Le interviste si svolgono a gruppi di tre, escluso l'interlocutore, e ognuna non dura più di cinque minuti. Io vengo messa in "squadra" con Rai e una ragazza che non ho mai visto, credo si chiami Stella.
Per la serata, la presidente Paylor ha concesso degli abiti preparati dall'unico stilista presente.
-Ciao Celestia. Ecco il tuo abito.- squittisce un Will con due cerchi lividi sotto agli occhi.
Mi porge un sacco bianco grezzo.
Per un attimo vivo un déjà vu. Mi viene alla mente il momento in cui quello stilista che ritenevo un babbuino incipriato, mi diede un abito da sogno.
Scarto l'involucro.
Vedo un abito lucido di un verde tenue, con spalline, corpetto morbido intrecciato di più materiali tra cui il tulle, e che scende morbido fino ai piedi con una gonna medio-larga.
-Grazie! È meraviglioso!-
Mostra un sorriso a 32 denti.
(...)
-Buonasera Rai, Stella...e la piccola Celestia.-
-Buonasera, Claudius- rispondiamo in coro, con il suo stesso tono apatico e meccanico.
-Allora!!- Claudius sembra risvegliarsi da un lungo letargo, e la sua voce sembra essere meno inquietante.
-Vedo con piacere che indossate degli abiti eleganterrimi!!-
'Come prego!?'
-Ehm...si, fortunatamente la presidente ci ha concesso di ricordare seppur in questo "brutto momento" una parte di quella che un tempo era la nostra amata casa!- Rai è incredibile, riesce ad essere sempre sciolto anche in situazioni come queste, parla senza pause o strani mugugni. È un ragazzo mite e simpatico, indossa un completo blu notte e porta i capelli chiari pettinati indietro: è carino, e confesso che un po' mi piace.
La sua tranquillità inoltre sta contagiando anche me!
-Già...è un momento brutto. Ma dal voto della tua sezione privata, sembri un tipo determinato e sono certo che darai il meglio di te stesso per sopravvivere nell'arena, dico bene?-
-Certo, o almeno ci proverò, come ognuno penso- gli angoli della sua bocca si abbassano per poco in una sorta di smorfia. Probabilmente pensa a sua sorella.
L'intervista va avanti liscia, finché:
-Celestia...io volevo dirti quanto mi dispiace, per la tua perdita...-
-Già...anche a me.- rispondo. Non avevo più pensato alla morte del nonno: mi travolge una nostalgia che mi costringe a sospirare.
-Ma hai saputo reagire bene! Voglio dire, non sembri affatto spaventata da questi giochi, pur essendo una dolce e piccola ragazzina!-
-Lo ammetto...la mia altezza non lo dimostra, ma ho quasi sedici anni, definirmi "dolce e piccola ragazzina" mi offende- simulo un broncio ironico.
Claudius ride seguito da un leggero brusio di risate soffocate del pubblico.
Sono contenta che infondo i capitolini abbiano mantenuto quell'ilarità insolente che li contraddistingue.
Sfortunatamente un colpo di pistola, delle guardie al bordo della sala, mette a tacere tutti. Nessun ferito, era solo mirato a intimorire.
-Bene! La nostra intervista è terminata. Vi auguro il meglio ragazzi!- Claudius sembra più cauto, riprende il suo solito tono vacuo.
Ci alziamo. Ma prima che possa muovere un passo, un alone luccicante del colore del mio abito mi circonda.
Il vestito da verde, muta in blu sfavillante, le spalline scompaiono; il corpetto adesso non è più intrecciato, ma presenta una stoffa irregolare, come se fosse fasciata; la gonna si accorcia mantenendo la sua morbidezza, e presenta alcune punte di lunghezza irregolare, riprendendo la "fasciatura" del corpetto.
Sulla schiena compaiono un paio di ali affilate di un azzurro tenue.
Tutti sospirano incantati e sorpresi, nessuno se lo sarebbe aspettato...neanch'io!
Il silenzio viene rotto da uno scroscio di applausi sempre più forti.
-Signori e signore! Il Bagliore Celeste!!- grida Claudius in mezzo al frastuono. 'Mi piace come nome!'
Altri colpi intimidatori. Urla. Silenzio.
Scendiamo dal palco.
-Sei stata grandiosa!- si congratula Rai.
-Ehi! Celestia?-
-Si? Scusa, è che sono incredula a quello che è successo-
-Capito. Comunque volevo dirti che sei stata grandiosa!-
-Ho rischiato di fare ammazzare il pubblico!-
-Beh ma non è successo!-
-Se fossi nella mia situazione cosa diresti?- alzo un sopracciglio.
-Boh...penso che...me ne fregherei!-
Mi dà una gomitata e sorride.
Scuoto la testa.
Ci mettiamo a ridere.
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Io e Capitol City
FanfictionUna fan-fiction che narra sotto forma di flash-back gli attimi precedenti e seguenti i 74° Hunger Games, che hanno acceso la scintilla della ribellione di Panem, soffermandosi sul mondo dei bizzarri e tanto odiati abitanti di Capitol City, e sulle c...