angst
Finalmente quel giorno era arrivato.
Dopo due mesi t/n sarebbe tornata a casa, a Tokio, da Megumi.
Le era stata affidata una missione nell’isola di Hokkaido, da svolgere in compagnia di Satoru Gojo.
Due Livelli Speciali insieme.
Megumi alla notizia aveva semplicemente storto il naso, senza mostrarsi preoccupato o infastidito, ma dentro di sé era nel panico più totale, perché se due stregoni a quel livello di potenza erano stati inviati contro la stessa maledizione, essa doveva essere al pari di Sukuna.
Megumi, in camera sua, quella notte la passò completamente insonne, rimuginando sulla notizia e tentando di trovare un modo per farsi mandare insieme a loro.
Prospettiva totalmente irreale, però, perché, ormai al terzo anno, Megumi era stato promosso al penultimo grado ed era impensabile lasciare senza tali stregoni una città grande e pericolosa come Tokio.
Il gioco non vale la candela, gli avevano detto.
Come se l’incolumità di t/n non valesse la vita di migliaia di persone, anche se probabilmente era così.
Semplicemente il ragazzo non aveva mai posseduto una spiccata rettitudine morale, aveva sempre fatto ciò che sentiva corretto per non contraddire le sue idee, senza preoccuparsi delle opinioni altrui.
Il giorno in cui i due partirono fu terribile per entrambi.
Il ragazzo anche se in compagnia di Maki e Nobara, si sentiva terribilmente solo.
Durante quel lungo periodo ripensò frequentemente alla prima volta in cui si erano visti, due anni prima.
Megumi era stato mandato ad affrontare un Primo Livello in una scuola superiore nei pressi del cimitero della città.
Dire che il luogo pullulava di maledizioni era decisamente un eufemismo.
T/n era a Tokio per unirsi all’Istituto di Arti Occulte, diventando un membro della cosiddetta “squadra di Gojo” e si era ritrovata a passare di là per puro caso.
Quella fu la prima volta in cui si coprirono le spalle a vicenda.
La prima di molte, visto che fu una decisione unanime tra i due quella di fare coppia in missione.
La ragazza, invece, tra una perlustrazione e l’altra, ripensava al loro primo bacio.
Avvenne quando Itadori morì nello scontro con l’ovulo maledetto nel carcere penitenziario.
Megumi non riusciva a darsi pace, era frustrato, tremava di rabbia, ma almeno non si incolpava.
“Magra consolazione” aveva pensato t/n.
E accadde così, nella timidezza e nell’agitazione della notte, che le labbra di t/n si posarono su quelle screpolate di Megumi velocemente e quasi con irruenza, perché animate dalla paura del rifiuto.
Neanche lei sapeva il reale motivo per cui lo aveva fatto, ne aveva solo sentito il bisogno, sia per sé stessa che per il ragazzo, un tentativo di distrarlo.
Andò bene, perché il mese successivo dopo arrivò la confessione.
Fu t/n a dichiararsi, rincuorata dalla richiesta di Megumi, quella sera, di non fermarsi e di continuare a baciarlo.
Anche lui aveva avuto intenzione di farlo, ma nessuno dei due rimase sorpreso da come era avvenuto, lo sapevano entrambi che la più impulsiva della coppia era lei.
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ONE SHOTS x reader
Fanfic"They were young and gravely passionate; they demanded everything and then yielded everything again in ecstasies of unselfishness and pride" -F. Scott Fitzgerald |richieste aperte| one shots presenti: -ryomen sukuna x reader (jujutsu kaisen) -megumi...