|Capitolo 3|

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Capter III

Crazy in this fucking love
(Autore sconosciuto)

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Londra, 1 settembre 1996

L'estate finalmente giunse al termine.

Juliette nell'ultimo mese iniziò a ripassare le pozioni presenti nel libro trovato nella grande biblioteca, ormai esplorata tutta, insieme a nuovi e interessanti libri di magia oscura e non. Giornalmente si allenava con costanza e dedizione, prendendosi tutte le più conosciute fatture del mondo magico, spesso usate per irritare la pelle o il corpo del proprio avversario.

Suo padre la riempì pesantemente di fatture pungenti, insieme a diverse fatture orcovolanti e peperanti., tantoché tornò ogni volta nella sua stanza per curarsi le ferite da sola con dell'essenza di dittamo per guarire, mentre l'essenza di purvincolo serve per allievare i dolori., non a caso Juliette si creò una scorta personale di pozioni "curative" il suo sogno infatti è quello di diventare una medimaga specializzata.

Oltre agli allenamenti, quest'ultima si dedicò a studiare e leggere tutti i libri del nuovo anno per trovarsi avanti con il famigerato programma., arrivò a sfogliare i libri che si rese conto di aver già fatto quelle determinate cose, specialmente in incantesimi, difesa contro le arti oscure, e infine pozioni.
I libri non trascrivevano nemmeno la metà di quello che Juliette sapeva compiere, nonostante ciò si impegnò lo stesso per essere perfetta.

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La sera scorsa Juliette, divorata dall'ansia e dell'insonnia, andò nel suo grande laboratorio di pozioni, ove si fece due dosi di bevanda della pace, e si bevve metà boccetta di un distillato soporifero.

La mattina della partenza la surgit magica di Juliette la svegliò di colpo facendola sobbalzare dal letto e ansimando dallo spavento. Era la prima volta che usava quel marchingegno, dove alle lancette vi era il viso suo, e della famiglia., da quando si dovette svegliare in un orario preciso provò a costruirne una sveglia simile a quella babbana, in latino surgit, ma con qualche piccola modifica.

Vedendo l'orario Juliette, ormai emozionata e ansiosa, si alzò stropicciandosi gli occhi e abituandosi subito al calore mattutino.

A differenza degli altri giorni, andò subito a fare una ricca colazione per poi prepararsi al meglio., seguì i rumori degli elfi intenti a cucinare e scese nelle cucine.

Cercando di non sbattere fra quei piccoli esserini, e Juliette parlò con un elfo di nome Pix.

《Buongiorno pix, sai che i miei genitori non vogliono che vi parli ma oggi è il primo giorno e sono venuta solo per prendere qualche croissant, puoi farmeli avere?》 Chiese in tono gentile facendo spuntare un sorrisino timido all'elfo.

Crack.

E di punto in bianco due croissant alla crema posati su un piatto insieme a del succo di zucca., la ragazza ormai sedicenne prede il cibo e ringraziò l'elfo per poi dirigersi nella sua stanza e sedersi su una delle tante poltrone camuffate.

Mise un po di bevanda della pace nel bicchiere per alleviare la tensione e l'ansia accumulata, doveva bastare almeno fino al mattino seguente.

Le vetrate del Manor erano spalancate facendo entrare le prime brezze di settembre., il vento faceva rumore insieme ai denti perfetti di Juliette che sgranocchiava l'ultimo croissant, per poi pulirsi le ultime briciole rimaste dal suo candido viso.

Obliviate || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora