capitolo 8

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Pov Carol

Sono le 2:27 sono davanti casa dei ragazzi insieme a Harry <<Sei pronta?>> Mi chiese <<Si...almeno credo, ho solo un po' di paura....per te, per Dylan e per come la potrebbe prendere Abby...>>

<<Stai tranquilla, non succederà niente, te lo prometto>> mi baciò poi vidi Dylan uscire di casa con una scatola

<<Hey, che c'è lì dentro?>> Chiesi, lui fece una risatina <<Dopo vedrai, siete pronti?>> <<Certo amico, andiamo>> si diedero una stretta di mano e Dylan salì dietro poi partimmo verso la fabbrica

<<Carol tieni la mappa dell'edificio>> Disse passandomela davanti <<Questa è l'entrata, noi partiremo da qui e poi andremo in giro per i piani, su ogni cartina è disegnato un piano, sono cinque e tutti uguali in fatto di stanze, ho messo dei numeri per distinguere i piani>>

Disse prendendo altre mappe e spiegandoci tutto a me e a Harry <<Anche se dovessi metterci tutta la notte, lo troverò quel bastardo>> <<Tranquillo Dylan, andrà bene e lo troveremo, avrà quello che si merita>>

Lo rassicurò Harry, poco dopo arrivammo, loro scesero dalla macchina mentre io cominciai a sistemare le carte e i GPS, poi li raggiunsi e lì vidi armati e con dei giubbotti antiproiettile <<Andrà tutti bene ragazzi>>

<<Sai quanto lo voglia anche io ma...credi sia davvero la cosa giusta?>> Chiesi un po' impaurita, lo volevo però avevo comunque paura, stiamo parlando di una persona che pensavamo morta da anni resuscitata miracolosamente e presumibilmente armata

<<Vorresti tirarti indietro adesso!? Adesso che siamo qui, armi in mano, Carol...abbiamo fatto tanto pur di arrivare qui, lo so magari non è la cosa più bella agire dietro le spalle di Abby ma è per il suo bene, il nostro e quello del bambino, ti prego...>> <<D'accordo...>>

Risposi sempre un po'impaurita ma leggermente più motivata <<Siamo pronti?>> Chiese Harry <<Si, avete i cellulari con il GPS?>> <<Si>> risposero all'unisono

<<Bene vi terrò d'occhio, prendere le cuffiette, staremo in chiamata e vi guiderò io>> Poi mi avvicinai ad Harry <<Se mi esci morto ti uccido>>

Dissi con un leggero magone <<Non accadrà niente, l'unico colpo di pistola che ci sarà stanotte....>>

<<..sarà quello che sparerò in gola a Alejandro->>

Appena finì la frase sentimmo passi dietro i cespugli e altri rumori, ci avvicinammo per controllare, poi sentimmo un enorme tonfo dentro la fabbrica <<Forza andiamo!>>

Dopo di ché tornai svelta in macchina e lì chiamai tramite le cuffiette <<Ok ragazzi mi sentite entrambi?>>

~Si Carol forte e chiaro~

<<Bene, cuffie ok, GPS ok, d'accordo ragazzi buona fortuna>>

~Grazie Carol, noi continuiamo nel corridoio poi avvisaci quando cambiare~

<<Sarà fatto capo>>

Poi sentì qualcuno al finestrino <<Santo Dio! Abby?!>> Salì in macchina incazzata nera <<Cosa cazzo ci fai qui!>> <<Cosa cazzo ci fai qui tu e cosa stra minchia stanno facendo gli altri due coglioni!>> <<Non urlare...! Potrebbero sentirci>>

Dissi tappandole la bocca <<Chi scua, fuoi toiemi la mano di pocca...!>> <<Oh sì scusa, ecco io....lo sapevo che era un'idea del cazzo e ora tu sei qui e...oh merda Dylan mi ucciderà>> <<No se lo ammazzano prima loro, che cosa stanno facendo, hanno intenzione di uccidere mio padre, siete degli imbecilli!>>

<<Non c'è bisogno di insultare, tu piuttosto perché ci hai seguito?>> <<Per capire cosa cazzo stavate architettando, vi avevo sentito dire che vi sareste trovati stannotte fuori casa, così appena ho aspettato sveglia facendo finta di dormire e vi ho seguito con la jeep>>

<<E dov'è la jeep?>> <<L'ho nascosta, ma adesso cosa c'entra, quei due si faranno uccidere...!>> <<Perché scusa?>> <<Perché mio padre a due omoni grandi, grossi, muscolosi e armati, magari ce ne sono anche altri>>

<<CHE COSA! LO SAPEVO! Perché non lo hai detto a Dylan quando ti faceva le domande?!>> <<Non me lo ha chiesto ok?! E poi scusa ero ancora abbastanza scossa>>

<<Ma perché non mi hai detto niente, avremmo potuto denunciarlo, con la polizia, sei la mia migliore amica perché non me lo hai detto...!>> <<Lo so, lo so mi dispiace ma...>>

~Carol? Carol che succede, Carol mi senti?~

<<Oh merda...si, si Harry ti sento, emh ecco c'è un piccolo problemino Dylan>>

~Quale cazzo di problemino...!?~

<<Ecco può darsi che Abby che ci abbia sentiti parlare l'altra sera, abbia aspettato sveglia, ci abbia seguiti e ora è qui con me e vorrebbe staccarti la testa>> <<Passamelo...>>

<<C-che cosa...no...m-ma sei....>> Mi strappò il telefono dalle mani <<Senti gran figlio di puttana, appena esci non solo ti staccherò la testa ma anche le palle e il tuo gran bel amicone, così quando nascerà nostro figlio e ti chiederà "Papà, perché non hai il pisellino come me" e tu risponderai "Oh bè piccolo perché tua madre me lo ha staccato"!!!>>

Non so se mi fa più pena Dylan, se ho più paura io per Dylan o più divertita dal cazziatone per Dylan, sono troppo belle le loro litigate specialmente se lei è incinta, gli ormoni sballano alla grande

~Ok, ok amore, adesso...~

<<Amore sto cazzo, ti farai ammazzare!>>

~Cazzo donna taci un attimo! Passami Carol!~

Mi ha spiazzata devo ammetterlo, la prima volta che mette a tacere Abby, mi passò il telefono <<Pronto, parla "te l'avevo detto che era un'idea di merda">>

~Non ti ci mettere anche tu ok! Cerca di farla calmare e fatti aiutare con le mappe, dille che parleremo dopo~

<<D'accordo, ricevuto, solo che c'è un altro piccolo problemino>>

~Oh Dio uccidimi...che problemino?~

<<Abby a confermato che suo padre a degli scagnozzi armati, almeno due, poi altri non ne a visti>>

~Oh merda, che si fa ora?~

~Non lo so Harry ok?! Andiamo avanti e nel caso succedesse qualcosa sai che fare~

<<Cosa vuol dire Dylan?>>

~Carol...cerca di non farti sentire da Abby, ecco io....~

*Pom!*

...

Love or sex 2 •Dylan O'brien•Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora