A cosa credere?

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Mi svegliai di nuovo, stavolta in un posto diverso.

Ormai non sapevo più a cosa credere, ma non potevo che sentirmi sollevata nel pensare che tutto quello che avevo vissuto prima fosse solo un brutto incubo.

Già, un incubo terribile.

Mi voltai di scatto, sentendo l'orlo della camicia tirare da dietro, e fui accolta dalla visione più bella che potesse esserci. Nell'istante in cui vidi Jin dietro di me, mi gettai a capofitto tra le sue braccia, con l'intenzione di rimanerci il più possibile.

"Jin! Mio dio...pensavo di averti perso per sempre, menomale sei qui. Vedi tu... stanno succedendo un sacco di cose e io...beh penso di stare diventando pazza"

Mi baciò, zittendomi, e mi lasciai andare al suo tocco, abbandonandomi tra le sue braccia. Ero così contenta che fosse ancora lì, con me. Mi guardò teneramente, come era suo solito fare, ed ero così grata di poter ancora essere coccolata dai suoi dolci occhi scuri. Mi sistemò una ciocca di capelli dietro l'orecchio, prima di sussurrare:

"Andiamo, ci aspettano"

Lo guardai confusa, ma non stetti a fare troppe domande, in un momento come quello mi bastava solo essere con lui, per questo afferrai il suo braccio e lo seguii.

Camminavamo lungo un meraviglioso viale di alberi di ciliegio, che sembrava non terminare mai, tutto era bianco intorno a noi, l'atmosfera era paradisiaca, quasi velata, ma ancora non sapevo dove fossimo.

"Jin, dove stiamo andando?"

"Dall'altra parte"

"L'...altra parte?"

Si voltò indietro a guardarmi, annuendo felice mentre mi trascinava, cosa che, in modo nemmeno troppo strano, mi fece rallentare il passo. Ero troppo confusa e questa sensazione, purtroppo, mi sembrava famigliare.

L'atmosfera dolce e sicura in cui ero immersa venne, in poco tempo, contaminata da un senso di angoscia: il mio fiuto mi diceva che qualcosa non andava.

Ma cosa...?

"Jin, che cosa intendi dire con "l'altra parte" ? C'è un ponte? Dobbiamo raggiungere...un'altra sponda?"

"Ci stanno aspettando, non senti? Ci chiamano"

Non dire cavolate

Mi bloccai, strattonando Jin.

"No. Non mi muovo se non mi spieghi dove stiamo andando e perché ci stiamo andando"

"Vorrà dire che andrò da solo, siamo già in ritardo, mi aspettano"

"Chi ti aspetta? Non capisco, spiegami!" alzai la voce

"Le voci...non le senti proprio?"

"No Jin, e forse non dovresti sentirle nemmeno tu francamente. È preoccupante"

"Ma devo andare, mi sento che è la cosa giusta da fare... vieni con me forza, -cercò di convincermi- non sei curiosa di scoprire cosa c'è di là?"

Un nodo nello stomaco iniziò a formarsi, non riuscivo proprio a fidarmi.

"Jin rimani qui, non andare oltre, ti prego...non mi piace questa cosa, fermati"

"Non posso, credimi"

"Si che puoi, rimani qui, non sappiamo cosa c'è dall'altra parte"

Qualcosa mi fece sussultare: mi accorsi di aver messo i piedi in una pozzanghera gelida.

Quando alzai lo sguardo mi accorsi che Jin era svanito.

Oh no

"Jin!" lo chiamai, cercandolo mentre il panico mi divorava definitivamente.

Non puoi essertene andato senza di me

"Jin !!!"

Non in questo modo

No 

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