➵8. Ricominciare a vivere

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"I veri amici sono come le stelle; puoi riconoscerli solo quando è buio intorno a te"
Bob Marley
Song: Ok Not To Be Ok - Demi Lovato♪
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Ho pensato ad almeno mille modi in cui questa follia poteva svolgersi, ma mai in nessuna di queste avrei pensato di trovare altre persone, né addirittura di approcciarmi quasi come se fossimo amici.

In realtà non so neanche cosa significhi davvero la parola amicizia, e ho passato così tanto tempo da sola, anni ed anni a fare affidamento soltanto su me stessa, che ogni parola mi sembra sbagliata e fuori luogo. In fin dei conti, sono stata io la causa della mia stessa solitudine, io quella che ha rifiutato ogni contatto col mondo esterno, qualsiasi possibilità di poter ricominciare.

Mi sono chiusa in me stessa più di quanto non lo facessi già, e questo mi ha uccisa lentamente, me ne rendo conto soltanto adesso. Ora che sono capace di rispondere solo in modo altezzoso e scorbutico anche a chi vuole solo presentarsi in modo cordiale.

Avevo paura, e probabilmente ne ho anche adesso, sono soltanto brava a nasconderlo, ad eliminare ogni traccia di esitazione dal volto. Mi sono costruita un personaggio, questa è la verità.

Una Izevel determinata, forte e intoccabile, una che non ha bisogno di nessuno e che non teme nulla, eppure le manca qualcosa. So che è così.

Le manca qualcuno a cui affidarsi, qualcuno con cui parlare senza il timore di essere giudicata ancora una volta.

Ma in quel supermercato qualcosa è cambiato, o meglio, ho trovato chi ha ignorato il mio muro di freddezza e ha saputo guardare oltre, non si è arreso.

Ascian, così ha detto che si chiama.

Il suo nome m'ispira dolcezza, e non riesco a credere che un ragazzo così ingenuo e dolce possa davvero aver intenzione di immischiarsi in tutto questo.

Chiariamoci, è esattamente il mio contrario, e la sua timidezza zuccherina a tratti mi fa ridere, così come il suo voler calcolare ogni possibile pericolo.

Tesoro, non te l'hanno detto che la vita non è un'espressione matematica?

Eppure proprio il suo modo genuino e spontaneo di fare mi ha sciolto, facendomi aprire un po'. Lui è stato il primo a vedere più di una ragazza con problemi a relazionarsi e ricolma d'arroganza, e una parte di me gliene è grata.

Non sono stata per nulla accomodante con lui, anzi, non ho fatto altro che respingerlo e cercare di mandarlo via, ma forse stavo proprio cercando una persona come lui, qualcuno che nonostante tutto scegliesse di rimanere. Che provasse a salvarmi da questo buio che mi mangia l'anima.

''E non ti preoccupare, quando te la sentirai prenderai la mia mano. Io però continuerò a porgerla... Finché non te la sentirai''

Quella frase mi ha letteralmente scosso, e per la prima volta non in senso negativo. È stato come se avesse fatto direttamente breccia in ciò che mi è rimasto del cuore e l'ha illuminato, lo ha reso meno solo.

Dopo anni passati nella solitudine finalmente qualcuno prova a capirmi, mi rispetta. E non posso ignorarlo o far finta di nulla.

Ascian è molto di più che un semplice ragazzo timoroso, e so che un giorno farà di quella paura che sente la sua più grande forza, proprio perché non c'è coraggio più grande di quello che nasce quando si teme qualcosa, quando si teme di perdere.

Abbiamo continuato ad avanzare lungo quel tetro corridoio privo di luce, e spero vivamente che prima o poi finisca, perché potrei impazzire. Odio gli spazi stretti e chiusi, e più tempo passiamo lì dentro, più il fiato mi diventa corto, seppure cerco di controllarlo e di nasconderlo. Come faccio sempre con tutto.

Vindicta - Un desiderio mortaleDove le storie prendono vita. Scoprilo ora