|Capitolo 5|

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Capter V

Anche se fa male dillo...di quelle tre parole
(Autore sconosciuto)

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Quel giovedì pomeriggio vi erano ben due ore di pozioni consecutive con il nuovo professore, Horance Lumacorno, e Juliette si era imposta di farsi riconoscere per le sue abilità e rientrare nel suo Lumaclub.

Mentre la Serpeverde si diresse nei sotterranei nuovamente, aprì il portone vecchio e poté scrutare ciò che vi fù all'interno:

L'aula di pozioni del Castello di Hogwarts ha forma quadrata e dimensioni molto grandi, al punto di poter contenere almeno 20 studenti per lezione, ognuno con il suo calderone e al suo tavolo da lavoro.
La stanza è dotata di grandi finestre. Vi sono animali in salamoia in vasi di vetro lungo le pareti.

Quando si sedette, vide che a continuare la materia fino al livello M.A.G.O. erano solo una decina di ragazzi. Tiger e Goyle evidentemente non erano riusciti a ottenere il voto richiesto al G.U.F.O., ma quattro Serpeverde ce l'avevano fatta, compreso Malfoy. C'erano poi quattro Corvonero e un Tassorosso, Ernie Macmillan da quel che poté sapere.

Attirò ovviamente l'attenzione del giovane Draco e lei di risposta le fece un ghigno storto., spostando la chioma castana di lato e poggiando la sua borsa ai piedi dei tacchetti neri si mise da parte, quando una voce acuta attirò la sua attenzione...

Harry» lo accolse Ernie in tono solenne, tendendogli la mano, «non sono riuscito a parlarti stamattina a Difesa contro le Arti Oscure. Una buona lezione, ho pensato, ma i Sortilegi Scudo sono roba vecchia, naturalmente, per noi compari dell'ES... e voi come state, Ron... Hermione?»

Prima che potessero rispondere qualcosa più di 'bene', la porta della segreta si aprì e il pancione di Lumacorno sbucò fuori dall'aula. Il professore li guardò entrare uno a uno, i vasti baffoni da tricheco curvi sopra la bocca sorridente, e salutò Harry e Zabini con particolare entusiasmo.

La segreta era, cosa alquanto insolita, già piena di fumi e strani odori. Juliette annusò interessata passando accanto ai grandi calderoni ribollenti. I quattro Serpeverde si raggrupparono attorno a un tavolo,dove, Pansy salutò bisbigliando la ragazza appena arrivata, come i quattro Corvonero. Così lei si mise affianco alla Parkinston e un altra ragazza di cui probabilmente non ne sapeva il nome. Scelsero quello più vicino a un calderone dorato che esalava uno degli aromi più seducenti che Artemisa avesse mai inspirato: Che ricordó come l'amortentia, ma..c'era qualcosa di diverso., un piccolo e impercettibile odore di colonia, probabilmente era Malfoy che se ne mise troppa, pensò stupidamente lei. A un tratto si accorse che il suo respiro era diventato lento e profondo, e che i vapori della pozione sembravano saziarlo come una bibita. Un'enorme contentezza la pervase; fece un gran sorriso a Pansy, che gli sorrise pigramente di rimando.

La lezione si svolse nel modo consueto. Venti calderoni fumanti erano stati sistemati fra i banchi di legno, su cui erano poggiate bilance d'ottone e i barattoli degli ingredienti necessari.

«Bene, bene, bene...» cominciò Lumacorno. La sua sagoma enorme tremava attraverso i densi vapori vibranti. «Fuori le bilance, tutti quanti, e gli ingredienti, e non dimenticate la vostra copia di Pozioni Avanzate...»
«Signore» disse Harry alzando la mano.
«Harry, ragazzo mio, dimmi».
«Io non ho il libro né la bilancia né niente... e nemmeno Ron... Non sapevamo che avremmo potuto affrontare il M.A.G.O., sa...»

Obliviate || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora