AMAMI ANCORA UNA VOLTA. 20

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Salii le scale alla velocità della luce e quando trovai la stanza di Andi mi precipitai all'interno di essa.
Mi fermai un secondo per prendere fiato e quando, mi calmai, andai verso il letto di Andi.
Lo vidi addormentato con la testa rivolta verso la finestra, e con la luce del sole che illuminava la stanza, potei vedere le ferite sul volto di Andi.
Ripensai alla scena in palestra in cui, lui è quel ragazzo se le diedero di santa ragione e mi venne da ridere per l'atto di coraggio che mi spinse a prendere il megafono in mano ed urlare a squarcia gola, le peggio cose al ragazzo che si stava menando con Andi.
Presi per mano il ragazzo dentro il lettino, e cominciai a pensare a tutte le cose che sono successe il questi mesi, l'incontro con Andi, quello con Tomas, il mio incidente, il cambiamento di Dylan, il ritorno di Noa. insomma un sacco di cose sono successe in un brevissimo ma intenso periodo.
Quando sentii la mano di Andi muoversi mi ripresi dai miei pensieri e prestai attenzione al ragazzo vicino a me.
La mano di Andi ora stringeva la mia e non ci poteva essere sensazione più bella.
Aprì leggermente gli occhi e mi guardò con uno sguardo rilassato, quasi come se fosse stato tutto un sogno.

E con un sussurrò mi salutò.

Andi:- ciao
Caleb:- hey.. stai meglio?
Andi:- se togliamo il male lancinante alla testa e le costole indolenzite, si sto bene.
Caleb:- vedo che neanche quando ti fai male il senso sella umorismo ti abbandona.
Andi:- no, hahah
Caleb:- ti voglio dire una cosa.
Andi:- vai, sono tutto orecchi.
Caleb:- Andi, i-io... io mi sono stancato di questo..

Vidi il suo sorriso spegnersi

Andi:- questo cosa.
Caleb:- il tira e molla che stiamo facendo,... mi sono stancato.
Andi:- no, Caleb ti prego...
~Amami ancora una volta~

Gli occhi di Andi cominciarono a farsi lucidi e per poco non mi misi a piangere.

Caleb:- no aspetta, non volevo dire che mi sono stancato di te, ecco vedi ho capito che per quanto tu possa essere stato cattivo nei miei confronti, e sappi che te la farò pagare, non ho mai smesso di pensarti e continuerò ad amarti, ti amerò ancora una volta anche a costo di distruggere tutto quello che mi sono costruito intorno...

Non riuscii a tenere lo sguardo di Andi così lo abbassai, ma mi prese per il mento e incastro lo sguardo con il mio.

Gli occhi azzurri di Andi, erano lucidi, stava piangendo e sorridendo allo stesso tempo era stupendo. Mi sentii felice e non ci poteva essere cosa più bello di quel momento.
Si mise seduto appoggiando la schiena sulla spalliera del lettino e continuando a guardarmi mi accarezzò la guancia.

Andi:- Caleb, pensavo di aver perso le speranze, non ci posso credere, non mi potevi chiedere cosa più bella...
Caleb:- quindi è un si?
Andi:- certo che è un si, in fondo sono venuto qui per risistemare le cose.
Caleb:- non puoi capire quanto io sia felice in questo momento
Andi:- anche io

Mi avvicinai ad Andi gli presi dinuovo la mano, feci toccare le nostre fronti, chiusi gli occhi e gli diedi un leggero bacio sulla punta del naso, che gli provocò un sorriso.
Ci avvicinammo ancora di più e con le labbra sfiorai le sue.
Erano solo carezze, ma dicevano più di mille parole.
Andi poggiò la mano libera sul mio collo e mi avvicinò a lui annullando le distanze.
Finalmente dopo una vita a rincorrersi, ci siamo girati e per la prima volta, ci siamo fermati.
Ci baciammo ancora e ancora, riprendendo fiato, per poi riunire le nostre labbra nuovamente.

Pov Tomas

Quando arrivammo all'ospedale io e Samuel ci fiondammo dentro la struttura inseme a Caleb per vedere come stava Andi e quando il bruno riuscì ad avere l'accesso alla camera del ragazzo, io e Samuel lo aspettammo nella sala d'attesa con la tensione che ci mangiava vivi.
Non proferimmo parola fino a che Samuel non si alzò di scatto, da dove eravamo seduti e mi prese la mano trascinandomi dietro di sé.

Tomas:- Samuel? Che succede?

Non mi rispose, e la preoccupazione cominciò a salire fino a che non mi spinse nei bagni, chiuse la porta e mi baciò con foga.
Lo lasciai fare, era tutto nuovo per me ma mi faceva impazzire, altro che.
Le mie mani vagavano sul suo corpo sensa fermarsi, memorizzando ogni singolo dettaglio, ogni singolo centimetro di pelle.
Gli tirai i capelli per farlo staccare ed emise un leggero ringhio di disapprovazione.

Tomas:- Samuel che succede?!
Samuel:- nulla..
Tomas:- non mentire
Samuel:- hai troppa confidenza con Caleb..
Tomas:- percaso sei geloso?
Samuel:- no no
Tomas:- che c'è non sei mai stato geloso di nessuno?!
Samuel:- no perchè non ne è mai valsa la pena. Però poi sei capitato tu e la situazione è cambiata.

Senza rendermene conto mi scivolarono delle lacrime sulle  guance. Per la prima volta, in tutta la mia vita sono riuscito a piangere.
Sorrisi, forse anche quello è stato il mio primo vero sorriso.
Nascosi la faccia nell' incavo del collo di Samuel e liberare tutto, lacrime, sorrisi, e chi ne ha più ne metta.
Rimasi sorpreso di Samuel, che non fece nessuna domanda ma si limitò ad accarezzarmi la schiena facendo tanti cerchi immaginari con le dita.
Senza accorgermene mi addormentai sul petto di Samuel.
L'unica cosa che sentivo in quel momento, era il battito sincronizzato di Samuel e le sue braccia intorno ai mei fianchi.

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ANGOLO AUTRICE

CIAO SPERO CHE QUESTO CAPITPLO VI SIA PIACIUTO!!♡

♤CERCHERÒ DI POSTARE PIU FREQUENTEMENTE ☺

●ORA È ESTATE☀️☀️☀️!!!

○BUONE VACANZE A TUTTI!!!

◇COMUNQUE VOLEVO DIRVI CHE HO MODIFICATO UN PO' TUTTA LA STORIA.

♧PURTROPPO NON MANCA MOLTO ALLA FINE 🥲

*LA MIA PRIMA STORIA!!🤍

*^*

◇ Amami Ancora Una Volta◇Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora