Tutti e quattro insieme apriamo la porta, ritrovandoci in una stanza a dir poco magica. Il soffitto sembra che non ci sia, e c'è solo un cielo stellato. È circolare, con anche il pavimento che è terra. Non sembra per niente una stanza di un supermercato, bensì una sotterranea. C'è persino un corso d'acqua artificiale, che porta a un isoletta nel centro della stanza, un portone celeste e meraviglioso su questa. Ci sono però varie porte, chissà dove portano; il luogo che è illuminato da fiaccole di fuoco. Sussulto però nel vedere quattro figure lì al centro, incappucciate, e delle scale in fondo alla stanza che portano chissà dove, sopra nei piani oltre il supermercato suppongo, dato che sembrava essere un palazzo. Adesso ci troviamo nei sotterranei.«Ma che cazzo di posto è questo...» chiede confuso Leander, scrutando le persone di fronte a loro, due ragazzi e due ragazze, e gli sguardi sono decisamente poco amichevoli
Uno ha il fuoco nella mano, decisamente minaccioso e con i capelli castano scuro leggermente davanti agli occhi del medesimo colore, infiammati e intimidatori. Ci osserva uno per uno, un sorriso beffardo sul volto mentre si avvicina.
«Bene, bene. Abbiamo già capito chi è l'irriverente della situazione. Siete venuti voi qui, attirati dal desiderio di vendetta che bramate. I simboli non compaiono a tutti, ed evidentemente ciascuno di voi vuole qualcosa.»
Una ragazza ci guarda più compassionevole, ammonendo il ragazzo con lo sguardo. È molto carina, con i capelli biondi vaporosi e gli occhi verde chiaro. Ha un modo di fare molto tranquillo, e trasmette tranquillità e pacatezza.
«Quello che vuole dire Octavian, e cercherò di dirlo io in maniera più garbata, è che sapevamo del vostro arrivo, e sappiamo tutti i vostri motivi.» ammette fissando anche Ascian. «Non sarà una passeggiata, ma avrete un po' di tempo per allenarvi ad affrontare la prova di ammissione, proprio come una scuola.»
Izevel li guarda scettica, e soprattutto quell'uomo sulla sinistra. Tutti noi siamo all'erta e facciamo attenzione a ogni movimento e dettaglio.
«Beh, suppongo che non sarà proprio un test a crocette.» sbuffa la ragazza che sta vicino a me.
Un ragazzo con i capelli neri ride divertito, facendole segno con la mano e strizzando l'occhio dall'iride blu come il mare a Izevel, però ha anche una ciocca bianca come la neve. Ha un'aria spavalda, però anche da leader, e sembra avere voglia di giocare e scherzare.
«Esattamente! Un meraviglioso test a crocette lo fate nelle scuole per pirla!»
«Drystan, ti prego.» sospira l'ultima donna che era rimasta zitta, dai capelli biondi e gli occhi azzurri, facendosi aria con la mano. Lei invece mi dà l'idea di essere annoiata, molto calma ma anche altezzosa e fiera. «La smetti di fare il cretino, per favore?»
«We we, non litighiamo qui che poi spaventiamo i novellini! Ah, da spiegare c'è anche questo. Noi quattro siamo i leader. Siamo discendenti delle divinità presenti sulla leggenda, quindi siamo sempre stati qui con il diritto al desiderio. Questa scuola ha rispettivamente quattro elementi, divisi su ogni piano: fuoco l'imbecille Octavian, acqua la stizzosa Morgana, terra la graziosa Taryn e io, il re del mondo, aria!» dice teatrale presentandoci i tre, quello che la bionda di nome Morgana ha chiamato Drystan.
«Io l'ho sempre detto che è finito nella scuola sbagliata–» prova a dire la leader dell'acqua.
«Shhh. Mi perdo il filo del discorso– ah sì! Ora verrete divisi, ognuno con un leader, e avrete una settimana di tempo di lezioni private. Chi sarà il fortunato o la fortunata che verrà con me? Mhh...» Drystan ci guarda tutti, studiandoci attentamente.
Io mi prendo un attimo per metabolizzare la cosa. Sto per affrontare una settimana dove mi allenerò per superare una prova mortale. Chissà se sopravvivrò, addirittura. Inoltre mi dovranno dividere dagli altri, quindi me la dovrò cavare con soltanto le mie forze. Avere un potere... chissà quale sarà il mio e quanto durerò qua dentro.
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Vindicta - Un desiderio mortale
FantasyLondra può sembrare tranquilla per le persone che non cercano vendetta. Ma non per tutti è così. Nelle parti più recondite della città, lontana da occhi indiscreti, si cela un'antica scuola: The Vindicta Istitute. Entrarvi non è semplice, non è per...