capitolo 11

246 4 14
                                    

"Caroline pov"

Mi trovo alla mia scrivania e ho appena finito una chiamata con Elena che mi ha avvisato sul fatto di aver visto molti membri della famiglia Mikaelson in città, in pratica mancava solo quel pazzo di Kol Mikaelson. Non mi tranquillizza per niente sapere che hanno fatto un raduno tutti in città, siccome ne basta uno per portare la più totale confusione, da esempio ne fa la scorsa sera.

I miei pensieri vengono interrotti da Alaric che irrompe nell'ufficio seguito da una giovane donna bionda, appena la vedo ho una strana sensazione che cresce nel mio petto, l'ho già vista da qualche parte ma dove? non dimentico facilmente una faccia.

-Caroline lei è la ragazza nuova di cui abbiamo parlato. Vi lascio parlare tranquille, magari con te si aprirà di più che con me- annuisco e lo guardo uscire, per poi sorridere alla ragazza ferma davanti alla porta, che guarda nella mia direzione, ma allo stesso tempo con uno sguardo perso fra i suoi pensieri.

-Siediti pure non mordo- la rassicuro cordiale, lei si avvicina molto piano, come se fossi una bomba d'orologeria o qualcuno che ha brutte intenzioni.
-So che non ci conosciamo ed è la tua prima volta alla scuola Salvatore, ma ti posso assicurare che qui ti troverai benissimo- si siede ma non parla ancora, sembra ispezionarmi nonostante il suo sguardo fisso sul mio, piuttosto l'unico movimento che fa è con la mano, la quale gioca con l'elastico dei pantaloni.
-posso sapere come ti chiami tesoro?- le dico sorridendo ancora e questa volta alza lo sguardo facendomi vedere i suoi occhi che mi risultano troppo familiari, come se li avessi visti altre mille volte in luoghi diversi, ma proprio non focalizzo proprio dove...

-mi chiamo Zoe- sussurra piano e menomale che sono un vampiro se no non l'avrei nemmeno sentita da quanto il suo tono di voce è basso.

-questo è un buon inizio, è un bellissimo nome- cerca di sorridere muovendo lievemente il labbro di lato, ma apprezzo il gesto, è molto traumatizzata non voglio peggiorare la situazione 
-andiamo penso che sarà fantastica la tua permanenza in questa scuola, siamo tutti molto disponibili e se ci sono problemi puoi venire tranquillamente da tutti i collaboratori anche se preferirei che venissi da me- 

-lo prenderò in considerazione grazie ma avrei un'altra domanda siccome mi sento più a mio agio con te, non lo so ma è cosí- chiede mantenendo gli occhi fissi su di me, come se volesse capire le mie intenzioni o cosa penso.

-certo chiedimi quello che desideri, sono qui apposta- gli rispondo sistemandomi meglio sulla sedia girevole. Non so per quale ragione ma la sua domanda mi preoccupa un po'. Sembra una ragazza sveglia e quegli occhi non promettono niente di buono, probabilmente anche la persona che me la ricorda mi procura queste emozioni. Mi sento molto responsabile nei suoi confronti e a pensarci bene quella domanda magari mi aiuterà a capire più cose su di lei, sulle sue vere intenzioni e il suo passato.

-questa è una scuola e tu non sei tenuta ad aiutarmi o farmi qualsiasi piacere, dal momento che sei la preside. Ma ti voglio confidare il vero motivo per cui sono tornata in questa città- mi confessa nervosamente, con un tono basso e apparentemente insicuro. Probabilmente avrà già cambiato idea, tuttavia cerca di continuare anche se molto lentamente, aumentando il mio interesse già acceso.

-beh, ecco anche se è difficile da dire e sicuramente ancora più difficile da realizzare... io sono venuta qui per conoscere i miei genitori e se non mi vorranno vedere almeno vederli, l'ho sempre voluto fare fin da quando ero piccola- ha il tono sempre più spezzato ad ogni parola che esce a causa delle lacrime che sicuramente minacciano di uscirle dai suoi bei occhi verdi. In cui solo ora noto una certa somiglianza con quelli di Hope e Klaus, però cerco di non pensarci troppo per non pensare a mia volta su il mio più grande errore che ho commesso molti anni fa e per il quale credo che Klaus non mi perdonerebbe mai, anzi ne sono certa. Tuttavia non c'è motivo che questo mio segreto venga a galla, siccome pur soffrendone immensamente non posso tornare indietro o distruggermi ulteriormente.
-Ho detto qualcosa che ti ha turbata?- mi chiede interrogativa la ragazza davanti a me, interrompendo le mie preoccupazioni e portandomi alla realtà dei fatti.

Hai finito le parti pubblicate.

⏰ Ultimo aggiornamento: Dec 23, 2023 ⏰

Aggiungi questa storia alla tua Biblioteca per ricevere una notifica quando verrà pubblicata la prossima parte!

Keeping Up with the MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora