Capitolo 1 - Partenza per l'America.

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LOUIS' POV

-È questa la nostra nave?- chiesi a James, il padre di Eleanor.

-Sì, è questa, la "Royal". È la nave più costosa e lussuosa per i passeggri di prima classe, come noi.- rispose.

Ricambiai il piccolo sorriso che mi aveva fatto e poi presi la mano della mia ragazza, Eleanor, per non perderci tra la folla mentre cercavamo l'entrata della nave per le persone di prima classe.

Finalmente, entrammo in questa grande nave: ora ci aspettava soltanto il lungo viaggio verso l'America.

All'interno, c'erano camerieri che correvano da una parte all'tra.

Il nostro cameriere era alto, magro e vestito in modo elegante. Ci accompagnò alla nostra stanza: la numero 241.

Dall'entrata, era ben visibile il grande letto matrimoniale con coperte rosse e, sopra di esso, dei cuscini a forma di cuore argentati in finta pelle.

-El, allora, ti piace?- chiesi curioso.

Lei si avvicinò a me.

-Certo, amore! Se sto con te, tutto mi piace..- rispose, lasciandomi poi un leggero bacio sulle labbra.

-Vado a trovare mio padre, okay?- mi chiese.

-Va bene. Io mi preparo per andare a cena.- affermai.

-Va bene. A dopo.-

Detto questo, uscì dalla stanza e mi sdraiai sul letto. Tirai fuori dalla tasca dei miei pantaloni il mio iPhone e scrissi al mio migliore amico, Zayn.

"Hey bro!" scrissi.

"Bro! Sei partito per l'America? Ci saranno serate scottanti, eh? Solo soletto senza tua madre sempre tra i piedi.." rispose subito dopo.

"Sempre a pensare a quello tu.. Ahahah. Comunque sì, siamo partiti. Non vedo l'ora di arrivare.." scrissi di nuovo io.

"Okay bro. Avvisami quando arrivi. :)"

"Sarà fatto. Bella! :)" conclusi.

Misi, successivamente, il telefono sulla scrivania, che si trovava vicino alla grande vetrata della stanza.

Andai in bagno, a farmi una doccia veloce e decisi di vestirmi in modo elegante almeno la prima sera.

Non ero un tipo che amava le cose eleganti, ma mi piaceva stare alla moda e vestirmi casual.

Indossai una camicia nera con dei pantaloni neri un po' skinny e delle scarpe nere e lucide.

I capelli erano tirati indietro nei lati con del semplice gel.

Uscii dal bagno dopo essermi sistemato.

-Amore! Sei.. incantevole..- mi complimentai con la mia ragazza.

Indossava un lungo vestito rosso fuoco con degli swarovski attaccati sopra che creavano dei bellissimi disegni astratti.

I suoi capelli castani erano raccolti in uno chignon non molto alto, con dei ciuffi che le ricadevano al lato del viso.

-Anche tu sei bellissimo, Lou.- ricambiò il complimento.

-Andiamo?- chiesi a mia volta.

Lei fece un cenno con la testa.

Percorremmo il lungo corridoio che portava nella stanza principale della nave per gli ospiti di prima classe.

Era una grande sala dai toni caldi.

C'era un bar al centro della stanza e, attorno, dei divanetti in pelle color beige e gente vestita in modo elegante.

Il ristorante si trovava un poco più avanti da questa sala.

Anche quest'ultimo era un grande lusso: tavoli rotondi erano disposti per la stanza.

C'erano muri di color rosso acceso e delle grandi vetrate dove si poteva ammirare l'oceano.

Il nostro tavolo non era numeroso: eravamo quasi al centro della stanza; sulla tavola c'era una tovaglia bianca con dei ricami rossi che disegnavano dei fiori. Bicchieri in vetro e posate che luccicavano.

Ci sedemmo e il cameriere che serviva al nostro tavolo ci portò il menù.

Scelsi dei semplici spaghetti con le vongole e successivamente della carne.

La cena proseguì in modo tranquillo, parlando solo di soldi e politica: cose da uomini.

Ho conosciuto Eleanor tramite suo padre, che mi offrì il lavoro.

Io lavoravo per suo padre ed egli mi diede un sacco di soldi.

Fummo avvertiti che, la sera stessa, nella sala principale, ci sarebbe stata una serata danzante.

Quando avemmo finito di cenare, uscimmo dal ristorante e andammo in questa sala.

Tutta gente elegante che danzava al centro della sala.

-Ehi baby!- disse una ragazza dai capelli rossi.

-Probabilmente ti sei già ubriacata, tesoro!- dissi ironico.

Vidi poi che Eleanor si avvicinò a lei e la spinse via.

-Chi era quella?- mi chiese seria.

-Una tipa che era ubriaca.-

-Capisco..- rispose con aria poco convinta.

-Amore, io amo solo te. Solo te, lo sai!- ripetei.

Presi il viso tra le mani e iniziai a baciarla, spingendola contro il muro.

-Andiamo in camera?- mi chiese.

Io annuii con la testa; poi prese la mia mano e mi trascinò nella nostra grande e lussuosa suite.

Sapevo già che quella sarebbe stata una nottata fantastica.

A drop in the ocean. || Larry StylinsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora