Pov Dylan
Dopo il grande tonfo che sentimmo dentro l'edificio ci posizionammo all'entrata ma prima di entrare dovetti parlare con Harry <<Harry devo dirti una cosa importante>> <<Che c'è, mi spaventi>>
Presi un respiro profondo <<Qualunque cosa accada, ti prego, se le cose dovessero mettersi male, ti supplico Harry, scappa, non guardarti indietro, porta via Carol e Abby, lontano da questa città, e quando nascerà il bambino voglio che tu sia il suo padrino, e un sorta di figura maschile e paterna per lui, o lei>>
<<Hey, sarei onorato di fargli da padrino, ma di figura paterna ne ha e ne avrà sempre solo una, te, perché uscirai di qui sano e salvo>> <<Grazie amico>>
Ci abbracciamo e io mi trattenni dal piangere <<Forza, andiamo a prendere quel bastardo>> Ci addentrammo nel edificio, e iniziammo a percorrere il primo corridoio perlustrando di volta in volta le porte
Finché arrivammo alle scale
Pov Harry
<<Da qui che si fa?>> Chiesi <<Non lo so di sopra alcune stanze sono senza vetrate, dovremmo chiedere a Carol>> <<D'accordo, Carol abbiamo bisogno di te>> la sentì parlare con qualcuno, ma che cazzo <<Carol? Carol che succede, Carol mi senti?>>
~Si, si Harry ti sento, emh ecco c'è un piccolo problemino Dylan~
<<Quale cazzo di problemino...!?>>
~Ecco può darsi che Abby che ci abbia sentiti parlare l'altra sera, abbia aspettato sveglia, ci abbia seguiti e ora è qui con me e vorrebbe staccarti la testa~
Oh cazzo, mi dispiace per lui, fece una faccia spaventata <<Auguri amico>> sussurai poi Abby rubo il telefono e iniziò a fare una ramanzina a Dylan che era meglio non ascoltare, così tolsi le cuffie, stando attendo e controllando che non ci fosse nessuno
<<Ok, ok amore...>> Poverino, mi fa abbastanza pena <<Cazzo donna taci un'attimo! Passami Carol>> mi ha spiazzato, rimasi li a guardarlo facendo una piccola risata <<Sta zitto>> mi sussuró arrabbiato
Oddio le loro litigate sono anche migliore di quelle fra me e Carol, io e lei siamo molto più calmi <<Oh Dio uccidimi...che problemino?>> A quelle parole rimisi le cuffiette per ascoltare
~Abby a confermato che suo padre a degli scagnozzi armati, almeno due, poi altri non ne a visti~
<<Oh merda, che si fa ora?>> Chiesi abbastanza spaventato, se fossero anche solo due sarebbero comunque più forti di noi <<Non lo so Harry ok?! Andiamo avanti e nel caso succedesse qualcosa sai che fare>>
~Cosa vuol dire Dylan?~
<<Carol...cerca di non farti sentire da Abby, ecco io....>>
*Pom*
Un tremendo colpo di pistola ci fu alle nostre spalle, ci girammo puntando le pistole, io tremando e Dylan altrettanto per il forte rumore, ma davanti a noi non ci trovammo una grossa guardia ma un ragazzo non tanto muscoloso che aveva sparato vicino a noi
<<C-chi siete voi?>> io e Dylan ci guardammo, non sembra pronto a spararci sembra spaventato, balbetta <<Siamo, dei ragazzi, che hanno bisogno che di aiuto, tu puoi aiutarci, sappiamo che non vuoi farlo>> lui continuò a tenere la pistola puntata e tremolante
<<Non devi avere paura ok, noi vogliamo solo sapere dove il capo, Alejandro, puoi dirci dov'è>> cercai in tutti i modi di farlo calmare ma lui non mollava <<P-perchè dovrei?>> <<Ragazzino ascolta, il tuo capo è il padre della mia ragazza, è incinta, lui vuole ucciderci e prendere mio figlio, ti prego>>
Disse impetuoso Dylan, il ragazzino tremava ancora ma piano piano mise giù l'arma <<Grazie...>> Sussurai <<Cosa d-dovrei fare?>> <<Dirci dov'è e se ci sono altre guardie>> <<Ci sono altre tre guardie....emh lui si trova dell'ultimo piano, la stanza 17>>
<<Mh, rassicurante come numero, come tu chiami?>> <<Jonathan...>> <<D'accordo Jonathan hai mai ucciso qualcuno?>> <<C-cosa....no!>> <<Ok emh....se riuscirai a distrarre le guardie e possibilmente ucciderle, non diremo niente a nessuno, tornerai alla tua vita e tutto questo non sarà mai successo>>
Ci guardò indeciso <<Credi di potercela fare?>> Annuì velocemente <<Però dovrete seguirmi>> annuimmo e lo seguimmo, ma nonostante tutto eravamo molto discreti, non si sa mai
<<In questo piano ci sono due guardie e un'altra davanti la porta del capo, troverò un modo per portarli via, voi intanto aspettate qui>> lo ascoltammo sempre un po' obbiettosi
Passarono minuti e minuti e Dylan non ce la fece più <<Ok basta, io esco>> <<No Dylan dove vai!>> <<Ad ammazzare quel figlio di puttana, non starò qui ad aspettare un ragazzino che se la sarà data a gambe levate>> cercai di fermalo ma era troppo convinto per ascoltarmi
Salimmo in silenzio le scale, fino all'ultimo piano, scorremmo poco a poco le stanze fino alla 17, la aprì con cautela e ci si presentò davanti una figura nera che guardava fuori <<Ciao Dylan...>> si accorsero le luci
<<Alejandro....arrenditi...>> <<Oh che paura>> disse alzando le mani e facendo il finto spaventato, Dylan alzò di più la pistola avvicinandosi <<Tranquillo non avere paura, sono disarmato, guarda>> disse aprendo la giacca facendo vedere di non avere niente
<<Non fate tanto lo spiritoso, tu morirai stanotte>> <<Oh, che dirà Abby, suppongo lei non sappia che stai per uccidere suo padre>> non esattamente ma si, non lo sa, o non avrebbe dovuto saperlo
<<Sarà delusa, arrabbiata, non ti parlerà per molto tempo e poi stai comunque per commettere un omicidio, non hai paura che ti lasci, pensaci bene>> ha contribuito a nascondere i cadaveri di Abby, non credo che per lui sia una cosa così nuova
<<Smettila di dire tutte queste cazzate, tu stanotte morirai e sarò io a farlo, una volta e per tutte, finisce qui...>>
<<Come desideri...>>
*Pom*
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Love or sex 2 •Dylan O'brien•
ChickLitDopo la inaspettata scoperta, Dylan è indeciso sul portare avanti questa storia o no, invece Abby è in difficoltà e non sa cosa fare. Questa notizia li avvicinerà o li separerà per sempre. Ma a questo problema ne sorge un'altro, un fantasma del pass...