Capitolo 6

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I giorni seguenti passano rapidamente. Gli allenamenti sono duri, la prima sera infatti mi corico coi muscoli doloranti. In compenso scopro di essere discretamente abile nel riconoscere le piante velenose e nell'arrampicarmi.
Noto che nella piccola palestra in cui si tengono gli allenamenti ci sono alcune armi da fuoco in un angolo. Mi domando come mai le abbiano messe.
-Ho sentito dire che nell'arena non saranno ammessi sponsor, se non a prezzo davvero alto!- bisbiglia Mark.
Dimentico di dire che ogni coppia di tributi 'possiede' il surrogato di un mentore. In realtà si tratta di alcuni ex strateghi che sono riusciti a scappare dalle grinfie della rivolta. Il mio, o meglio il mio e di John (il mio compagno tributo) si chiama Mark. È un tipo loquace, ma sa quello che dice, e non parla mai a sproposito.
-Cosa!?- grida John.
-Che ti aspettavi da loro!? Che ci consegnassero la vittoria su un piatto d'argento!?- sbotto. Non so per quale motivo me la sia presa a tal punto, probabile che la paura stia influenzando il mio carattere.
No.
La paura sta liberando la vera me tenuta legata dall'educazione capitolina impartitami sin da quando ero piccola
-No, ma speravo che avremmo giocato alla pari delle scorse edizioni...-
-Puah! Non c'è niente di giusto in una rivolta!-
-Ehi! Adesso basta!- ci rabbonisce Mark. Quando ci rimprovera aggrotta le sopracciglia evidenziando i segni della vecchiaia.
-Shhh!- ci zittisce Will.
Sta per iniziare la presentazione dei voti delle sessioni private. Sono andata in quella sala, ho cercato di arrampicarmi e lanciarmi da un , poi ho lanciato qualche coltello su alcuni manichini...ne ho mancati tre, su sei.
Tutti i tributi si riuniscono in uno scompartimento piccolo e male illuminato, con un piccolo schermo che trasmette i risultati con una grafica pessima.
Alla fine mi sono quasi abituata a questo posto: ma che dico!?
Rai e Laila si siedono vicino a me sul pavimento, mentre si piegano fanno una smorfia: l'addestramento è davvero stremante!
Non presto attenzione ai voti degli altri partecipanti, anche se non superano il sette.
-Celestia Snow!- la voce di Claudius è terribilmente metallica e fredda- Con un punteggio di...- chiudo gli occhi.
-Sei.- Quel numero continua a riecheggiare nell'aria, non percepisco quasi le pacche rassicuranti sulla schiena dei miei amici, sono felice: almeno per una volta ho dimostrato a me stessa di non essere un completo disastro.
Al contrario sento gli occhi ostili di alcuni tributi che mi fissano, scavando voragini nella mia carne.
Delle emozioni contrastanti esplodono dentro di me, vorrei gridare di gioia, ma devo stare calma. Come sempre, reprimo il tutto con un respiro profondo.
Esco dalla stanza per ultima; inciampo in qualcosa e cado sbattendo i gomiti a terra. Sento delle risate propagarsi dietro di me. Tra quelle riconosco un gracchiare insopportabile...
-Ma guarda chi si vede!-
-Ciao...Alixana...da quanto tempo!- La scimmiotto con quel tono di voce, semplicemente...odioso!
-Mm...vedo che non ti è passata la voglia di canzonare la gente!-
-Ehm...e vedo c-che...anche tu sei sempre la...s-stessa!- ma che mi succede? Perché balbetto!?
La sento ghignare. -Ihihih! Beh, vedo che hai preso un voto piuttosto alto nella sezione privata.- dove vuole arrivare?
-Già...invidiosa, forse?- cerco di controbattere.
-Ihihih!- ora la strozzo! -Ma veniamo al dunque...ai miei amici e a me non piace!-
-E a me cosa importa di cosa pensate tu e i tuoi 'amici'?- dico provocatoria.
La cricca comincia a circondarmi: ho paura!
-Vedi...noi pensiamo che...come dire...beh il tuo voto sia...comprato!-
-Comprato?-
-Ma dai! È ovvio! Non sei mai stata brava negli sport nemmeno a scuola...e ora! Dopo solo tre giorni primeggi con un sei! Ma non farmi ridere! Quel voto non è meritato! La verità è che sei raccomandata perché sei la nipote del Presidente!!!- sbraita con voce stridula.
Sento le guance e le punte delle orecchie scaldarsi...le mani mi tremano, così come il mento.
-Ah! Lo sapevo! In realtà sei solo una bambina fifona e frignona!!- sento le risate di tutti riecheggiare nell'aria, sempre più lontane, sempre più ovattate, mi sembra di udire l'eco di un ricordo.
Vorrei sprofondare, ma non posso, non devo!
-stai zitta...-
-come?-
-stai zitta!- ripeto scandendo ogni lettera.
Mi avvicino furtivamente a lei e le mollo un gancio destro dritto sulla faccia. La vedo indietreggiare coprendosi il viso.
-Non sprecherò un secondo senza cercare di rimanere aggrappata alla mia vita! E tu sarai la prima che ucciderò!!- sbraito. Sento il mio cuore pulsare dappertutto. Credo di essere paonazza.
-Mi hai sentito...brut..-
Sento un pugno nello stomaco che mi toglie il fiato.
Gli scagnozzi che prima mi circondavano sono corsi in aiuto di Alixana e adesso mi stanno riempiendo di botte.
Mi accascio su me stessa coprendomi con le braccia in modo da parare altri colpi. Qualcuno mi tira i capelli, qualcuno mi tira un altro pugno, questa volta al braccio.
La raffica di colpi mi intontisce: ancora prima che possa concentrarmi su un pugno o un calcio assestatomi, ecco che qualcun altro mi colpisce nuovamente.
Comincio a tirare calci alla cieca, uso le braccia come scudo.
Non so per quanto andrò avanti.
Non so per quanto resisterò.
-Finitela!- grida una voce. La riconosco: è Mark.
Sento dei passi veloci: i miei aggressori stanno fuggendo.
Le mie mani sono bagnate di sangue. È strano, sono appiccicose, e odorano di ferro; quel sangue però non è solo mio...questa, è la cosa più ripugnante.
Mi sento orribile...la tensione per questi giochi mi starà esasperando? No, la verità è che quella di prima non ero io, ma il mosto che c'è in me, che c'è in tutti. È una creatura con caratteristiche solo negative, incrementata da rimpianti, sadismo, rabbia repressa, sofferenze. Dapprima é piccolo, col passare degli anni, col passare dei dolori, cresce. Non smetterà mai di espandersi finché non mi sopraffarà.
Sono sdraiata sul pavimento freddo. Le lacrime sul viso bruciano a contatto coi graffi.
Delle piccole macchioline nere cominciano ad ostacolarmi il campo visivo. Nero totale.

Ciao!!
Sono un po' in ritardo con la pubblicazione del capitolo, che dovevo postare il giorno 5 marzo. 😅 Quindi chiedo scusa! Per farmi perdonare ho pubblicato due capitoli.
Avevo avvisato della data il gruppo "teen writers" su Google +, che reputo un'ottima community! 😊
Comunque, ho deciso che da oggi posterò la data in cui pubblicherò i capitoli. Così riuscirò a regolarmi con i tempi...e le pubblicazioni seguiranno uno schema più pragmatico!
Riguardo il capitolo...che ne pensate?
Spero vi sia piaciuto! 😊
Alla prossima!
YATTAA!

Sara🍪

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