- Come diavolo sei riuscito a fare tutto questo? - dissi, guardando ammirato la tavola imbandita. V’era una pila dei miei amati French toast ripieni di colante Nutella, un pasticcio di verdure proprio come l’avrei fatto io, malgrado le vaghe e volutamente confuse istruzioni che gli avevo dato, e fragole che aveva tagliato e coperto dipanna montata. Aveva anche procurato dello champagne per fare dei cocktail Mimosa.- Sono un ragazzo dai molti talenti, alcuni dei quali nascosti. Magari un giorno mi permetterai di mostrartene qualcuno.- Ero troppo sorpreso del cibo per potergli rispondere a tono.
- Caspita, non avrei mai immaginato che fossi bravo in cucina - disse Perrie, uscendo dalla sua stanza.
Calum aveva già iniziato a lavorare come segretario al Memorial Union e sarebbe tornato più tardi.
- Forse è meglio se ci mettiamo subito a tavola, prima che diventi tutto freddo. Servitevi, miei ospiti - disse, porgendomi un piatto. C’era da mangiare per una dozzina di persone. - Ho invitato anche Ash, spero non vi dispiaccia. Magari fanno un salto anche Louis e Liam.-Ecco perché aveva preparato tanta roba. Non potevo certo impedirgli di invitare i suoi amici, ma non avrei nemmeno voluto che trasformasse casa nostra in un ritrovo, con lattine di birra dappertutto e strani ragazzi o ragazze che uscivano furtivamente al mattino, dopo aver passato la notte sul divano. Puah!
- Ottima idea - disse Perrie, mettendosi nel piatto delle fragole e prendendo solo un French toast.
Perché le ragazze e alcuni ragazzi avevano sempre paura di farsi vedere mangiare? Io quel problema non l’avevo, e così mi riempii il piatto di tutto. Proprio nell’attimo in cui stavo per affondare la forchetta nel French toast, liberando la delizia nutellesca, bussarono alla porta.
Luke andò ad aprire, facendo entrare Ash, Louis e Liam.
- Che c’è di buono? Si sente un profumino… - disse Ash, dirigendosi senza indugio verso la tavola.
- E’ tutta roba fatta su richiesta di Michael. Lui dubitava delle mie capacità di cuoco e ho voluto dargli una dimostrazione.-- Non devo mai diffidare di Luke quando si vanta di saper far qualcosa. Perché se non è bravo in una cosa, allora non ne parla proprio. Se si vanta, vuol dire che sta dicendo la verità - osservò Ash, impugnando una forchetta e mettendosi un French toast nel tovagliolo.
- Non vuoi un piatto? - gli chiesi.
- No, preferisco così. Uno in meno da lavare.-
Ma che carino! Louis, più discreto, mi chiese di trovare un piatto e aspettò che tutti si fossero serviti. Liam seguì il suo esempio. Non c’erano sedie a sufficienza e così ci sbattemmo sul divano e sul pavimento, come avevamo fatto la sera precedente con la pizza.
Fu tutto un coro di oh mio dio, mmh e Gesù!. Poca, se non addirittura nulla, conversazione.
Okay, okay, dovevo ammetterlo. Luke aveva segnato un punto a suo favore. Il French toast è una di quelle cose che sembrano facili da preparare, ma sono ancora più facili da cannare. Lui li aveva riempiti con troppa Nutella, che infatti si spandeva tutta appena infilavi la forchetta e ti colava sul mento quando li mettevi in bocca. Mi ripulii e mi leccai le dita. Luke mi guardava, aspettando un mio commento.
- Va bene, direi - e ne mangiai un altro boccone. Luke inarcò le sopracciglia e ne assaggiò un pezzetto, masticando lentamente.
Gesù, era come se fossi morto e volato nel paradiso delle colazioni. Speravo che non volesse usare la sua abilità culinaria per ottenere in cambio dei favori sessuali. Perché stavolta avrei potuto cedere.
- Credo proprio che a questo punto ci voglia un brindisi - disse Perrie, alzando il bicchiere. Cioè il calice di plastica. Nessuno di noi aveva ovviamente pensato di portarsi da casa delle coppe da champagne. - Ai talenti nascosti - dissi.
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Il mio sbaglio preferito// Muke Clemmings
Teen FictionQuesta storia è la versione muke del libro il mio sbaglio preferito, che mi è piaciuto davvero molto e spero che piaccia anche a voi, ovviamente siccome è in versione Muke sarà un pochino modificata in alcuni capitoli. Per chi non conoscesse il libr...