphire alzò le spalle. «Sono facoltativi. Quasi nessuno li fa, ma dopo il decimo anno nella Legione sono obbligatori per vivere a Nuova Roma. Jay--... Jason aveva insistito perché li facessi.» esitò sul nome del suo migliore amico, per qualche motivo. Si sentì in colpa anche se il figlio di Giove non era nemmeno lì.
«Ancora tu?» stava dicendo Percy a Terminus. «Ma non stavi a guardia della città?»
Il dio sbuffò. «Anch'io sono felice di vederti, signorino infrangi-regole. Di norma, sì, sono a guardia della città, ma per le partenze internazionali, mi piace garantire maggiore sicurezza ai confini del Campo. Dovevate prendervi almeno due ore di anticipo sull'ora di partenza, sapete. Ma dovremo accontentarci. Ora, vieni qui e lasciati perquisire.»
«Ma non hai le...» Percy si accorse dell'errore abbastanza velocemente. «Ehm... certo.» e si mise accanto alla statua senza braccia.
Terminus fece una rigorosa perquisizione mentale. «Sembri pulito. Niente da dichiarare?»
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𝕭𝐄𝐀𝐔𝐓𝐘 ➵ 𝐟. 𝐳𝐡𝐚𝐧𝐠
Fanfiction❛Sono i semidei a scrivere le tragedie.❜ ▁▁▁▁▁▁▁▁▁▁ «𝗔𝗦𝗖𝗢𝗟𝗧𝗔𝗠𝗜 𝗕𝗘𝗡𝗘, 𝗦𝗘𝗠𝗜𝗗𝗘𝗔. 𝗟𝗔 𝗖𝗢𝗡𝗗𝗔𝗡𝗡𝗔 𝗗𝗘𝗟𝗟𝗔 𝗧𝗨𝗔 𝗙𝗔𝗠𝗜𝗚𝗟𝗜𝗔 𝗡𝗢𝗡 𝗘' 𝗠𝗔𝗜 𝗦𝗧𝗔𝗧𝗔 𝗗𝗜𝗠𝗘𝗡𝗧𝗜𝗖𝗔𝗧𝗔. 𝗦𝗔𝗥�...