Capitolo 4

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La mattina seguente mi sveglio leggermente tardi, scendo subito in sala da pranzo e c'è la colazione sulla tavola ma della mia famiglia non c'è traccia, mi avvicino al tavolo e vedo che al mio posto c'è un bigliettino da parte di mio padre che mi avvisa che è andato da Marcel presto per risolvere un problema, e che non è necessario che li raggiunga perché non riuscirei ad aiutarli, visto che sono degli stupidi problemi della città e che ci rimarranno tutto il giorno. Penso mi abbia preso per una scema, so che non è un piccolo problema, se no loro non se ne sarebbero preoccupati o non ci avrebbero fatto caso, si occupano solo di problemi soprannaturali, anche so già qual è il problema non voglio che papà si arrabbi con Rebekah per avermelo detto. Metto da parte il foglio, faccio colazione veloce, mi vesto e mi affretto ad andare da Marcel che adesso che ci penso ieri non c'era probabilmente si stava occupando del problema, così dicono loro. Appena arrivo li sento litigare ma non so chi non riesco a distinguere le voci, apro la porta e la litigata si ferma e si girano verso di me, quanto li odio quando fanno così e ne abbiamo parlato proprio ieri.

"Hey Hope che ci fai qui? Ti avevo scritto che non serviva che venissi, qui è tutto apposto"

"tutto apposto? Dai papà non scherziamo e è davvero tutto apposto allora puoi dirmi tranquillamente perché stavate litigando e qual è il problema di cui vi state occupando"

"dovremmo dirglielo è grande e molto probabilmente ci potrebbe aiutare visto che ci tornerà a breve a Mystic Falls"

"ehm in realtà lei lo sa già"

"che intendi dire con questo Rebekah? Chi gliel'avrebbe detto? Lo sappiamo solo noi e i professori alla scuola Salvatore, a meno che..." si gira verso Rebekah e avanza verso di lei ma mi metto in mezzo a loro fermandolo

"gliel'ho chiesto io di dirmelo e poi scusa che problema c'è mi avevi promesso che non ci sarebbero stati più segreti eppure eccoci qui solo un giorno dopo a discuterne come se non ne avessimo mai parlato"

"non voglio farti sentire esclusa, io voglio solamente che tu abbia un adolescenza normale e senza problemi"

"papà io ero a coscienza che ci sarebbero stati dei problemi ma ero anche a coscienza che li avremmo risolti insieme, e poi sinceramente quanto ancora me lo volevate nascondere, il problema è nella mia scuola non ci sareste mai riusciti. Ma quindi questo ragazzo ha qualche talento soprannaturale?"

"è quello che stavamo cercando di capire, ma visto che vuoi esserne partecipe puoi continuare a occupartene tu quando tornerai, certamente se per te non è un problema?"

"no no va benissimo, tanto a scuola mi annoio almeno ho qualcosa da fare"

"si vede proprio che sei una Mikaelson"

"beh qualcosa devo averla pure ereditata no?!"

"spero tu abbia ereditato solo lo spirito dei Mikaelson. Ma comunque per qualsiasi cosa noi saremo a Mystic Falls in caso la situazione potesse peggiorare, quindi non ti preoccupare

"non sono preoccupata, c'è la posso fare da sola"

"su questo non ci puoi fare niente devi sopportarci anche li"

"io, Marcel e Davina rimarremmo qui a New Orleans, non abbiamo niente da fare l' e poi qualcuno dovrà pure occuparsi della città"

"ma resterete tutto l'anno?"

"hai paura è?" dice ironicamente zia Rebekah, beh si in effetti si, mi sentirò limitata con loro a scuola e soprattutto gli altri studenti mi eviteranno più di prima grandioso

"ma no figurati, solo per sapere"

"noi resteremo fin quando non si sistemerà il problema, non alloggeremo in abitazioni vicine staremo sempre dentro la scuola per evitare imprevisti vari"

Keeping Up with the MikaelsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora