Mi sento un working progress- Epilogo

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Louis's POV

3 anni dopo...

"Piccolo sono a casa!" Esclamai appena varcai la soglia della porta, togliendomi scarpe e cappotto.

"Sono in salotto amore" Sentii in risposta. Andai prima in cucina per bere qualcosa e poi mi scaraventai sul divano, ma non prima di dare un bacio al mio ragazzo.

"Com'è andata a lavoro?" Mi chiese Harry.

"Una merda, non pensavo che fare quello che faceva tuo padre fosse così difficile"

"Se ti ha dato il suo posto, prima di andare in pensione ,significa che lui credeva che potessi farcela" mi incoraggiò Harry.

"Okay sensei penso che tu abbia guardato troppe volte Karate Kid per darmi queste perle di saggezza" dissi ridendo.

"Hey è un bellissimo film e Mr. Miyagi è una forza" disse fingendosi offeso.

"Va bene va bene, mi arrendo sensei" e mentre lo dicevo, Harry mi strinse ancora di più a se. Ormai quella era diventata la nostra normalità. Io lavoravo in biblioteca come direttore, mentre Harry era un insegnante di letteratura al liceo. Avevamo deciso di convivere circa 1 anno e mezzo prima ed Harry si era trasferito qui così da lasciare solo Niall insieme alla sua ragazza Lucy. In questi 4 anni ci sono stati alti e bassi, ci siamo anche lasciati per un paio di mesi a causa di una forte litigata. Poi avevamo capito di aver fatto una cazzata e ci siamo chiesti scusa, poiché non riuscivamo a stare l'uno lontano dall'altro.

"Haz andiamo in camera" dissi con un po' di stanchezza, tanto che mi dovei far trascinare da Harry. Mi abbandonai sul letto, ma vidi Harry rimanere lì fermo ad osservarmi con occhi pieni di desiderio. Avevo già capito cosa volesse fare. Stava iniziando a spogliarsi e così mi allungai per aiutarlo, ma lui spostò la mia mano e disse

"Devi stare fermo Loulou. Guardare, ma non toccare" cazzo, sapeva che mi dava sui nervi quando faceva così. Amavo toccarlo mentre facevamo l'amore e lui me lo stava impedendo. Iniziò ad ondeggiare e si tolse i boxer e i jeans contemporaneamente. Poi si avvicinò, mi spogliò e si mise a cavalcioni su di me, provocandomi una grossa e pulsante erezione. Lui se ne accorse e iniziò a muovere il bacino avanti e indietro, provocando gemiti a me e a lui.

"Cazzo" ansimai

"Chiamami col tuo nome e io ti chiamerò col mio" mi sussurrò avvicinandosi al mio orecchio.

"Louis, Louis, Louis" dissi io tra un gemito e l'altro.

"Harry, Harry, Harry" sussurrò di rimando.

"Ti voglio" dissi io ad un certo punto. Lui allora si alzò e prese un preservativo e del lubrificante. Si mise di nuovo nella stessa posizione di prima, prese le mie dita e le cosparse con del lubrificante, avvicinandole alla sua entrata. Iniziai ad entrare e passato il suo fascio di muscoli, iniziai piano a far uscire ed entrare il mio dito. Man mano che si allargava ne aggiungevo un altro e quando lo ritenni pronto le sfilai. Harry prese il preservativo e lo srotolò sulla mia lunghezza. Poi la avvicinò alla sua entrata e pian piano si calò su di essa, gettando la testa all'indietro con la bocca a forma di O.

"Oh si" gemette appena si abbassò completamente. Quando mi diede il concesso di muovermi, inizia a dare stoccate accompagnato dai suoi movimenti. Ansimò il mio nome come una cantilena, ma poi lo urlò. Avevo trovato il suo punto e così iniziai a spingere proprio lì, procurando spasmi ad Harry. Quando vidi che era sul punto di venire, iniziai a masturbarlo alla stessa velocità delle mie stoccate. Venne a fiotti caldi sul mio petto. Io non ero ancora venuto, infatti vidi Harry spostarsi e iniziare a leccare la mia lunghezza. Ci sapeva sempre fare. Iniziò a pomparla e lasciare dolci baci su di essa, per poi prenderla tutta in bocca.

You're my déjà-vuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora