Stre's POV
Il solito rumore mattutino, la sveglia, mi riportò nel mondo reale, il mondo che vedevo in bianco e nero, il mondo in cui odio stare, il mondo triste e sofferente che la gente non vuole vedere.
Come ogni mattina, dopo essermi lavato e di aver indossato la divisa scolastica, scesi in cucina e mia madre mi presentò davanti la mia solita colazione: 3 fette biscottate con marmellata di fragole spalmata sopra, uno yogurt e un cappuccino da portare via.
S <Come al solito colazione perfetta! Grazie mamma!> dissi dopo essermi gustato la mia colazione afferrando lo zaino e il cappuccino da gustarmi con calma lungo il tragitto.
Mamma Stre (MS) < Figurati tesoro!...ho prenotato il parrucchiere per oggi pomeriggio alle 16 ma perché ci tenevi così tanto ad andarci? Ci sei andato due settimane fa!> chiese incuriosita.
S <Ehm...te lo spiegherò prometto! M-ma adesso sono in ritardo ciao!> dissi impanicato uscendo di casa.💭Ho sempre detto tutto a mia madre, ma questa cosa che vedo un solo colore non ho ancora trovato il coraggio di dirgliela...non so perché ma penso che non abbia senso vedere un solo colore...ho visto la mia anima gemella allora perché non mi ridai la capacità di rivedere TUTTI i colori?! Spiegamelo dannata sindrome del bianco e nero spiegamelo!💭
Pensai mentre camminavo, superando l'incrocio che divideva la mia via con quella principale. Ma appena girai l'angolo davanti a me c'era un ragazzo ad attendermi.
💭ma chi potrà mai essere?!💭
Mi domandai fra me e me mentre mi avvicinavo a lui.
Appena quel ragazzo si girò verso di me i suoi occhi viola brillante risaltavano in mezzo a tutto quel bianco e nero.S <Che ci fai qui?> chiesi quasi infastidito dalla sua presenza. Non sono abituato ad avere un amico.
C <Ti stavo aspettando per fare la strada insieme! Sempre se ti va di sopportarmi!> disse lui grattandosi la nuca con una mano.
S <Ormai sei qui...che faccio ti mando via?>
C <Potresti farlo ma la strada per arrivare a scuola è una sola!> disse lui per giustificare la sua presenza.
S <In realtà ce n'è un'altra ma arriveresti in ritardo quindi...> dissi continuando il mio cammino verso la scuola.
C <Quindi cosa?!> mi domandò lui per provocarmi.
S <Quindi continua a camminare e da domani cambi strada chiaro?!> gli dissi minacciandolo, in quel momento odiavo la sua presenza, ma allo stesso tempo mi rendeva felice.
C <Chiaro!...comunque...ti piace la mia divisa scolastica? È arrivata ieri!> disse soddisfatto come se fosse la persona più bella di questo mondo.
S <Io sono molto più bello!...ma si ti sta abbastanza bene!> dissi dandogli un'occhiata veloce. <Aspe- MA DOV'È LA CRAVATTA?> domandai accorgendomi solo dopo di quella mancanza.
C <eeeeh...qui dentro la cartella! Non riuscivo a metterla!> confessò lui tirandola fuori dallo zaino.
S <Dammi qui!> dissi strappandogliela dalle mani. <Il principe salta il precipizio...passa sotto l'arco...attraversa la foresta...entra nel castello...e in fine salva la principessa!> borbottai mentre elencavo tutti i passaggi per fare il nodo alla cravatta del mio amico.
C <Cos'è che hai borbottato?!> chiese ridacchiando.
S <Ho sempre odiato le cravatte ma da quando mia madre mi ha insegnato questa cosa mi diverto quasi a mettermele...poi a scuola sono obbligatorie!> raccontai a Cico.
C <Mi ridici le frasi...mi è piaciuto il tuo metodo di annodaggio cravatte!> disse con tutta la gioia che aveva in corpo.
S <Ok ma tu mi devi spiegare come fai ad essere così allegro già di prima mattina...ehm ehm..."Il principe salta il precipizio...passa sotto l'arco...attraversa la foresta...entra nel castello...e in fine salva la principessa!">
C <Vero che me la ripeterai TUTTE le mattine?> chiese.
S <Certo che no!> risposi con sincerità.
C <Perchè?> chiese affranto.
S <Sei fortunato che io ti abbia rivolto la parola è che ti consideri mio amico...non esageriamo adesso ok?!> dissi vantandomi del grande passo che avevo fatto.
C <Hai ragione...ma io te lo chiederò comunque è se non vorrai rispondermi aspetterò il giorno dopo!>
S <Fa come vuoi!> gli risposi per poi sorseggiare un altro po' del mio cappuccino.
C <Posso un sorso?> chiese indicando il mio cappuccino.
S <Ti stai prendendo troppe libertà signorino!> gli risposi ignorando totalmente il suo sguardo.
C <Lo devo prendere come un no?!> chiese con gli occhietti dolci.
S <To'...ma non farci l'abitudine!> gli dissi passandoglielo.
C <GRAZIE!> urlò euforico. E quella sua felicità venne trasmessa anche a me, infatti accennai un sorriso.C <Ah! Allora sorridi anche tu!> affermò indicandomi con un dito.
S <E taci un po'!> gli urlai contro girandomi verso di lui guardandolo. Ma appena mi accorsi che la schiuma del cappuccino si era adagiata nello spazio tra la bocca e il naso, formando una sottospecie di baffi, a qual punto scoppiai a ridere, non riuscivo a resistere.
C <Che cosa ridi tu?!> mi urlò contro non capendo.
S <Aspe ti mostro!> dissi riprendendomi per poi prendere il mio telefono e scattarli una foto.
C <Perchè mi hai fatto la foto?> chiese confuso.
S <Per ricordo!...guarda!> dissi mostrandogliela.
C <Sembro il Baffon' Giallo!Q-Quello delle birre!> affermò lui ricordandosi di quella pubblicità. (per chi non lo conoscesse vi metto una foto infondo al capitolo)
S <ODDIO È VERO AHAHHA> iniziai nuovamente a ridere.
C <Stre...> mi chiamò lui.
S <Che c'è?!> chiesi per invitarlo a continuare.
C <Mancano due minuti al suono della campanella!> disse lui mostrandomi l'ora.
S <CAZZO!> affermai iniziando a correre, e Cico subito dietro di me.Arrivammo davanti alla porta della nostra classe e quella maledetta campanella suonò.
💭Giusti in tempo!💭.
Entrai e mi accomodai al mio posto, con Cico subito dietro di me che si accomodò al suo banco accanto al mio.
Pf <Strecatto come mai oggi sei arrivato più tardi del solito?> chiese il professore curioso del mio "ritardo".
S <Mi sono perso a chiacchierare con un amico!> confessai sorridendo al nulla.
Pf <Strecatto DeLucis si è trovato un amico! Segnatevi questo giorno sul calendario signori!> fece la battuta il prof facendo scoppiare in una grossa risata tutta la classe tranne me e Cico.
Pf <Vabbè faccio l'appello- SIGNOR TOBBI!> urlò al mio vicino di banco.
C <Che ho fatto adesso?!> chiese guardandomi.
S <Signor Baffon' Giallo ha una birra da offrirmi?!> domandai sghignazzando.
C <Oh!- mi scusi prof!> si scusò pulendosi la bocca con la giacca della divisa che indossava. <Potevi anche dirmelo in un modo più carino!> mi sussurrò.
S <Non sarebbe stato divertente altrimenti!> sussurrai mentre prendevo il mio astuccio e il mio quaderno.
C <Sei veramente uno stronzo! Fattelo dire!> disse dal profondo del suo cuore.
S <Grazie! Ma lo sapevo già!> confessai facendolo innervosire ancora di più.Continua...
SPAZIO AUTRICE
* per chi non conoscesse il Signor Baffon' Giallo
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LUIIIII...è tutta la mia infanzia sto signore...APSE VI METTO AMCHE LA PUBBLICITÀ!
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Ok la smetto...MA AMO QUESTO VECCHIO✨👄✨
SE TROVATE ERRORI È COLPA DI ✨ALFREDO✨
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your eyes...💜❤️
FanfictionStrecatto e Cico, due giovani ragazzi di 17 anni, entrambi affetti da una malattia che non li permette di vedere i colori vivono la loro vita nel bianco e nero. A questa malattia non esiste cura, a meno che non trovino la propria anima gemella...💜❤...